Non ci sarà Jannik Sinner in campo domenica al BNP Paribas Open. Doveva succedere prima o poi ed è successo: il nostro ha perso il suo primo match del 2024. Ma resta una domenica di gran tennis con le due finali nel deserto, anzi tre.

Perché c’è dell’azzurro in campo in Arizona, al Challenger di Phoenix, grazie a un generosissimo Matteo Berrettini che, pur senza contare sulla continuità dei giorni migliori, ha davvero dato tutto in campo raggiungendo un ultimo atto probabilmente insperato al primo torneo dopo sei mesi e mezzo. Senza risparmiarsi in difesa, sabato Matteo è stato in campo oltre cinque ore per battere prima Atmane in rimonta e poi Vukic, il tutto con quattro tie-break vinti di fila. Ora la sfida con il n. 60 ATP e campione in carica Nuno Borges.

Schermo diviso in due alle 22, quindi, per la contemporanea finale ATP Masters 1000 in California tra Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Ma prima c’è il titolo WTA 1000 da assegnare, con la numero 1 del mondo Iga Swiatek e una (ri)trovata Maria Sakkari a contenderselo.

19.30 – Dopo una partenza a razzo di Swiatek (3-0 e 0-30 su servizio Sakkari), la polacca subisce il ritorno di Sakkari che recupera il break di svantaggio e impatta sul 3-3. Il punteggio è ora 4-3 Swiatek

19.48 – Punteggio ancora legato ai servizi: 5-4 Swiatek, con una partita che sembra esserci nonostante le paure iniziali di una mattanza

19.52 – Momento di disattenzione che costa carissimo a Sakkari. Sul 4-5 commette tre errori che la fanno precipitare 0-40 con tre set point consecutivi da fronteggiare. La polacca chiude un diritto vincente sul terzo e in 44 minuti il primo set va a Iga Swiatek per 6-4

20.00 – Le nostre speranze di avere una partita purtroppo non sono durate molto a lungo. Swiatek allunga subito all’inizio del terzo set strappando la battuta all’avversaria a zero: Swiatek 2-0

20.12 – Piove sul bagnato: Swiatek non allenta la presa, continua nella sua azione da fondocamo e conquista il secondo break del set: Swiatek 4-0

20.17 – Swiatek chiude il torneo con un altro prodotto della premiata panetteria: un “bagel”. In soli 68 minuti la n. 1 del mondo si aggiudica il torneo senza perdere un set e perdendo solamente 21 games in 6 partite.