WTA Auckland: Svitolina rimonta un'ottima Raducanu. Nessun problema per Gauff e Martic

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WTA Auckland: Svitolina rimonta un’ottima Raducanu. Nessun problema per Gauff e Martic

Dopo quasi tre ore Elina Svitolina vince il match più atteso di giornata battendo Emma Raducanu. Dominio di Coco Gauff su Brenda Fruhvirtova nella sfida tra teenager

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Elina Svitolina - WTA Auckland 2024 (foto: X @WTA)
 

Nel giovedì dell’ABC Classic di Auckland si delinea il programma dei quarti di finale, con le prime due teste di serie in campo in match molto diversi tra loro. Prima la n.1 Coco Gauff lascia le briciole alla 16enne Brenda Fruhvirtova, quindi la n.2 Elina Svitolina dimostra ancora una volta tutte le sue qualità tennistiche, fisiche e mentali e prevale alla distanza su un’ottima Emma Raducanu, protagonista di uno dei suoi migliori match da quel magico US Open 2021. Vediamo come sono andate le partite.

[2] E. Svitolina b. [WC] E. Raducanu 6-7(5) 7-6(3) 6-1

Era la partita più attesa del giorno ad Auckland e indubbiamente non ha tradito le aspettative. Il piatto forte del giovedì era la supersfida tra Emma Raducanu, in gara grazie ad una wild card e al rientro nel tour dopo otto mesi di stop, ed Elina Svitolina, che di ritorni invece se ne intende eccome e che in Nuova Zelanda è la testa di serie n°2. Pronti, via ed è subito partenza fulminea da parte della campionessa dello US Open 2021, che in un attimo vola sul 5-1, salvando un break point nel sesto gioco e ottenendo due break. La reazione dell’ucraina però non si fa attendere e, nonostante si trovi di fronte una delle migliori versioni della britannica da due anni e mezzo a questa parte, pian piano la n°25 WTA riesce a tornare in carreggiata, infilando a sua volta una serie di cinque game consecutivi e portandosi sul 6-5. Raducanu qui è brava a non disunirsi, tenendo la battuta a zero e approdando al tie-break, dove un solo mini-break mantiene le distanze in suo favore fino al 6-4. Il secondo set point è quello buono per Emma, che con una serie di ottime smorzate sia di dritto che di rovescio strappa il primo set.

Il livello di gioco è altissimo e anche nel secondo parziale non accenna a diminuire. La coscia destra fasciata non sembra creare particolari problemi all’attuale n°301 del mondo, che se continuerà ad esprimersi a certe alture non avrà problemi a scalare la classifica. Anche nella seconda frazione non mancano i break – ben quattro nei primi sei giochi, due per parte – ma questo non incide sulla qualità del match, tutt’altro. Entrambe giocano a braccio sciolto, sono sempre alla ricerca del vincente (che in molti casi arriva) e riescono a restituire agli spettatori un meraviglioso senso d’incertezza su chi riuscirà a spuntarla. La prima chiave dell’incontro sono le due palle break, non consecutive, che Svitolina cancella sotto 3-4 e che avrebbero mandato la sua avversaria a servire per il match, mentre la seconda – decisamente più pesante – è nel nuovo tie-break che si ritrovano a dover disputare. La 21enne nativa di Toronto parte meglio, portandosi sul 3-1 avanti di un mini-break, ma da quel momento non vincerà più neanche un punto, complici tre errori di dritto consecutivi negli ultimi tre punti del set.


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La partita, di fatto, si chiude ad inizio terzo set, dove nonostante due ace su tre palle break, sulla quarta Raducanu commette doppio fallo e cede il passo alla sua rivale, indistruttibile fisicamente e che dà l’impressione di poter restare ancora in campo per ore. Comprensibile, al contrario, un netto calo da parte della britannica, che al secondo match disputato dopo così tanto tempo era lecito attendersi. I dati dell’incontro fotografano comunque un livello di tennis eccezionale, soprattutto nei primi due set, con 39 vincenti a 34 per Svitolina (a fronte di soli 22 e 18 errori, quattro in più per l’ucraina). La 29enne di Odessa vola sul 5-0 e chiuderà l’incontro con addirittura il doppio dei vincenti rispetto ai gratuiti: 52-26. Dopo quasi tre ore la n°2 del seeding trionfa 6-7(5) 7-6(3) 6-1 e approda ai quarti di finale, dove ad attenderla c’era la testa di serie n°5 Marie Bouzkova.

[1] C. Gauff b. B. Fruhvirtova 6-3 6-0

Decisamente meno combattuto è stato l’altro match di giornata da cui era lecito attendersi un po’ di lotta in più, quantomeno nel punteggio. Certo la 19enne Coco Gauff era indubbiamente favorita nella sfida tra (super) next gen, ma viste le tre vittorie consecutive da cui era reduce le aspettative su Brenda Fruhvirtova non erano proprio bassissime. E infatti la più piccola delle sorelle Fruhvirtova, classe 2007 (!), è subito partita forte, con un break a zero nel terzo gioco, ma la risposta della statunitense non si è fatta attendere. Anzi: da quel momento, dal 2-1 e servizio in suo favore, in tutto l’incontro la povera ceca numero 117 del mondo ha raccolto solamente un game.

La campionessa dello US Open ha così fatto piazza pulita, vincendoli tutti (tranne uno) e volando verso il suo primo quarto di finale stagionale con il definitivo 6-3 6-0 (annullando break point in entrambi i turni in cui ha servito per chiudere i set). Il prossimo ostacolo per Coco sarà la testa di serie n°8 Varvara Gracheva, da qualche mese naturalizzata francese, che ha sconfitto 6-3 6-4 la qualificata svizzera Lulu Sun. Nell’altro quarto della parte alta si sfideranno le teste di serie n°4 e n°7 Emma Navarro e Petra Martic, uscita vittoriosa dal confronto con la cinese Yue Yuan con un doppio 6-2.

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