WTA Indian Wells: strepitosa Navarro, Sabalenka è battuta

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WTA Indian Wells: strepitosa Navarro, Sabalenka è battuta

Vittoria in tre set della statunitense Emma Navarro che agli ottavi elimina un pur buona Aryna Sabalenka. Ora Sakkari o Parry

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Emma Navarro – WTA Indian Wells 2024 (foto Ubitennis)
 

[23] E. Navarro b. [2] A. Sabalenka 6-3 3-6 6-2

È con una grande prestazione che la n. 23 WTA Emma Navarro elimina la numero 2 del mondo e finalista uscente Aryna Sabalenka agli ottavi di finale del BNP Paribas Open. 6-3 3-6 6-2 in un’ora e 56 minuti a favore della ventiduenne nativa di New York, autrice di un incontro pressoché senza sbavature.

Un match godibilissimo perché Sabalenka non ha giocato affatto male, chiudendo con un saldo vincenti/errori non forzati di +4 (38-34), certo con non troppe prime, il 5%. Il (suo) problema è che Emma, campionessa NCAA da matricola nel 2021, ha messo in campo un tennis ordinato e intelligente senza tuttavia “restare a guardare”, dimostrando di saper difendere quando occorre (e contro Aryna “può” succedere), rimandando accelerazioni e prime di servizio che parevano irraggiungibili, servire (anche dei kick non usuali per una ragazza di 170 cm), scegliere il colpo giusto a seconda della situazione variando il ritmo e naturalmente mettere a segno il colpo definitivo, magari con un angolo stretto – in cifre, 22 vincenti, 14 gratuiti.

Navarro riesce dunque dove aveva “fallito” (quattro match point) la connazionale Peyton Stearns al secondo: per la campionessa dell’Australian Open, un’altra importante battuta d’arresto dopo la sconfitta all’esordio a Dubai contro Donna Vakic. Al contrario, Emma consolida la sua top 30 conquistata alzando a Brisbane in gennaio alzato il suo primo trofeo WTA, prendendosi anzi un ventesimo posto per quanto virtuale e provvisorio.

Primo set – Nessuno scossone per sette giochi, poi ne arriva uno bello forte

Emma parte in battuta, nessun problema arriva dalla risposta né per lei né per Aryna, anche se nel quarto game due passanti statunitensi non comodi ma fattibili avrebbero potuto mettere pressione.

L’ottavo gioco si apre con una gran difesa di Emma, rimanda due accelerazioni che parevano cosa fatta costringendo poi l’avversaria a uno smash complicato che finisce in rete. Doppio fallo, un’ottima risposta e Navarro guadagna una doppia chance di andare a servire per il set. Basta la prima, quando Aryna prende la rete in controtempo convinta di andare a raccogliere una comoda volée, invece lo slice in allungo le mette la palla nei piedi e la mezza volata è da dimenticare.

Sabalenka dà tutto nel successivo game, buca il campo e si procura l’occasione per rientrare: Navarro contiene la risposta aggressiva e rimane nello scambio fino all’errore dell’altra. Arriva il 6-3, ma non prima dell’ace di seconda piazzato da Emma sulla parità. 6 vincenti 4 gratuiti per lei, 10-14 il bilancio

Secondo set – Sabalenka alla riscossa

Aryna si prende una pausa fuori dal campo, Emma ne approfitta per chiacchierare con il coach Peter Ayers. Sabalenka rientra parecchio carica, fatica un po’ nel secondo turno, ma poi piazza tre risposte eccellenti (soprattutto la seconda, vincente, salendo sul kick esterno), con il doppio fallo sullo 0-30 che è conseguenza diretta.

L’allungo è subito consolidato come si conviene a una campionessa che ora pare inarrestabile; eppure Navarro è brava nel riuscire a non farsi travolgere e resta in scia, costringendo l’altra a guadagnarsela in battuta sul 5-3. Sabalenka non tradisce e dal 15 pari pianta due ace e una seconda al corpo che non torna indietro. La qualità della frazione è suffragata dai numeri relativi a winner/unforced: 17-5 per una e 10-4 per l’altra – non riteniamo serva specificare chi è chi.

Terzo set – Navarro parte avanti e tira dritto

La sfavorita che sorprende la numero 2 del mondo nel primo, la reazione nel secondo: il match vero comincia adesso. Parte bene Emma che tiene vivo il secondo gioco rimandando non si sa come una sassata bimane che le arriva addosso; brutta smorzata di rovescio di Aryna (di dritto ne aveva messe una paio pregevoli) e arriva il 2-0. Non si può più aspettare un set per reagire e Sabalenka piazza immediatamente il controbreak.

Per nulla impressionata, la statunitense riesce ancora a far colpire un colpo in più (anche più di uno…), la venticinquenne di Minsk non può credere che anche quella palla sia tornata, vabbè, però è un colpo comodo, alto, lento… lo sbaglia. Navarro risponde che sembra vedere la palla al rallentatore e va chiudere con il drittone che le vale il 3-1, poi conferma con la battuta dopo aver salvato la palla del secondo rientro. Ma è ancora lunga o forse no.

Il settimo gioco è tosto per Emma, Aryna le dà una piccola mano a risalire da 0-30, poi sulla parità la ventiduenne vince il punto del match – per spettacolarità, intensità e soprattutto “pesantezza”, per non parlare del suo sorriso finale. È 5-2 e già si pensa alla pressione che avrà Emma quando andrà a servire per chiudere.

“Di che parlate” deve aver pensato Navarro che in risposta parte con il vantaggio di un doppio fallo e di una volée (parecchio) affossata. Arrivano due match point, il primo cancellato da un bimane rabbioso, il secondo è quello buono, propiziato da un’ottima risposta di rovescio sulla prima battuta e chiuso forzando l’errore con lo sventaglio. Da manuale. Ai quarti, Emma affronterà la vincente tra Diane Parry e Maria Sakkari.

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