ATP Monaco di Baviera: vittorie comode per Rune e Fritz

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ATP Monaco di Baviera: vittorie comode per Rune e Fritz

Pioggia, sole, neve e il solito freddo hanno accompagnato i successi in due set delle teste di serie impegnate giovedì: Rune, Fritz, Struff e Auger-Aliassime accedono ai quarti

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Holger Rune - Montecarlo 2024 (X @atptour)
Holger Rune - Montecarlo 2024 (X @atptour)
 

Da Monaco, il nostro inviato

Giornata ricca di tennis all’insegna del tempo variabile in una Monaco felice per il successo del Bayern in Champions League. Mercoledì sera, proprio mentre i calciatori si apprestavano a entrare in campo, hai lasciato la sala stampa del BMW Open ormai deserta e, raggiunta l’auto nella solitudine di un buio parcheggio bavarese, hai dovuto togliere un po’ di neve dal parabrezza.

Ma veniamo senza ulteriori indugi al tennis giocato, con sei ottavi di finale in programma – i quattro originariamente previsti più i due che mercoledì non si sono giocati per via della pioggia. L’orario di inizio, le 11, è slittato di mezz’ora perché i campi erano ancora inagibili. Hai scorto l’arbitro Richard Haigh che usciva dalla stanza degli ATP Officials per incamminarsi verso il Centrale, salvo rientrare immediatamente a causa di un nuovo scroscio.

I messaggi sulla chat di uotsàp si susseguivano: no matches before 11.30, before 12.30, before July. Vabbè, non esageriamo, all’una Fritz e Moro Cañas sono entrati in campo, anche se non hanno capito lo spirito del gioco, con il primo game durato 10 minuti. Sul campo 1, viceversa, Michelsen e Garin ne avevano già conclusi tre: bravi, così si fa, in fretta prima che piova, anche se quello sotto 0-3 (Cristian) non reagirebbe benissimo al tuo complimento. In realtà, Fritz è andato via veloce sotto gli occhi del suo imperscrutabile coach, mentre l’altra sfida è durata due ore e mezzo. Come detto, condizioni meteo dall’alta variabilità: un attimo ti spalmi sul viso la crema solare, un attimo dopo vorresti aver portato la tuta da astronauta. Andiamo però a vedere qualche match nel dettaglio…

[3] T. Fritz b. [Q] A. Moro Cañas 6-3 6-1

Nessun problema all’esordio per il terzo favorito del seeding Taylor Fritz che in un’ora e un quarto supera il qualificato Alejandro Moro Cañas 6-3 6-1. Passato subito al comando risolvendo il primo game alla vecchia maniera (nastro imprendibile sulla quarta palla break), Taylor ha amministrato la sfida senza mai permettere all’avversario di arrivare a “40” in risposta, con la palla statunitense che viaggiava di più di quella spagnola.

Quadricipiti importanti e polpacci quasi karatseviani esibiti dal n. 240 ATP Moro Cañas, madrileno classe 2000, che al primo turno ha disputato e vinto il suo primo incontro del Tour a spese di Dominic Thiem. Non pare un fenomeno in fase difensiva, visto che – almeno in questa sfida – quando arriva in allungo cercando di scodellarla di là in qualche modo la palla gli resta spesso sulle corde. Qualche prima piatta e ben piazzata vicina ai 200 km/h non gli torna indietro consentendogli di restare temporaneamente in scia. Al nono gioco, però, un paio di errori vistosi, con tanto di “oooh” del pubblico che fa amplifica il dolore per lo smash a mezza rete, lo costringono a salvare un primo set point comandando bene lo scambio, ma sul secondo l’accelerazione statunitense di dritto si schianta sul telaio spagnolo ed è 6-3.

L’equilibrio si rompe presto anche nel secondo parziale: Moro sbaglia, è lento in uscita dal servizio, mentre il n. 15 del mondo incide con precisione e brekka, consolidando poi con eccessiva facilità per il 4-1. Moto d’orgoglio di Alejandro che al gran scambio chiuso da Taylor risponde alla stessa maniera chiedendo al pubblico di farsi sentire. Sprazzi di ottimo livello e va da sé che tra i due è il ventiseienne californiano quello in grado di mantenerlo più a lungo: altro break e Fritz chiude a forza di vincenti la prima vitoria in stagione sulla superficie meno congeniale, raggiungendo ai quarti Jack Draper.

[2] H. Rune b. D.E. Galan 6-4 6-2

Match noiosetto quello che vede il campione in carica Holger Rune superare con un 6-4 6-2 mai in discussione il n. 93 ATP Daniel Elahi Galan. Tanti errori anche piuttosto evidenti da parte di entrambi e pochi scambi da ricordare, anche se Holger li ha consegnati nei momenti più importanti. Galan inizia perdendo i primi due punti al servizio, poi dal cielo fattosi scuro iniziano a piovere pallini bianchi e l’arbitro Adel Nour dice che ci si può fermare per vedere come la faccenda si evolve.

Si ricomincia dopo un’ora con Holger che strappa la battuta colombiana per partire avanti e mai più farsi riprendere. Daniel avrebbe la chance di rientrare al sesto gioco, ma risponde corto alla seconda danese e subisce la precisa smorzata. Salvata quella che sarà l’unica palla break offerta nel match, Rune va a prendersi il set a rete riscuotendo applausi.

Un altro puntazzo del numero 12 del mondo arriva poco dopo: passantone bimane che di nuovo gli dà il vantaggio a inizio parziale, subito confermato in battuta. Galan non oppone resistenza per quattro giochi e quel distacco resta fino alla fine. Per Rune, quarti con Marc-Andrea Huesler, vincitore 6-2 6-4 di Yannick Hanfmann.

“Sono arrivato a Monaco tardi” ha spiegato Rune dopo la vittoria, “non ho avuto molto tempo per abituarmi al caldo. Uh, no, al freddo” si è corretto ridendo con i presenti. “È che di solito dico abituarmi al caldo. Ma non mi lamento, i campi sono ottimi”.

C. Garin b. A. Michelsen 6-7(7) 6-2 6-1

Cristian Garin batte in rimonta il diciannovenne statunitense Alex Michelsen, 6-7(7) 6-2 6-1 in due ore e mezzo. Michelsen, passato al professionismo l’estate scorsa, è partito forte, ha vanamente servito due volte per il primo set che è poi riuscito ad acciuffare dopo un’ora e un quarto e tre set point salvati nel tie-break. Garin ha dimenticato in fretta l’occasione mancata ed è partito subito avanti nel secondo parziale sfruttando gli errori del californiano che, dopo aver mancato due chance consecutive per pareggiare al quarto game (male sulla seconda, quando non ha approfittato della… seconda di servizio cilena) è andato viepiù calando. Garin, qui vincitore nel 2019, venerdì troverà Zverev.

[5] F. Auger-Aliassime b. T. Daniel 6-3 6-2 (Danilo Gori)

In poco meno di un’ora e mezzo il favorito numero cinque della manifestazione Felix Auger-Aliassime si impone sul giapponese Taro Daniel con il punteggio di 6-3 6-2. L’atleta asiatico ha saputo a tratti rendersi pericoloso spingendo sulla seconda palla del canadese, ma in generale ha tribolato pressoché sempre quando si è trattato di tenere la battuta, compromettendo sin dall’inizio il primo set e cedendo alla distanza nel secondo. Aliassime è fuggito sul 5-0 nella partita d’apertura, non senza concedere due palle-break nel quinto game; ha subito il ritorno di Daniel ma ha sistemato i conti nel nono gioco.

La differenza al servizio si è acuita nella seconda frazione, durante la quale la testa di serie numero cinque ha messo a segno sei ace (nessuno per Taro) e, pur continuando a soffrire sulla seconda battuta, ha ripreso il comando delle operazioni dal punteggio di 2-2 in avanti, perdendo da quel momento solo cinque punti. Per il canadese una buona prestazione contro un avversario che dopo alcune stagioni sottotono sta provando a stabilizzare la propria posizione nel ranking stabilmente nei top 100. Nei quarti di finale l’appuntamento per FAA è con il vincitore dell’edizione 2021, il tennista di casa Jan-Lennard Struff.

[4] J. L. Struff b. B. Van De Zandschulp 7-6(0) 6-4 (Danilo Gori)

Dopo la prestazione di valore a Montecarlo con la sfida negli ottavi di finale con Sinner, Jan-Lennard Struff conferma il buon momento di forma superando Botic Van De Zandschulp in due set piuttosto lottati: 7-6(0) 6-4. Il tennista di casa ha nel complesso fatto valere la maggiore adattabilità alla superficie, lasciandosi preferire nei colpi di rimbalzo, a volte strappati ma sempre pesanti e spesso profondi. Le differenze nel punteggio sono minime ma il lungo tedesco ha vinto nettamente il confronto sulla risposta al servizio di scorta, dimostrando inoltre le proprie qualità nella specialità “prima palla” con sette ace contro i tre dell’olandese e solo due doppi errori, che raddoppiano nelle cifre del rivale.

Nel game inaugurale Botic deve cancellare ben quattro chance di break per il rivale e nel set vince solo il 38% dei punti quando non gli entra la prima. Il set arriva comunque al tredicesimo game, che però Struff si aggiudica in sette punti, il minimo possibile. JL rischia in apertura di secondo parziale ma poi ottiene il break nel game seguente; L’olandese è bravo a riacciuffare il punteggio togliendo la battuta al rivale nel settimo game, ma il teutonico sta bene e non si smarrisce: va vicinissimo al break nell’ottavo gioco e lo conquista nel decimo, chiudendo 6-4. Vittoria meritata e sfida nei quarti con Felix Auger-Aliassime.

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