A margine della consegna dei Collari d’oro del Coni, Filippo Volandri ha espresso tutta la felicità e l’orgoglio per la vittoria della Davis Cup, spendendo elogi per tutta la squadra e fissando gli obiettivi per la nuova stagione. Al centro dei pensieri di molti tennisti ci saranno senz’altro le Olimpiadi di Parigi, palcoscenico da sogno per ogni sportivo.
Per quanto riguarda la vittoria della Davis Cup, Volandri evidenzia l’impatto sociale che questa impresa ha avuto sulla Nazione, che si è avvicinata molto di più al tennis anche grazie ai grandi risultati recenti di Sinner La conseguenza di ciò è l’aumento delle iscrizioni e dei tesseramenti alle scuole tennis e il maggiore interesse nello sport, che aiutano la crescita del movimento. Solo elogi poi per la squadra azzurra, che secondo il capitano veicola il messaggio della semplicità e serietà messe al centro di tutto. Anche per quanto riguarda le caratteristiche generali degli atleti, Volandri evidenzia la maggiore completezza di questa generazione: “Adesso il tennista deve essere più completo. Fisicamente deve essere più preparato. Mentalmente deve essere molto più preparato del passato”. A proposito del talento, invece, l’ex numero 25 del mondo dice che ognuno ha il suo e lo esprime con i propri tempi, ma che sicuramente Sinner ha bruciato le tappe.
Alla domanda sulla possibile conquista di una medaglia olimpica, il livornese afferma: “È decisamente un obiettivo. Portare una medaglia nel tennis sarebbe altrettanto storico”. La speranza degli azzurri è portare 4 singolaristi al tabellone olimpico, con sicuramente Sinner come candidato principale a contendere il titolo a Djokovic ed a tutti gli altri.
Proprio per quanto riguarda il numero uno azzurro, Volandri esalta i miglioramenti fisici avvenuti negli ultimi mesi e dichiara che probabilmente questo è l’unico step ancora non compiuto del tutto per poter competere al massimo livello su tutte le superfici.
Infine, due parole su Matteo Berrettini, alle prese con alcuni intoppi fisici nel suo recupero, che ne hanno messo in dubbio la partecipazione a Brisbane. “Non sono questi i problemi che preoccupano. Matteo è sereno, è tranquillo. Sta lavorando bene. È molto motivato, che era la parte prioritaria. Tempo al tempo, ma i risultati arriveranno”.