Quelli appena trascorse sono giorni difficili da dimenticare per Grigor Dimitrov. Il tennista bulgaro ha sorpreso tutti in Florida raggiungendo la finale del Miami Open presented by Itau, fermato solo da un indomito Sinner. Un percorso verso la finale che lo ha visto battere lungo la sua strada Hurkacz, Alcaraz e Zverev, giocando un tennis di assoluto livello. Finale raggiunta che gli regala 650 punti e gli garantisce il ritorno in top 10, riportando il rovescio ad una mano nel gotha del tennis mondiale.
Di seguito vediamo i passaggi principali della conferenza stampa del tennista bulgaro.
D: Che sfortuna in questa finale, ma congratulazioni per la settimana fantastica. Puoi parlarci delle maggiori sfide che hai dovuto affrontare nel match contro Sinner? Tu sembravi leggermente spento rispetto ai giorni precedenti. Ovviamente in questo torneo hai sfoggiato delle grandi prestazioni, ma in questo match lui è stato sembrato molto, molto forte. Puoi parlarne?
GRIGOR DIMITROV: “Penso che molti dei suoi match siano andati come quello tra di noi. Penso che lui abbia in questo momento la giusta velocità di gioco e funziona molto bene. Ovviamente ogni giocatore ha delle piccole debolezze, magari la prossima volta che lo affronterò proverò a fare altro. Durante questa finale chiaramente non sono stato in grado di eguagliare né il livello del suo gioco né quello dei suoi colpi. Penso che per una parte del match io abbia giocato abbastanza bene, ma nei momenti importanti lui ha fatto la differenza. Poi una volta che lui acquisisce un po’ di fiducia o si trova in vantaggio di un break diventa ancora più difficile giocare contro di lui o portarlo a giocare sulla difensiva.
Penso che qualsiasi giocatore tra i primi 10 al mondo sia un giocatore molto difficile da affrontare. Ognuno ha il suo stile ed è in base a questo che bisogna adeguarsi in campo. L’ultima volta che ho giocato contro di lui era circa un anno fa. Avevo già capito alcune cose e spero di averne apprese altre dal match odierno.”
D. Grigor, un paio di cose. Un tuo commento sul ritorno tra i primi 10 dopo 260 settimane. Inoltre, pensi che stiamo vedendo da parte di Jannik un livello di gioco che ci si attende da giocatori del calibro di Federer, Nadal, Djokovic?
GRIGOR DIMITROV: “Penso che tutte le vittorie che sono stato in grado di conquistare negli ultimi sette, otto mesi mi hanno garantito di tornare in top 10. Naturalmente sono estremamente felice, su questo non ci sono dubbi. Personalmente, inizia ad essere interessante il fatto di capire come posso rendere difficile affrontarmi per ciascuno dei miei avversari. Piano piano sto iniziando a capire come fare. Visto che ho giocato contro così tante generazioni diverse, mi sento sempre come se dovessi adattarmi o imparare di nuovo. Penso che in questo momento sia chiaro che Jannik stia giocando un tennis eccezionale. Non c’è niente da dire a riguardo. Voi vedete quanto è concentrato, quanto è determinato, come è quando colpisce i suoi tiri, un livello estremamente in alto. Non sento il bisogno di paragonarlo a qualsiasi altro giocatore.
Penso che questo sia il suo momento, sta giocando un tennis di prim’ordine. Può giocare meglio? Non lo so. Sta a lui dimostrarcelo. Ma in questo momento è stato in grado di mettere in fila così tante partite consecutive con lo stesso livello, quindi il merito va a lui. Ed è il miglior giocatore del mondo in questo momento.“
D. Una settimana fantastica. Grandi vittorie su Carlos e Sascha. Come puoi lasciarti alle spalle questa dura sconfitta e non lasciare che influisca sulla tua fiducia? Guardando avanti, come pensi gestirai a livello psicologica la tua prossima sfida contro Sinner?
GRIGOR DIMITROV: “Se potessi affrontarlo domani, probabilmente lo farei (sorride). Penso che quando perdi una partita, non importa se è una partita del genere o se è stata in tre set, vuoi comunque competere di nuovo. Devi continuare a lavorare e a crederci. Penso di aver sicuramente bisogno di un paio di giorni liberi per valutare a che punto sono, anche fisicamente. Penso che questo mi aiuterà a superare tutto questo. La paura non è mai stata una buona amica, penso di nessuno. A volte aiuta per certe cose, ma non credo nel nostro sport. Ancora una volta, queste sono le partite che voglio giocare. Era da un po’ che non avevo l’opportunità di giocare contro giocatori di questo livello uno dopo l’altro, e penso che anche questo sia un po’ a fare la differenza. Lui gioca quel livello di partite regolarmente da, diciamo, un paio d’anni.
Per quanto mi riguarda era da un po’ che non riuscivo a mettere a segno vittorie del genere. Penso che questo torneo non possa che occupare un buon posto nella mia memoria e mi ricorda che sono ancora qui, che posso ancora competere contro questi ragazzi e fare bene contro di loro. Penso che sia l’obiettivo finale. Di sicuro al momento è lui quello da inseguire.”
D. Hai giocato contro alcuni dei migliori giocatori che abbiano mai giocato nel loro periodo migliore. Come paragoni quelle esperienze con ciò che hai visto in campo oggi da Jannik?
GRIGOR DIMITROV: “Per quanto mi riguarda il giocatore più duro con cui ho giocato al suo apice è stato Roger. Mi vengono in mente alcuni match a Wimbledon, una volta ricordo che semplicemente volevo scavare una buca e scomparire (sorride). Non ho ancora provato questo sentimento contro nessun altro, quindi rimane Federer il giocatore con cui ho sofferto di più in campo.”