ATP Barcellona: Ruud gestisce meglio il vento di Arnaldi, occasione sprecata per Matteo

ATP

ATP Barcellona: Ruud gestisce meglio il vento di Arnaldi, occasione sprecata per Matteo

Nel secondo quarto di finale Ruud completa il quadro della parte bassa. Domani sarà sfida con l’argentino Etcheverry per un posto in finale

Pubblicato

il

Casper Ruud – ATP Barcellona 2024 (foto via Twitter @bcnopenbs)
 

[3] C. Ruud b M. Arnaldi 6-4 6-3

Match non bello nel quale prevale la solidità del norvegese, che sbaglia meno e porta a casa il risultato. Casper Ruud, il 25nne norvegese e attuale numero 6 ATP è riuscito ad adattarsi meglio alle condizioni ambientali non facili. Folate di vento fastidiose, gestite meglio dai colpi arrotati del norvegese. Il ragazzo e figlio d’arte – suo padre Christian Ruud è stato un professionista di buon livello a fine anni ’90 – oggi ha fatto valere il maggior lignaggio e si è guadgnato un posto in semifinale. Il norvegese, che incontrerà Etcheverry nella semifinale della parte bassa sembra sempre più in rotta di collisione con Tsitsipas, per una rivincita della finale di Montecarlo.

Nel proseguio dell’articolo riprenderemo Arnaldi come IT (Italia) e Ruud come NO (Norvegia). Per inciso a proposito di nazionalità rappresentate, è dal 1989 che non troviamo giocatori spagnoli in quarti di finale. è evidente come Alcaraz a parte nel tennis spagnolo ci sia un problema di ricambio generazionale.

Primo set. Servizi quasi ininfluenti, Ruud meno peggio. Ruud vince il sorteggio e sceglie di servire per primo che conquista senza problemi il proprio game di apertura. Discrorso diverso per Arnaldi che complici alcuni errori di dritto regala subito 3 palle break al norvegese. Brutta partenza per Matteo che non mette neanche una prima e sbaglia in accelerazione. BREAK RUUD. IT 0 – 2 NO.

Arnaldi però non si perde d’animo e complici anche un paio di incertezza a rete del norvegese l’azzurro recupera subito il break di svantaggio, Grossa mano di Casper, che prima affossa a rete una facile volee di rovescio a campo aperto e poi chiamato a rete non riesce ad eseguire una controsmorzata abbastanza comoda. Primi giochi caratterizzati più dagli errori che dai vincenti. CONTROBREAK ARNALDI. IT 1 – 2 NO.

Si va avanti insomma a corrente alternata con Arnaldi che continua ad avere dei problemi di misura dal lato del dritto. Altra palla break a disposizione per Ruud che però ricambia la cortesia e stecca una risposta di rovescio su una seconda di Matteo. Ma il momento di imprecisione di Arnaldi continua, prima un rovescio a rete in manovra e poi una palla corta in corridoio regalano nuovamente il break a Ruud. BREAK RUUD. IT 1 – 3 NO.

Il match insomma stenta a decollare, il rapporto errori non forzati / vincenti è almeno di 4 a 1 in questo momento. Anche Ruud sbaglia una quantità insolita di dritti per lui ordinari. Errori spiegabili in parte dalle condizioni ambientali. Ci sono alcune raffiche di vento fastidiose, che potrebbero far andare fuori giri i giocatori. Il carosello degli errori continua e con un’altra stecca di rovescio di Ruud che regala l’ennesimo controbreak ad Arnaldi. FIno ad ora su 5 game giocati, 4 sono stati break di servizio. La sequenza di break e controbreak viene poi interrotta finalmente da Arnaldi che con una serie di prime di servizio ficcanti si costruisce l’opportunità di chiudere qualche punto facile. IT 3 – 3 NO.

Partita che non ingrana, difficile trovare chiavi tecnico tattiche a fronte di tanti errori da entrambe le parti. Al momento sembra chiaro che stando così le cose il set prenderà la direzione di chi riuscità a sbagliare meno.

Ruud sembra proprio di questo avviso: decimo game con Arnaldi che serve per rimanere nel set e il norvegese risponde con dei gran candelotti carichi di effetto. Arnaldi cade nella trappola e sbaglia in lunghezza un paio di dritti in spinta. La frittata è fatta e Ruud porta a casa il parziale con il minimo dello sforzo. BREAK E SET RUUD. IT 4 – 6 NO.

Scambi in genere brevi anche in virtù dei numerosi errori. Non possiamo parlare di match fisico; anche la durata del set, 42 minuti, non lascia intendere niente di fuori standard. In questo primo parziale il servizio non è un fattore determinante, la percentuale di trasformazione delle prime di servizio è deficitaria per entrambi, anche per Ruud che realizza poca sopra il 60% di prime in campo. Scarsa incisività testimoniata del resto dal gran numero di break.

Secondo set. Parziale equilibrato ma il norvegese è più cinico. Ruud sente che il momento è propizio sul primo game al servizio di Arnaldi si porta subito a palla break annullata però con un intelligente ace di seconda di Matteo. Sebbene la palla viaggiasse a soli 131 Km/h il norvegese rimane spiazzato dalla scelta dell’italiano di servire sul dritto, invece del consueto kick sul rovescio. Piccola scossa emotiva per Matteo che poi con una buona prima e un dritto incrociato vincente riesce a tenere il servizio. IT 1 – NO 1.

Arnaldi bravo insomma a superare il momento difficile. Non andare subito sotto come nel primo set e dover rincorrere è fondamentale. Inoltre poco a poco sembra ritrovare un po’ di confidenza almeno sul dritto incrociato, con il quale riesce anche a mettere in difficoltà Ruud. Il norvegese dal canto suo continua a commettere errori evitabili e regala palla break ad Arnaldi, sventata però con una coraggiosa discesa a rete. Occasione che sfuma a causa di altri due errori in palleggio dell’azzurro. IT 1 – 2 NO.

Arnaldi invece continua a continua a concedere troppo; una serie di cattive esecuzioni nel sesto gioco regalano al norvegese il break. IT 2 – 4 NO.

Il dritto continua ad essere troppo ballerino; non si tratta fra l’altro di soluzioni definitive ma di colpi in pressione, volti a guadagnare qualche vantaggio nel corso dello scambio. Esecuzioni giocate quindi su palle non impossibili del norvegese e neppure così definitive da giustificare un elevato coefficiente di difficoltà. Semplicemente Ruud è abbastanza solido da gestire senza troppi patemi la palla di Matteo. Inoltre, dato che mettersi a palleggiare da fondo sarebbe una tattica perdente in partenza visto l’avversario odierno, Arnaldi cerca giustamente un po’ di brio e di prendere l’iniziativa per costruire il punto. Il problema è che alla seconda terza palla in aggressione controllata arriva l’errore. Inoltre il vento che favorisce senza dubbio il norvegese che gioca più arrotato non aiuta.

Si arriva così al momento decisivo con Ruud che va a servire per il match. D’altronde Matteo ci ha abituati spesso a lottare fino alla fine, come con Baez proprio qui a Barcellona, dove ha annullato 4 Match Point. Aggiungiamoci poi che la versione di Ruud non è propriamente delle migliori e quindi si capisce come il sanremese faccia bene a crederci. Arrivano infatti due palle break grazie ad altrettanti errori di dritto del norvegese, che sono l’ultima chiamata per Arnaldi. La prima se ne va grazie a una buona prima di Ruud, mentre la seconda si gioca sulla seconda di servizio del norvegese. Scambio prolungato nel quale il primo a trovare lo spunto giusto è Ruud che chiude a rete con una comoda stop volley. Matteo però non fa una piega e con una deliziosa smorzata di dritto cogli impreparato Ruud e si regala un’altra occasione, sulla quale Arnaldi recupera l’impossibile ma si guadagna solo l’applauso del pubblico che vorrebbe più partita. Game più lungo del match nel quale Ruud alla fine riesce a chiudere i conti con un gran dritto in avanzamento. Decisivo il maggior cinismo di Ruud che salva 5 palle break, mentre riesce a traformare una delle 2 opportunità avute a disposizione.

Un vero peccato, considerato che oggi non si è vista certo na versione scintillante di Ruud, ampiamente alla portata di Matteo. A fine match, intervistato a caldo il norvegese ha rilasciato alcune dichiarazioni. Le domande erano in spagnolo, Casper evidentemene a forza di allenarsi anche all’accademy di Nadal ha preso confidenza con la lingua, anche se le risposte erano in inglese.

Oggi com’è andata contro Matteo, un match difficile?

R: Si, è stato un match difficile, l’anno scorso ho perso e cercavo vendetta, ma non è stato facile. Oggi c’era parecchio vento e ha condizionato il match.

Cosa ti aspetti dal prossimo match contro Etcheverry?

R: Sarà un’altro match difficile, ma sono contento di essere in semifinale a Barcellona per la prima volta

C’è qualche torneo che quest’anno rappresenta qualcosa di speciale per te?

R: Non saprei, forse proprio Barcellona. è un gran torneo. Son ventuo qua la prima volta quando avevo 13 anni per vedere Rafa ed è stata una cosa speciale. Spero di riuscire ad essere ancora qua domenica per battagliare per il titolo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement