Doveva succedere, era inevitabile che succedesse, d’altra parte lo avevano capito tutti, e quanto accaduto era nell’aria. Troppi complimenti, troppe distrazioni, troppi titoli, addirittura i giornali sportivi che da caso nazionale lo issano a eroe e poi, lo sappiamo tutti, al festival di Sanremo non è andato solo perché è stonato.
Insomma doveva succedere ed è successo, Jannik Sinner (8) è diventato improvvisamente italiano. E non un italiano qualsiasi, ma un italiano medio, un italiano da cinepanettone dei fratelli Vanzina, un Christian De Sica dei giorni nostri, che appena vede una ragazza sotto la pioggia, le prende l’ombrello e fa il piacione. Mentre l’altro, imbruttito dalle sconfitte, dopo essere passato indenne all’attacco delle api, ha pensato bene di lasciare la malcapitata alla pioggia, insensibile -al richiamo di Bacco, tabacco e Venere. E poi Carlos Alcaraz (10) ha completato l’opera respingendo anche l’asssalto di Medvedev (9) che ha però trionfato nella disfida della simpatia contro Rune (7,5).
Nelle more il Presidentissimo Binaghi (10) è salito agli onori delle cronache per aver snocciolato i numeri trionfali del tennis italiano. Praticanti in aumento, biglietti esauriti per Roma e Torino, risultati stupefacenti. Ma nulla di tutto ciò può spiegare il genio che si nasconde nel nostro presidente che vede cose che noi umani non possiamo neppure immaginare.
I diritti tv dei tornei sono alle stelle? Sky – ma come si permette – compra tutti i diritti e non ce li vuole rivendere a prezzi di saldo? E che problema c’è? Supertennis trasmetterà tutti i challenger. E allora… “Caro Matteo hai fatto tanto per il tennis italiano, perché non ti prendi 6-7 mesi di riposo, sei bello, ricco e famoso, goditi un po’ la vita, tanto poi diamo la colpa alla Femme fatale. Poi torni e giochi solo i Challenger e noi siamo a posto con gli ascolti”.
Certo poi c’è il rischio che Berrettini (7) vada in fondo, vinca tre partite in ventiquattrore e risalga in classifica, e allora come si fa? Problema risolto: Fognini, Musetti e Sonego sono pronti a sacrificarsi per la Patria, per Sinner ci dobbiamo lavorare ma nei challenger non ci sono ragazze a porgere gli ombrelli e allora sarà più difficile.
Intanto comunque Re Angelo ha subito messo a referto un altro colpaccio con il quale ha risolto il problema del tetto sul centrale di Roma che, secondo le ultime stime, dovrebbe essere pronto per gli Internazionali del 2146, nel pieno del trentaseiesimo mandato del Presidentissimo. Direttamente da Indian Wells infatti la FITP ha ingaggiato a tempo indeterminato Lance Davis (10) il bees killer americano che con le sue avveniristiche attrezzature riuscirà ad aspirare tutte le nuvole che oseranno minacciare i cieli dell’Urbe nel mese di maggio. Compenso pagato in ape-ritivi ovviamente.
La cronaca, cosa di cui si occupano valenti collaboratori sulle colonne di Ubitennis, racconta che è stato il torneo dell’Epifania di Luca Nardi (9) che ha confermato che Novak Djokovic (4) non sta attraversando il miglior periodo della carriera e che quando vede Italia, a meno che non si tratti di Fiorello, vede nero.
Inutile dire che anche su Nardi è partito il classico concorso italico a premi tra gli addetti ai lavori: “Eh io me lo ricordo quando a 4 anni batteva Sinner al torneo Kinder di Castel di Sangro” – “Si però c’ero io quando Giotto disegnó un cerchio perfetto con un pallonetto” e via dicendo.
Si è giocato, come di consueto, il torneo femminile e stavolta non l’ha vinto Paolini (6,5), ma -guarda un po’, Swiatek (10). Purtroppo abbiamo visto solo qualche game della finale ed è stato sufficiente per non avere rimpianti.
Ah, in conclusione, la prossima settimana Napoli (città di chi scrive) tornerà ad ospitare un torneo internazionale, un Challenger, dopo l’ATP 250 dell’autunno di due anni fa sul cemento scivoloso: si giocherà per fortuna sulla terra ma – per evitare scherzi della sorte – si è deciso di giocare nella Settimana Santa. Visto quanto accaduto nel 2022, una mano divina può servire…