Coppa Davis, la rabbia degli azzurri del 1976 contro la Federazione. Barazzutti: "Ritengono il tennis italiano loro proprietà, come se le pagine di Storia le avessero scritte loro e non gli atleti"

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Coppa Davis, la rabbia degli azzurri del 1976 contro la Federazione. Barazzutti: “Ritengono il tennis italiano loro proprietà, come se le pagine di Storia le avessero scritte loro e non gli atleti”

Paolo Bertolucci: “La Federazione avrebbe dimostrato signorilità invitando alla premiazione oltre al capitano anche la squadra del ’76. Sarebbe stato il naturale passaggio di consegne”

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L'Italia della Coppa Davis 1976 contro il Cile
L'Italia della Coppa Davis 1976 contro il Cile
 

L’Italia ha vinto la Coppa Davis dopo 47 anni: tuttavia i Moschettieri del 1976 non sono stati invitati alla cerimonia della consegna dell’Insalatiera d’argento in occasione dei SuperTennis Awards a Milano, alla quale è stato invece “ammesso” sul palco soltanto il Capitano non giocatore dell’Epoca Nicola Pietrangeli, nonché attuale ambasciatore nel mondo del tennis azzurro. A tal proposito, l’ex n. 12 ATP Paolo Bertolucci – il doppista di quella magnifica squadra che trionfò a Santiago – ha apertamente polemizzato con il numero uno della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi dichiarando: “Credo che la FITP avrebbe dimostrato signorilità invitando alla premiazione oltre al capitano anche la squadra del ’76. Sarebbe stato il naturale passaggio di consegne. Il silenzio totale della stampa avalla e convalida la scelta. Peccato“.

A fare eco all’attuale commentatore tecnico di SKY, ed ex Capitano di Davis dal 1997 al 2000, ci ha subito pensato il n. 2 di quella splendida Nazionale degli anni ’70: Corrado Barazzutti. L’ex allenatore di Fabio Fognini che dopo una breve parentesi sul finire del 2023, dalla prossima stagione affiancherà Simone Tartarini sulla “panchina” di Lorenzo Musetti, ai microfoni di Adnkronos – agenzia di stampa italiana con sede nella Capitale – si è così espresso: “Evidentemente ritengono il tennis italiano di loro proprietà, come se le pagine di storia del tennis italiano le avessero scritte loro, i presidenti, i consiglieri, i dirigenti e non gli atleti che in tutti questi anni hanno scritto pagine di storia. Quindi non sono assolutamente sorpreso di questo e non mi sarei mai aspettato di essere invitato da questo gruppo federale. Non trovo che sia né inelegante né sorprendente, trovo che la federazione si comporti con gli ex giocatori esattamente come si sta comportando da sempre. E’ una critica alla federazione? No, è una constatazione“.

Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, che alzarono la Coppa nel Cile di Pinochet, non hanno potuto passare il testimone alla squadra trascinata da Jannik Sinner e capitanata da Filippo Volandri.

E’ stato giusto? Ai lettori l’ardua sentenza.

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