Negli ultimi mesi la diatriba riguardante il cambio delle palline ad ogni torneo ha visto sempre più giocatori unirsi per cercare un cambiamento. Tentativi, per adesso, vani. Medvedev, Alcaraz, Vondrousova, Wawrinka, Djokovic, Kyrgios… Solo alcuni di coloro che hanno scelto di alzare la voce. I giocatori richiedono, esigono, coerenza nella scelta delle palle, per non trovarsi a variare ogni settimana. Cambiamenti cosi continui sono, ovviamente, pericolosi per l’integrità fisica, soprattutto per chi possiede un fisico più fragile. Si vorrebbe semplicemente uniformità, soprattutto in periodo Slam, utilizzando il medesimo tipo di palline durante tutti i tornei di preparazione. Richiesta più che legittima.
Ma analizziamo ora la situazione attuale. La polemica va fatta quando sussistono le basi per poterla creare, evitando qualunquismo e disinformazione. La questione ha inizio nei primi giorni di United Cup, quando Novak Djokovic comincia ad avvertire fastidio e dolore al polso destro. Nulla di grave, pare. Tutto peggiora durante la partita persa per 6-4 6-4 con Alex de Minaur, match durante il quale ha richiesto l’intervento del fisioterapista, proprio per quel polso. È in grado di proseguire la partita, ma di certo non di competere al suo livello. Al fisio dice, “più gioco, più mi fa male”. Sicuramente non incoraggiante in vista dell’Australian Open in partenza tra poco più di una settimana.
Nick Kyrgios, amante della polemica, coglie l’occasione. Nulla si sa dell’infortunio di Nole, entità e cause ancora sconosciute. Ma per il giocatore australiano, è nuovamente colpa delle palline, colpa dell’ATP: “Il cambio di palline ogni settimana è finalmente arrivato al polso di Novak. L’ATP deve davvero fare qualcosa riguardo questo problema. I giocatori soffrono continuamente”, queste le sue parole via Twitter.
Ribadiamo, il serbo non ha espresso, almeno per ora, alcuna polemica sulle palline alla United Cup. Kyrgios lamenta i cambiamenti. Ma è il primo torneo dell’anno. E c’è un’altra doverosa precisazione: tutti i tornei in Australia, per tutto il mese di gennaio, utilizzano le medesime palline, le “Dunlop AO”. C’è da chiedersi, quindi, qual è il problema delle palline usate durante la United Cup? Oltre, ovviamente, a come abbia fatto il giocatore di tennis Nick Kyrgios ad eseguire una diagnosi immediata sul polso di un collega, a distanza.
La “questione palline” è sicuramente doverosa da affrontare, ma facciamolo nei giusti modi, su basi concrete. Non alimentiamo polemiche sterili, non aiutano nessuno. L’ATP ha già precedentemente dichiarato che prenderà provvedimenti in merito, lasciamo che le decisioni vengano affrontate nelle giuste sedi.
Roman Bongiorno
