Australian Open: bravissima Paolini! Primo ottavo Slam, domata Blinkova. Ora Kalinskaya [VIDEO]

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Australian Open: bravissima Paolini! Primo ottavo Slam, domata Blinkova. Ora Kalinskaya [VIDEO]

Paolini sfrutta la situazione e vince con intelligenza e maturità. Ora ha una grande occasione per i quarti e oltre

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Jasmine Paolini - Australian Open 2024 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

[26] J. Paolini b. A. Blinkova 7-6(1) 6-4

L’Australian Open 2024 vedrà due azzurri agli ottavi, ma stavolta uno per tabellone. A Jannik Sinner va a fare compagnia Jasmine Paolini, autrice di una prestazione a tratti davvero perfetta, con pochissime lacune, per battere Anna Blinkova. La russa probabilmente ha scontato, nei momenti di tensione, le fatiche psico-fisiche del tie-break più lungo della storia della WTA a livello Slam. L’italiana ha giocato con intelligenza, ritmi blandi, senza esagerare, spesso conservativa, e sfruttando i tanti errori che sono arrivati dall’altra parte. Raggiunge il primo ottavo Slam in carriera, eguaglia il risultato del suo allenatore Renzo Furlan, al quarto turno in questo torneo nel 1996, sconfitto in tre set da Enqvist. Con un best ranking virtuale di n. 24 già in tasca, Paolini affronterà invece Anna Kalinskaya, che ha impiegato quasi tre ore per battere in rimonta Stephens. L’unico precedente tra le due risale agli ottavi di finale del torneo di Portoroz 2021, vinto facilmente da Paolini, che parte favorita per avere ai quarti una tra Zheng e Dodin, che fa sognare. Sogni reali, ma di quelli che solo una settimana fa neanche avrebbe mai lontanamente sperato.

Di seguito le dichiarazioni a caldo di Jasmine nel post match, in campo: “Sono davvero felice, è il mio primo quarto turno Slam. Amo l’Australia ora, mi sento come se tutto fosse bello qui, vi amo. Dopo il primo set forse mi sono un po’ rilassata, poi ho cercato di concentrarmi su cosa dovevo fare in campo a quel punto, sul 4-1. Mi piace molto il cemento, tutti mi dicevano che potevo giocare bene anche su questa superficie. Un match dopo l’altro, un anno dopo l’altro ho cominciato a sentirmi meglio, lo adoro ora“.

Primo set: inizio confusionario, Paolini si stabilizza e vince al tie-break

Sul servizio di Paolini si gioca poco. La cattiva notizia è che perché nel terzo game sono 4 punti su 4 per Blinkova, più pesante da fondo, brava ad inanellare due belle risposte vincenti, una dal rovescio, una dal dritto. La buona notizia è che si tratta di un contro-break, dopo che la testa di serie n.26 si era portata sul 2-0 giocando palle strette e tenendo un ritmo basso, così da costringere la russa a qualche rischio, ed errore, in più. Inizio non semplice al servizio, secondo e terzo gioco si ripropongono nel quarto e quinto. Ancora Paolini trova il break, più aggressiva, non dando tempo di organizzare i colpi a Blinkova, ancora poi la russa si rifà sotto, giocando più sciolta in risposta. Finché Jasmine tiene lo scambio sulla diagonale del dritto a un ritmo blando ha in mano la chiave dell’incontro, deve evitare di stuzzicare la russa dal lato sinistro e soprattutto di farla entrare in fiducia. Si arriva al tie-break, dove in campo rimane la sola Paolini. Trova bene il tempo sulla palla, spinge con il dritto, e soprattutto impedisce a Blinkova di giocare come vuole dal rovescio, causandole 4 non forzati su 8 punti. 7-1 il punteggio finale, che consegna il set alla giocatrice più organizzata e più dentro il match.

Secondo set: inizio in ritardo, esce alla distanza con intelligenza. Male Blinkova

Blinkova reagisce alla sconfitta del primo. Spinge ancora di più, impedendo a Paolini di anticipare o rallentare, e va così a prendere il break nel secondo game. Rischia da 0-30 per confermarlo, ma inizia ad arrivare qualche errore per Jasmine. Purtroppo per la russa questa è solo una sensazione temporanea, nel settimo game si disunisce del tutto. L’azzurra certo è brava a rimanere attaccata, rimandare sempre palle su cui può avventarsi. Un doppio fallo e tre errori con l’amato rovescio testimoniano la difficoltà, e rimettono in partita Paolini. Un’azzurra ritrovata, che rende anche pan per focaccia, trovando accelerazioni clamorose da fondo, specie con il dritto, fluido, un’ulteriore pulce nelle orecchie della russa. Furba, fa giocare tre volée alla russa nel nono game; arriva poco convinta, maldestra, le sbaglia tutte e tre. Paolini non se lo fa ripetere due volte, e chiude a 0 l’ultimo, decisivo game con una bella mano ancora. Vince la giocatrice più costante, più attenta e precisa, senza strafare, giocando il suo tennis e alle volte anche aspettando un errore che dall’altra parte non ha mai stentato ad arrivare.

https://x.com/usopen/status/1748571227629752452?s=20
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