Pochi istanti dopo la vittoria di Alex de Minaur su Grigor Dimitrov, che ha permesso all’australiano di festeggiare al meglio il suo 25esimo compleanno e di raggiungere la sua 15esima finale in carriera, il direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta – inviato a Rotterdam insieme a Paolo Di Lorito – ha raggiunto Adolfo Gutierrez, coach dell’australiano, che si è intrattenuto per una breve intervista.

Nella finale dell’ABN AMRO Open De Minaur potrebbe affrontare per la settima volta Jannik Sinner, contro cui non ha mai vinto. E la risposta alla domanda del direttore a cosa si potrebbe fare per fermare Jannik in questo momento è eloquente: “se qualcuno lo sa me lo dica!”. Di seguito l’intervista completa.

Scanagatta: De Minaur sta giocando molto bene qui a Rotterdam. Ha vinto un match molto difficile contro Dimitrov, nel sesto game del secondo set c’è stato un livello incredibile.

Gutierrez: “Sì, davvero incredibile. Sta giocando molto bene, questo torneo gli piace tantissimo anche per via delle condizioni di gioco”

Scanagatta: De Minaur potrebbe affrontare di nuovo Sinner, contro cui ha perso sei volte su sei. Ti ricordi tutti e sei gli incontri?

Gutierrez: “Più o meno, mi ricordo sicuramente meglio le ultime partite. Dobbiamo cercare di migliorare rispetto agli ultimi incontri per arrivare a competere un pochino di più contro Jannik”.

Scanagatta: Che cosa bisogna fare per battere questo Sinner, che è in un grande momento di forma?

Gutierrez: “In questo momento, se qualcuno lo sa me lo dica! Stiamo cercando di scoprirlo, Jannik sta giocando davvero molto bene. Credo che aver preparato la stagione ad Alicante gli abbia dato quel plus” (De Minaur si allena ad Alicante da diverso tempo ormai, ndr). “L’anno scorso anche noi ci siamo allenati con il team di Sinner ad Alicante, mentre quest’anno no. Lo conosciamo bene”.

Scanagatta: C’è una piccola mancanza nel gioco di Sinner? Dov’è possibile fargli male?

Gutierrez: “In questo momento non ne vedo nessuna (riferito alle mancanze, ndr). L’unica possibilità è che abbia una cattiva giornata”

Scanagatta: Com’eri tu da giocatore?

Gutierrez: “A 17 anni mi sono reso conto che tutto questo era troppo complicato. Ho finito per dedicarmi all’università e allo studio, abbandonando l’idea di poter diventare professionista e iniziando ad allenare dai 18 anni in avanti, sempre ad Alicante.”