Sabalenka: “Guardo il tennis maschile più volentieri di quello femminile”

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Sabalenka: “Guardo il tennis maschile più volentieri di quello femminile”

“E’ più logico e divertente. Spero tanto che Paula Badosa guarisca dai suoi problemi fisici, lei è la mia anima gemella” – dice la campionessa uscente di Madrid

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All’incontro con la stampa che precede il Mutua Madrid Open, Aryna Sabalenka è allegra e ironica e non tralascia di indirizzare il gusto sarcastico della beffa anche nei confronti di sé stessa: “Se è bello essere nelle Big Three femminili con Swiatek e Rybakina? Mah, stando agli ultimi risultati io vedo più che altro le Big Two. La terza mi sembra non stia combinando molto…”. In effetti dopo la splendida campagna d’Oceania che l’ha vista finalista a Brisbane e vincitrice per la seconda volta consecutiva a Melbourne, la tigre bielorussa ha improvvisamente rinculato, rendendosi protagonista di un combinato Indian WellsMiami piuttosto deludente, non cancellato da un esordio sul rosso a Stoccarda tutt’altro che esaltante e soddisfacente per la tennista che sul rosso ha alzato per ultima il trofeo del Master 1000 di Madrid.

Nell’incontro con la stampa che precede l’inizio del torneo madrileno, Sabalenka è tornata su alcuni argomenti per lei significativi, senza perdere il gusto per la frase a effetto, quella che magari orienta il titolo di un pezzo giornalistico. Un pensiero va alla sua amica del cuore Paula Badosa, alle prese con una condizione atletica preoccupante. “Le voglio un mondo di bene; per lei ci sono sempre” – continua Aryna – “e spero che smetta di soffrire per le sue lesioni. Sarebbe bello tornasse tra le migliori, è importante per me sapere di avere una amica sincera nel circuito, una vera anima gemella. Stamattina abbiamo parlato e le ho raccontato di come mi sono curata per una lesione di cui ho sofferto simile a quella che la tormenta”.

Sabalenka confessa, nonostante abbia perso qualche volta di troppo negli ultimi tornei che invece hanno visto le… Big Two arrivare sino in fondo, di non darsi troppa pena per studiare le sue rivali più quotate. “Le ho affrontate per un numero sufficiente di volte e quindi non le guardo, anche perché quando ci dovrò giocare di nuovo il mio coach mi farà vedere le immagini dei loro match per analizzarle. In generale non passo molto tempo a guardare il tennis e, comunque, preferisco seguire quello maschile; è più divertente, ha più logica e in definitiva è più interessante (ride convinta)”.

Per la stagione sulla terra rossa, superficie da lei non molto amata, Sabalenka vuole adottare un atteggiamento ben preciso: “non credo sia una questione di fiducia” – ritiene la tennista di Minsk – “quanto di farsi trovare pronta per affrontare le grandi sfide. Ho intenzione di rimanere in partita sino alla fine e se avrò delle opportunità per vincere, cercherò di approfittarne”. Un ultimo pensiero per Garbiñe Muguruza, da pochi giorni ufficialmente ex tennista: “grande lottatrice, è stata una giocatrice incredibile. Sono contenta di essermi potuta misurare con lei, sia pure per poco tempo (tre partite tra di loro, solo una vinta dalla bielorussa). Fiera lottatrice sul campo, esempio di stile e bellezza (ride) fuori”.

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