Altro che demonio, Alex De Minaur salta la festa ad Acapulco per non perdersi la finale di Katie Boulter

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Altro che demonio, Alex De Minaur salta la festa ad Acapulco per non perdersi la finale di Katie Boulter

L’australiano, fresco vincitore in Messico, saluta tutti e prende l’aereo per assistere alla finale di San Diego con la sua fidanzata come protagonista

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Alex De Minaur vince ad Acapulco per la seconda volta consecutiva e rientra nei top ten; il suo 2024 tennistico è cominciato nel migliore dei modi, ma il venticinquenne di Sydney non si monta la testa né perde di vista le persone più care intorno a lui. In special modo lei, Katie Boulter da Leicester, Regno Unito, di due anni più grande.

La tennista inglese sta scrivendo in un’età più vicina ai trenta che ai venti le pagine più belle della sua carriera: dopo la finale vinta lo scorso giugno a Nottingham è entrata nella top 100, posizione che ha migliorato ripetutamente con buonissime prestazioni, culminate con la onorevolissima sconfitta per 7-5 7-6 a Pechino contro l’allora numero uno del mondo Aryna Sabalenka. Il 2024 la vede ora finalista a San Diego, opposta tra poche ore all’ucraina Marta Kostyuk, proprio nella settimana in cui il suo boyfriend sbarca il lunario in Messico fino a sabato prendendo a pallate tutti hasta la fine del torneo.

Sarebbe quindi ora di riposare per Alex, tento più che siamo nel paese che ha reso celebre la siesta. Ma l’infaticabile australiano non ascolta il suggerimento implicito di chi durante la premiazione gli cala il sombrero sulla capoccia, sorride e dice sorry, anzi, disculpe. La tentazione di sedersi appoggiato a un candido muro con le braccia intorno alle ginocchia e il copricapo che lo nasconde ai curiosi, come una qualsiasi comparsa di un film di Sergio Leone o di Sergio Corbucci lo deve aver solleticato, ma evidentemente l’amore vince anche questa volta.

Diversi tweet, infatti, tra cui quello di ESPNtenis, riportano la dichiarazione del demonio in love che recita più o meno così: “non posso rimanere ad Acapulco per la festa di questa notte perché alle sei di domani mattina ho l’aereo che mi porta a San Diego: voglio vedere la finale di Katie”. Per la sua fidanzata, tornando al tennis, raggiungere l’atto conclusivo in California le varrà la sedia numero 35, che migliorerebbe ovviamente in caso di vittoria con il primo ingresso tra le top 30, intorno alla misura 27; De Minaur non vuole mancare a quello che è comunque già ora un risultato splendido anche perché difficilmente pronosticabile un anno fa.

Intelligenza, maturazione lenta e tranquilla e magari anche love competition, una sana sfida a migliorarsi tra chi si vuole bene, perché non immaginarlo? Intanto la pagina sopracitata lo definisce “l’ultimo dei romantici”. Definizione giusta ma forse un po’ sgualcita: speriamo non sia l’ultimo e noi, dopo aver citato i due Sergio del nostro cinema, preferiamo rimanere nel genere commedia di cassetta d’antan e ripensiamo a Helmut Berger che impersona il demonio in “Mia moglie è una strega” e che, mentre Eleonora Giorgi gli cala la ghigliottina sul collo, guarda in macchina e riconosce: “è proprio vero, le donne ne sanno sempre una più del diavolo”.

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