Caro Andrej, ci risiamo. Rublev sfoggia ancora una volta la peggior versione di se stesso e ora ne pagherà le conseguenze. L’antefatto riguarda la semifinale dell’ATP di Dubai giocata contro l’amico e collega Sascha Bublik. Sul 5-5 terzo set durante uno scambio delicato il classe1997 perde completamente le staffe dopo, a suo dire, una non chiamata out su un dritto del kazako. Il moscovita non ci vede più, inizia ad inveire in russo a distanza molto ravvicinato contro il giudice di linea, reo di essere protagonista di questa svista arbitrale.
Conclusione, qualcuno nei dintorni padroneggia più che bene la lingua di Tolstoj e fa da traduttore implicando la squalifica del furibondo atleta. Nel day after, le cose vanno anche peggio. Il nativo di Mosca verrà pesantemente multato ma, agonisticamente più grave, perderà anche i 200 punti conquistati nel torneo arabo. Decurtazione che gli farà amaramente salutare la quinta posizione, piazzamento che consolidava da quattro mesi e che emblematicamente stava divenendo anche rappresentativo dei suoi standard come tennista. Un ranking che, a conti fatti, gioverà invece ad Alexander Zverev che a fine settimana lo scavalcherà per fare il suo ritorno in Top-5.
Manuel Ventriglia
