ATP Miami: assolo di Sinner in finale, per lui secondo titolo '1000' e n. 2 nel ranking

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ATP Miami: assolo di Sinner in finale, per lui secondo titolo ‘1000’ e n. 2 nel ranking

Jannik Sinner liquida in due set Grigor Dimitrov e si aggiudica il terzo torneo dell’anno. Da lunedì sarà al secondo posto della classifica ATP

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Jannik Sinner - Miami 2024 (foto Miami Open/Hard Rock Stadium)
 

(da Miami, il nostro inviato)

[2] J. Sinner b. [11] G. Dimitrov 6-3 6-1

Ci sono voluti tre tentativi, ma Jannik Sinner è finalmente riuscito a vincere il titolo del torneo più “arancione” del circuito. Al Miami Open infatti arancioni sono tutti i cartelloni del torneo, arancioni sono gli asciugamani e arancioni erano anche tutti i cappellini distribuiti agli spettatori prima della finale maschile. Non è stato però un omaggio alla capigliatura di Sinner o alle sue tanto amate carote, ma più al main sponsor del torneo, la banca Itaú, il cui logo ora è bianco e arancione.

Dopo le sconfitte nel match decisivo del 2021 e del 2023, in questa giornata di Pasqua, Sinner ha liquidato in 72 minuti di filale senza storia un Grigor Dimitrov che forse aveva le polveri un po’ bagnate dopo le grandi battaglie di questo torneo, nel quale ha concluso alcuni match davvero al limite del collasso fisico, ma che nella giornata si è dimostrato incapace di creare situazioni di gioco problematiche per Sinner, e questo nonostante la vastissima gamma di colpi a sua disposizione.

Dimitrov è stato il primo ad arrivare alla palla break, sul 2-1 nel primo set, ma svanita quella opportunità con un diritto anomalo messo in corridoio, il match è stato poi tutto un assolo “sinneriano”, siglato da un primo set chiuso con il 100% di punti sulla prima di servizio e un match con quasi il doppio di colpi vincenti rispetto agli errori gratuiti.

Forse è stato proprio il rovescio il colpo lasciar solo il buon Dimitrov, soprattutto quel rovescio slice che Sinner si era allenato così tanto a contrastare negli ultimi due giorni. Ma valutazioni sui singoli colpi a parte, la differenza tra i due è stata talmente netta che il bulgaro alla fine è riuscito a portare a casa soltanto poco più del 50% di punti sulla propria battuta, racimolandone solamente 13 in due set su quella di Sinner.

LA PARTITA – Dimitrov sceglie di cominciare servendo, e ha ragione perché i primi due turni di battuta li tiene a zero. Il bulgaro è molto attento a palleggiare al centro del campo fino a quando non può aprirsi gli angoli e affondare i colpi da seguire a rete, ma soprattutto riesce a non perdere campo, cosa che a Sinner riesce un po’ più difficile, trovandosi sovente a colpire da ben oltre la linea di fondo.

L’aggressione in risposta che era stata la chiave della vittoria in semifinale contro Zverev viene mantenuta, e porta a una palla break del 3-1 per Dimitrov, che però tenta un diritto anomalo troppo ambizioso da troppo lontano (per ben due volte) e vede svanire la chance del primo vantaggio. La legge del contrappasso tennistico non è un teorema, ma è comunque piuttosto affidabile: una palla corta in rete e un doppio fallo inguaiano Grigor, che prova a mettere il naso a rete ma viene fulminato da due passanti di diritto. È 3-2 Sinner con un break.

Dimitrov non trova aiuto dal suo rovescio in slice, che lo tradisce più di una volta, deve salvarsi da due chance del 2-5 pesante, ma lo fa con buona disinvoltura con due volée di diritto. Sinner però procede come un bulldozer sulla propria battuta (100% di punti vinti sulla prima), e nel game seguente trova una splendida risposta di diritto e un fantastico passante lungolinea, sempre di diritto, che gli consegnano il primo set dopo 42 minuti di gioco.

A inizio secondo set Dimitrov prova ad adottare il serve and volley, ma è una scelta rischiosa, Sinner risponde bene e il bulgaro non sembra avere l’energia per poter adottare questa condotta di gara con continuità. Il tennista italiano continua a tenere agevolmente i propri turni di battuta, ma soprattutto sembra essere perfettamente a proprio agio nella posizione di campo nella quale gli scambi di Dimitrov gli consentono di stare, ovvero circa uno-due metri dietro la linea di fondo a menare fendenti sui colpi più anticipati di Dimitrov, che però così facendo corre anche più rischi.

Grigor perde la battuta da 40-15 con quattro errori gratuiti, e Sinner prende il largo sul 4-1. Nella giornata Dimitrov non sembra avere i colpi per mettere il suo avversario in una situazione di palleggio nel quale non sia perfettamente a suo agio: il rovescio sembra averlo abbandonato, e sulla palla dell’1-5 mette inspiegabilmente fuori di svariati metri uno smash che sa davvero di resa.

Con uno schema servizio-rovescio lungolinea da manuale Sinner chiude il match con la perdita di soli quattro game, uno dei quali perduto avendo avuto due palle break, e chiude il torneo vincendo la finale in un’ora e 12 minuti, cedendo solamente sette games nelle ultime due partite.

FINALMENTE TWO – Questa vittoria, come detto, fa salire Sinner al n. 2 della classifica mondiale, dietro solamente a Novak Djokovic che tornerà alle gare tra poco più di una settimana al Rolex Monte-Carlo Masters. Nel frattempo Sinner consolida il suo primo posto nella Race 2024 con 3900 punti, con oltre 1300 punti di vantaggio sul secondo classificato Medvedev.

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