Dopo aver superato Alexander Zverev – e anche lo sciame di api – Carlos Alcaraz è pronto a sfidare Jannik Sinner nella semifinale del BNP Paribas Open 2024 di Indian Wells. Il tennista spagnolo in California ha dimostrato di essersi messo alle spalle un periodo di evidenti difficoltà. Dopo un debutto impegnativo contro Matteo Arnaldi, è riuscito a superare senza troppi problemi Félix Auger-Aliassime e Fábián Marozsán. Nei quarti di finale ha dovuto affrontare Alexander Zverev, anche lui proveniente da vittorie importanti contro Christopher O’Connell, Tallon Griekspoor e Álex de Minaur. Il confronto tra Zverev e Alcaraz era il nono tra i due, con cinque vittorie per il tedesco e tre per lo spagnolo.
Neanche uno sciame d’api, che ha punto Alcaraz sulla fronte, è stato in grado di fermare la sua determinazione. Dopo una pausa di quasi due ore, la partita è ripresa e si è conclusa in due set con un punteggio di 6-3 6-1 in favore dell’ex numero uno del mondo. Alcaraz con questa partita sale a 10 vittorie consecutive a Indian Wells. E ora lo spagnolo si proietta alla sfida con Sinner, che oltre alla finale del torneo vale anche la posizione n.2 del mondo. Lo scorso anno è riuscito a vincere il titolo nel deserto californiano ed è riuscito a sconfiggere in due set Jannik. Ecco le impressioni del campione di Wimbledon in conferenza stampa post-match.
D. Carlos, ovviamente congratulazioni. È stata davvero una partita atipica. Dove la collocheresti tra le partite più insolite della tua carriera?
ALCARAZ: Sicuramente è stata la partita più strana che abbia mai giocato nella mia carriera. Non ho mai sperimentato ne visto nulla del genere. Per questo motivo non mi dimenticherò mai di questo match. Credo che tutti la ricorderanno. Sicuramente è stato divertente”.
D: Puoi dirci esattamente cosa è successo? Sembra che tu sia stato punto sulla fronte.
ALCARAZ: “Sì, ho vinto il primo punto del terzo game e stavo per servire al punto successivo. Ho notato alcune api che volavano in giro ma pensavo fossero poche, non troppe. Poi ho guardato il cielo e ho visto migliaia di api. Alcune si sono impigliate nei miei capelli altre erano dirette verso di me. È stato incredibile. Ho cercato di scappare ma era impossibile. Ho un po’ paura di loro (sorride), così ho cercato di mettermi al sicuro”.
D. Prima di riprendere a giocare sembravi spaventato. Poi hai iniziato a giocare e hai giocato alla grande. Come sei riuscito a mettere da parte le api e a ritrovare il focus per giocare una delle tue migliori partite della settimana?
ALCARAZ: “Quando siamo tornati in campo, c’erano ancora delle api negli angoli che ci davano fastidio. Mi è stato difficile mantenere la concentrazione sulla palla e mi preoccupavo di più a stare lontano da loro che a colpire. Ecco perché abbiamo interrotto ancora qualche volta prima di ricominciare la partita. Appena la situazione è migliorata e il match è iniziato, ho ritrovato la concentrazione e mi sono focalizzato sui punti. Era una partita importante per me e son rimasto sorpreso da come son riuscito a ritornare con il focus nel match.
Q. La tua prossima partita è contro Jannik Sinner. Nonostante la vostra giovane età, avete già una rivalità straordinaria. Che cosa significa questo per te, quali modifiche hai fatto o intendi fare nel tuo tennis per poter giocare contro di lui?
ALCARAZ: “Onestamente, non so proprio come affronterò il match. Lui è senza ombra di dubbio il miglior giocatore di tennis al momento. Sta giocando incredibilmente bene e non è ancora stato sconfitto quest’anno. Mi piace come gioca e posso dire che sarà una partita davvero difficile. Per me sarà una grande sfida e vedremo se sarò in grado di affrontarlo. Ho perso le ultime due partite contro di lui, per cui dovrò cercare di adattare il mio gioco e vedremo come andrà. Sicuramente questa è la partita più difficile che dovrò affrontare quest’anno”.
D. Sei un giocatore che ha un grande impatto sul pubblico. La gente ti applaude, ride e a volte urla. Quanta energia ricavi dal pubblico mentre sei in partita?
ALCARAZ: “E’ pazzesco. Per me è fantastico ricevere così tanta energia dal pubblico. Succedono tante cose in campo, ci sono tante emozioni diverse. Le persone gridano il mio nome, poi ridono. Come ho detto molte volte, il mio miglior livello si manifesta quando sorrido e non mi concentro totalmente sulla partita. Mi piace guardare il pubblico ballare e fare cose divertenti che mi fanno sorridere e mi aiutano a godermi il mio tempo in campo. Quindi avere queste diverse emozioni dal pubblico è davvero utile per me e anche divertente”.
Jacopo D’Antona
