Il maltempo imperversa in Florida e gli organizzatori del Delray Beach Open by Vitacost.com hanno presto adottato la decisione di rimandare a lunedì le finali del torneo di doppio e di singolare, constatando che le previsioni meteo non concedevano alcuna minima tregua per le ore seguenti alla normale programmazione. Si prolunga quindi l’attesa per le teste di serie numero uno e tre Taylor Fritz, vincitore della scorsa edizione, e Tommy Paul. Nessuno dei due è impegnato in altri tornei durante la prossima settimana, quindi, sia l’uno che l’altro possono mantenere la giusta concentrazione per affrontare al meglio il loro quinto confronto diretto (si sono equamente divisi i quattro precedenti). A Delray non è peraltro una novità: già nel 2007 Xavier Malisse aveva dovuto aspettare 24 ore per superare James Blake 5-7 6-4 6-4.

Il tennis è lo sport del diavolo anche per queste situazioni: ci può essere solleone per tutta la settimana ma se la domenica è bagnata il torneo va in ritardo e deve cercare… riparo nella following week. Oggi il tetto mobile sta ovviando sempre più spesso all’inconveniente, ma molti impianti anche importanti, come Roma per fare solo un esempio, ovviamente ne sono sprovvisti. Quando poi la copertura non esisteva, in eventi dal meteo tradizionalmente… piagnucoloso potevano essere dolori.

Ne sanno qualcosa Becker e Edberg, che nel 1988 rientrano più volte negli spogliatoi prima che Alan Mills decreti il rinvio definitivo a lunedì. Stefan parte benissimo ma si fa riprendere e superare da “Boom-Boom” che si rinfranca ma non fa in tempo a chiudere il set prima del diluvio. Il giorno dopo lo svedese cede il primo parziale ma gioca come “Gesù Bambino travestito da tennista”, così almeno lo descrive Rino Tommasi su Matchball, e vince una finale bellissima: 4-6 7-6 6-4 6-2.

A New York abbiamo un tris di lunedì d’oro dal 2008 in poi. In quell’edizione Roger Federer batte Andy Murray 6-2 7-5 6-2; nel 2009 lo svizzero viene invece sorpreso da Juan Manuel Del Potro in un ultimo atto famosissimo al termine del quale la torre argentina coglie la sua unica gioia-Slam fermando a cinque la striscia vincente di King Roger. Il punteggio è di 3-6 7-6 4-6 7-3 6-2. Per finire,  Nadal nel 2010 batte in finale Djokovic per 6-4 5-7 6-4 6-2.

Abbiamo citato Roma ed ecco nel 2012 Rafa Nadal di nuovo protagonista. Il maiorchino deve aspettare per un giorno il sole prima di prendersi il sesto titolo capitolino superando Novak Djokovic 7-5 6-3 e vendicandosi della finale dell’edizione precedente. Al Foro il rinvio aveva toccato anche l’ultimo atto nel 1975 tra il messicano Raul Ramirez e il futuro campione di Forest Hills Manuel Orantes, che viene superato a sorpresa in tre set 7-6 7-5 7-5. Gianni Clerici scommette una “bella cifra” sullo spagnolo, ma vede troppa sicurezza in Manolo e, presago di un possibile ribaltone, si ripromette di tentare l’annullamento della scommessa. Chissà se ci è riuscito…

Tornando su avvenimenti più vicini a noi il China Open edizione 2010 prevede la disputa in contemporanea del singolare maschile e di quello femminile. La pioggia di nuovo impone lo slittamento al primo giorno della settimana successiva e Novak Djokovic coglie il diciottesimo titolo della carriera regolando il maratoneta David Ferrer 6-2 6-4. La danese Caroline Wozniacki fa invece dodici superando Vera Zvonareva 6-3 3-6 6-3. Non possiamo da ultimo non citare le ingloriose WTA Finals dello scorso novembre: le semifinali sono sferzate da pioggia e vento. La semifinale tra Gauff e Pegula giunge a compimento ma è completamente vuotata di contenuti tecnici, con i colpi pesantemente condizionati dalle condizioni atmosferiche. La finale slitta così a lunedì e Swiatek travolge Sabalenka 6-1 6-0.