Nella settimana Challenger l’Italia si affida a Travaglia, Weis e, ancora una volta, a Mager

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Nella settimana Challenger l’Italia si affida a Travaglia, Weis e, ancora una volta, a Mager

Tutti e tre si qualificano per i quarti di finale tra cemento tedesco e terra brasiliana. Male gli altri azzurri

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Stefano Travaglia - Bercy 2020 (via Twitter, @RolexPMasters)
 

Il Challenger 100 di Coblenza, la città tedesca dove Reno e Mosella, confluendo nel famoso Deutsche Ecke, regalano uno spettacolo maestoso, è giunto ai quarti di finale e purtroppo si sono perse le tracce dei nostri tennisti, con la magnifica eccezione di Stefano Travaglia. Ha cominciato Mattia Bellucci che ha subito un inspiegabile doppio 6-3 dallo statunitense Martin Damm (n.222 ATP) e davvero non si sa più come commentare le prestazioni del 22enne mancino di Busto Arsizio che dopo un fantastico 2022 davvero non ne azzecca più una. Un caso esemplare di perdita di fiducia, quello stato d’animo impalpabile che è così facile perdere e così difficile ritrovare. Speriamo che coach Fabio Chiappini sappia trovare il giusto antidoto perché il ragazzo che abbiamo visto giocare così bene non può certo essersi perso per strada. Ha proseguito Raul Brancaccio che, dopo essersi aggiudicato il primo set, è semplicemente sparito dal campo contro Max Hans Rehberg, come dimostra il punteggio: 6-7(7) 6-1 6-2. E il 20enne tedesco non era certo avversario da far tremare i polsi, tanto che era entrato in tabellone solo con una wild card, vista la sua 553esima posizione in classifica.

A completare il quadro arriva la sconfitta nelle qualificazioni di Franco Agamenone che, scivolato in classifica e ormai costretto al tabellone cadetto, continua a trascinarsi nel tunnel della sua interminabile crisi. Non sapremmo davvero che altra spiegazione dare alla severa punizione (6-0 6-1) subita dal 24enne siriano Hazem Naw che non vale più della sua 422esima posizione in classifica. Poi una sorte benigna è arrivata in suo soccorso e il tennista italo-argentino è stato ripescato come lucky loser, ma nemmeno questo è bastato perché l’esordio in tabellone principale contro Stefano Travaglia ha portato un’altra sconfitta col punteggio di 6-4 7-5. Così il tennista ascolano si è ritrovato ad essere l’unico superstite della nostra pattuglia. Un superstite piuttosto vivace che si è fatto valere anche nel turno successivo in cui ha rullato in soli 48 minuti lo youtuber francese Jules Marie (n.220 ATP) con un doppio 6-1. Adesso gli tocca Martin Damm, il giustiziere di Bellucci, ed è sicuramente un’ottima occasione per proseguire la corsa e strappare qualche altro punticino. Intanto con questo risultato dovrebbe essere già rientrato in top 200.

Erano tanti gli italiani ai nastri di partenza del Challenger 75 di Piracicaba (Brasile, terra battuta), a cominciare da Gianluca Mager, fresco vincitore a Punta del Este. All’esordio il tennista sanremese ha proseguito nella sua striscia vincente prevalendo nel derby contro l’altro ligure Alessandro Giannessi che è stato costretto al ritiro quando era sotto 6-3 1-1. E poi ha continuato a correre nel secondo turno in cui ha battuto per la seconda volta in due settimane l’argentino Hernan Comesana. Questa volta è stato più complicato che a Punta del Este perché l’azzurro ha dovuto recuperare un set di svantaggio e poi risolvere la questione al decisivo tie-break, col punteggio finale di 2-6 6-1 7-6(4). Nei quarti gli toccherà la prima testa di serie del torneo, l’altro argentino Federico Coria (n.103 ATP).

Alexander Weis si mette in scia e raggiunge anche lui i quarti battendo prima in rimonta (4-6 6-4 6-3) l’argentino Federico Agustin Gomez (n.162 ATP), e poi con un doppio 6-3 il brasiliano Daniel Dutra Da Silva (n.309). Ora affronterà l’altro carioca Matheus Pucinelli De Almeida (n.343 ATP) che, oltre ad avere un nome bellissimo, gioca anche a tennis molto meglio di quanto non dica la sua classifica. E tra l’altro ha appena eliminato (6-1 6-3) il nostro Edoardo Lavagno che forse si era illuso dopo la bella vittoria sull’argentino Alex Barrena. E per finire Marco Cecchinato che ha superato con un comodo 6-3 6-4 ancora un argentino, quel Guido Andreozzi che rimane avversario scomodo anche se non è più quel giocatore che fu n.70 nel 2019. Una vittoria che sembrava di buon auspicio, ma purtroppo il successivo match perso 7-5 6-4 contro il modesto britannico Felix Gill (n.382 ATP) si è subito incaricato di riportare il tennista siciliano coi piedi per terra, ricordandogli come sia ancora lunga la strada per cercare di tornare ai suoi livelli.

Si giocava anche a Cleveland e a Burnie, entrambi Challenger 75, dove però non erano presenti italiani. Il torneo in Ohio (cemento indoor) si è trasformato in una specie di campionato nazionale a stelle e strisce con ben 21 atleti di casa (su 32) ai nastri di partenza. Stesso discorso a Burnie (cemento outdoor), cittadina della Tasmania 300 km a nord-ovest di Hobart, con i padroni di casa australiani a farla da padroni con ben 19 presenze in tabellone.

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