ATP Santiago, stretta di mano aspra tra Jarry e Moutet: “Nicolas mi ha detto che sono stato patetico”

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ATP Santiago, stretta di mano aspra tra Jarry e Moutet: “Nicolas mi ha detto che sono stato patetico”

“Non so perché, mi sono comportato bene” spiega Corentin Moutet, vincitore “beccato” più volte dal pubblico cileno

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Corentin Moutet - Santiago 2024 (foto X @Chile_Open)
 

Il confronto nei quarti di finale del Movistar Chile Open tra Corentin Moutet e Nicolas Jarry, terminato con la vittoria del qualificato francese per 7-6(5) 7-6(3) ha avuto una rapida quanto aspra appendice durante la stretta di mano, quando l’atleta di casa e favorito principale del torneo, nonché campione uscente, ha rivolto alcune parole al vincitore che già si stava muovendo verso il centro del campo per salutare la folla. L’atteggiamento di Nico nella situazione non è parso quello di un amicone del transalpino, che è stato infatti ricoperto di fischi durante il rituale applauso “a 360 gradi”. Il pubblico ha continuato a esprimere la propria rabbia coprendo anche il discorso finale del vincitore, nonostante le sue richieste di poter parlare senza essere disturbato.

Del resto, non c’erano dubbi in merito: per tutto il match il pubblico ha mostrato crescente insofferenza nei confronti del ventiquattrenne mancino, che si è presentato con un ace à la cuillère, ossia dal basso. Ha poi proseguito con altre giocate analoghe e in generale rimarcando i suoi punti migliori o le situazioni più importanti risolte a proprio favore con urla gutturali e gesti che possono qua e là richiamare Djokovic quando a sua volta cita Hulk Hogan. Piuttosto “istrioniche” inoltre sono state le proteste in occasione di decisioni arbitrali giudicate da lui insoddisfacenti.

 Intervistato dopo il match, Moutet si è detto sinceramente dispiaciuto e sorpreso: “alla fine” – riferisce il francese – “mi ha detto che sono stato patetico. Non so perché, io mi sono comportato bene; mi sono salvato in ogni situazione difficile e ho giocato alla grande. Davvero dovreste chiedere a lui come mai si è espresso così, non siamo particolarmente amici nel circuito. In realtà non lo conosco più di tanto”.

Il cileno non si è voluto esprimere sulla questione mentre Corentin ha proseguito parlando dell’atmosfera “non piacevole, durante tutto il match e mi è spiaciuto, dal momento che in Cile mi hanno accompagnato il mio allenatore e la mia famiglia. Mi piace giocare qui: durante le qualificazioni il pubblico mi ha supportato perché condividevo le mie emozioni e davo il cuore durante gli incontri. Lo sport per me è bello per questo; sono quando faccio bene e quando sbaglio e oggi ho fatto tutto per il meglio”.

Moutet ha innanzitutto imposto il suo gioco divertente e geniale, dimostrandosi gagliardo combattente operando il break per due volte (una per frazione) quando il rivale ha servito per il set. Non ha tremato mai e si è probabilmente giovato di qualche istante di paura di Jarry, che a Santiago aveva in scadenza i punti destinati al vincitore del torneo. Per il resto si può tranquillamente dire che in passato il francese si è segnalato per alcune turbolenze di rilievo, come per esempio la rissa con Andreev al challenger di Orleans 2022, con relativa multa (ma non squalifica).

La Federazione del suo paese lo ha “scaricato” poche settimane dopo l’accaduto, spiegando che “Il comportamento di Corentin in campo non corrisponde ai valori che la FFT vuole trasmettere”. Tutto questo è comprensibile, considerando che il transalpino aveva continuato a polemizzare via social, come è prevedibile che alcuni comportamenti che possono essere divertenti, se mantenuti al cospetto del campione di casa diventino fastidiosi e irritanti, tanto più se il campione di casa finisce per soccombere. Meglio mantenere un profilo più basso e discreto, opzione che Moutet evidentemente non considera, nemmeno in una arena sudamericana, tipicamente calda e appassionata.

Moutet è plateale nell’esprimere le proprie emozioni e questo può non piacere, ma non è l’unico a comportarsi così, e il servizio dal basso è consentito e anzi è momento di spettacolo quando a farlo è Bublik o Kyrgios. Vedremo presto se il francese vorrà adottare un atteggiamento più ascetico o se prenderà la situazione di petto: la semifinale è fissata per sabato alle ore 22 italiane e l’avversario è Alejandro Tabilo. Cileno.

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