Gennaio sarà il mese dei ritorni. In particolare, sarà Brisbane il luogo eletto: se tutto andrà come deve, lì si rivedranno in campo sia Rafa Nadal che Naomi Osaka, fermi rispettivamente da 11 e 15 mesi. Nove di questi la giapponese li ha trascorsi in gravidanza, conclusa a luglio con la nascita di Shai. A ottobre, poi, la quattro volte campionessa Slam è tornata ad allenarsi, contando evidentemente su una voglia di giocare ad alti livelli che per alcuni momenti della sua carriera aveva smarrito, schiacciata dalla pressione e da problemi di salute mentale. Il sorriso mostrato alle telecamere della testata giapponese NHK sembra allora essere la copertina del secondo volume (lei lo ha chiamato “secondo capitolo”) della sua carriera, ancora tutto da scrivere.

“Mi sento nervosa ma anche molto felice ed eccitata. L’idea di tornare in campo mi provoca tutte queste emozioni. Sono una persona competitiva e semplicemente giocare di nuovo sarà molto stimolante” – ha detto Naomi dopo una sessione di allenamento a Los Angeles. “Non sono mai stata brava a giocare per me stessa, ma ora sento una responsabilità verso mia figlia, le voglio mostrare il mondo e giocare per lei”. Ma non sarà l’unica differenza rispetto alla Osaka che abbiamo conosciuto fin qui: “Nel primo capitolo della mia vita tennistica sono riuscita ad essere me stessa e a giocare d’istinto, ma nel secondo capitolo voglio studiare e capire maggiormente il gioco e apprezzare di più questi aspetti”.

Le ambizioni, poi, sono quelle che ci si aspetta da una ex numero 1 del mondo, capace di vincere quattro Slam: “Voglio vincerne altri e per questo investirò più tempo anche nella preparazione del Roland Garros e di Wimbledon (in questi due major, non è mai andata oltre il terzo turno, ndr). Un altro grande obiettivo sono le Olimpiadi di Parigi”.

La 26enne ha poi parlato anche della sua quotidianità durante la gravidanza: “Facevo un po’ di allenamento con i pesi ma non era mai ad alta intensità perché avevo spesso nausee mattutine. Su consiglio del dottore ho dovuto mangiare molto e quindi ho aumentato il mio peso, però ho anche camminato tanto sempre su indicazioni dei medici”.