ATP Dubai: Humbert implacabile, supera Bublik e fa 6 su 6. A lui titolo e n.14 del mondo

ATP

ATP Dubai: Humbert implacabile, supera Bublik e fa 6 su 6. A lui titolo e n.14 del mondo

Il francese regola in due set il kazako e si conferma una macchina da finali. Per lui è il secondo ATP 500 in carriera

Pubblicato

il

Ugo Humbert - Dubai 2024 (immagine Tennis Tv)
Ugo Humbert - Dubai 2024 (immagine Tennis Tv)
 

[5] U. Humbert b. [7] A. Bublik 6-4 6-3

Ancora en plein. Sei finali vinte su sei giocate in carriera e numero 14 del ranking guadagnato. Ugo Humbert alle prese con una finale è scatenato come un toro alla vista del rosso. E anche questa volta il francese non sbaglia. Dopo il 250 di Marsiglia il numero 1 di Francia arricchisce il suo 2024 con il trionfo al Dubai Duty Free Championships, ATP 500. È il terzo francese a imporsi nella storia del torneo. Lo fa ai danni di Alexander Bublik. 6-4  6-3 lo score dopo aver fatto fuori in semifinale la testa di serie n°1 Daniil Medvedev.

Lucido e aggressivo Ugo non si fa imbambolare dai continui cambi di gioco di Alexander che più volte cerca di sparigliare le carte in tavola per sorprenderlo e irretirlo. Ma spesso si confonde da solo. Le battute da sotto del kazako per esempio sono pirotecniche ma non incisive, le seconde spinte a tutta degli azzardi che sarebbe meglio non fare. Tutt’altro, nel primo set costano caro a Bublik. Il break è subito nel decimo gioco proprio a causa dell’eccessiva sfrontatezza: una seconda fuori giri a 215 km/h.

Il set successivo scorre veloce, con Humbert più deciso e Bublik che si lascia andare a qualche leggerezza di troppo. Il francese sul finale è impaurito e rigido ma il kazako, a fine match più sregolatezza che genio, lo prende per mano e aiuta a involarsi verso la vittoria finale. Perde il match ma non il sorriso. Anche Humbert ce l’ha: lo dispiega, un po’ come il premio a forma di veliero che si gode. Lo culla ancor di più visto il percorso fatto: ai quarti contro Hurkacz è stato un passo da uscire dai giochi con tre match point contro.

Primo set: una sregolatezza rompe l’equilibrio

Si parte con alla battuta Humbert. Subito in vista le buone doti difensive del kazako Alexander Bublik ma anche l’aggressività del numero 15 del ranking: il francese rifinendo con due ace si tiene il primo gioco. Humbert martella da fondo e verticalizza. Bublik, batte bene e tiene botta. Si procede appaiati fino al 2 pari. Il kazako, 26 anni e numero 19 del ranking, è molto attento e sventa il possibile 3-2 di Humbert con un gran passante di dritto. Poi un altro gran dritto, una palla corta e una buona guardia: Bublik si guadagna palla break, la prima del match. Salvata. E game in saccoccia per il 25enne francese che si salva col servizio e avanza 3-2. Di slancio Humbert inizia col piglio giusto il game successivo: altra palla break, questa volta in suo favore. Bublik l’annulla con una seconda a 183 km/h e si spiana la strada per il punto. Ma un doppio fallo consegna a Humbert un’altra palla break. Il kazako è imprevedibile e rapido e ingabbia a rete Humbert infilandolo. Sul ritmo il francese è il più velenoso ma dopo l’ennesima parità è Bublik a spuntarla con una grande accelerazione lungolinea di dritto, il suo colpo più debole. Quando è passata mezzora dall’inizio del match il punteggio recita 3 pari. Poco dopo uno smash sigilla il 4-3 per il francese che pur arrancando tiene sempre i suoi turni. Anche Bublik commette qualche errore di troppo al servizio, con un doppio fallo concede un’altra palla break a Humbert. Gioca sporco, chiama più volte a rete Humbert che alla fine sbaglia una palla abbastanza semplice. Prende per i capelli così il suo gioco e ride. 4 pari. Subito dopo, in un game più facile del previsto con un lungolinea impeccabile Humbert si porta sul 5-4. Poi para il parabile e aiutato da Bublik che sul 30 pari commette doppio fallo ha sulla racchetta una preziosa palla break, Bublik l’annulla ma poi soccombe a un pallonetto del francese. Ancora set point. Non buona la prima battuta. Spara una seconda a 215. Scelta scriteriata col senno di poi. Doppio fallo, break e set perso. 48 minuti e 6-4 per Humbert.

Secondo set: tutto liscio per Humbert, Bublik non sfrutta le occasioni

Humbert parte forte e con slancio ed è a un soffio dal 2-0. Bublik non si fa prendere dallo sconforto. Rimedia. Batte anche da sotto con scarsi risultati ma tanti sorrisi e alla fine tiene il gioco. 1 a 1. Poi il francese incassa a 15 il game di servizio. Si avanza spediti. Humbert è propositivo, risponde in posizione avanzata per essere più incisivo in caso di servizio intercettato. Ha ragione lui: va 40 pari, poi dopo una difesa strenua, scaglia un passante che Bublik a stento intercetta. Alla fine il kazako sbaglia un dritto: break. 3-1 Humbert. Il francese prende coraggio e il sopravvento con tranquillità nel suo gioco. Bublik con il sesto ace la spunta nel suo. 4-2. Si entra nel cuore pulsante della partita. Humbert non sente la tensione: 5-2. Il kazako a suon di ace tiene il suo game. C’è spazio anche per un altro servizio dal basso: anche questa volta non prolifico ma il pubblico ringrazia. Insegue 5-3. Humbert dà segni di vulnerabilità affossando a rete un dritto a metà campo. Ma il kazako non ne approfitta: sbaglia due risposte tenere.  Un altro dritto a rete del francese. Bublik si lascia andare a fragorose risate. E Humbert sbaglia. Ancora una volta un dritto. Palla break. La seconda della partita a favore di Bublik. Primo servizio fuori. Secondo a uscire e rovescio lungolinea: una scheggia che salva il francese che si ringalluzzisce. Il dritto successivo allora non lo sbaglia. Match point. Gioia negata ancora da un dritto che scorre via. Bublik ride…ma non morde. Con un dritto dirompente il francese fa game set match e si lascia andare: sdraiato sul cemento sprigiona tutta la gioia che liberata può traboccare. È il secondo ATP 500 conquistato dopo Halle, tre anni fa.

Martina Tomat

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement