È tempo di semifinali al Sardegna Open, il Challenger ATP 175 in corso Cagliari. La speranza è quella di assistere domani a un derby a tinte azzurre. Prima però Lorenzo Musetti e Luciano Darderi, reduci rispettivamente dal successo in rimonta con Nuno Borges e dalla vittoria per ritiro su Federico Coria, dovranno affrontare l’ultima prova. Al toscano, numero 29 del ranking tocca Daniel Elahi Galan. L’italo argentino, n° 60, dovrà vedersela invece con Mariano Navone.
Galan, da Wimbledon a Cagliari. Pedala anche in campo
Del colombiano Galan (89 ATP), 27 anni, i non addetti ai lavori sentono parlare per la prima volta a luglio. A Wimbledon 2023 il sudamericano sorprende tutti. Batte in rimonta anche lo statunitense Fritz e guadagna la sfida con Jannik Sinner agli ottavi di finale, primo della sua nazionalità a riuscirci in uno slam. Cade a testa alta 7-6 6-4 6-3. In quell’occasione sfoggia tenacia. Una caratteristica intrinseca anche dell’altro suo sport del cuore, il ciclismo, molto gettonato in Colombia dove è proprio lui l’unico tennista in top 100. Anche lui va in bici da quando è piccino ma sta cercando di contenersi, una volta è caduto e si è rotto una mano: per “fortuna” c’era il covid e non doveva scendere in campo. Chissà se oggi un po’ gli dispiacerà non potersi godere la prima tappa del Giro d’Italia.
La semifinale sarda l’ha raggiunta col gentile contributo di Marton Fucsovics che ha dato forfait. Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci e chi crede nelle proprie capacità e questo traguardo non è un caso. Se l’è guadagnato battendo il moldavo Radu Albot e il secondo favorito. il numero 44 del ranking, Christopher Eubanks. Entrambi in tre set ed entrambi in rimonta. Il colombiano, nato a Bucaramanga, ha vinto fino ad ora quattro tornei del circuito Challenger. L’Italia gli porta bene: il primo successo è arrivato a San Benedetto, nel 2018. I suoi idoli trainanti sono Roger Federer e Victor Estrella Burgos. È vegetariano da sempre ma questo non è mai stato un ostacolo al suo gioco che mira a migliorare, ponendosi sempre nuovi obiettivi: “La chiave è semplice: credere in se stessi. Allora cominci a fare cose che prima parevano fuori portata”. Se sulla carta battere Lorenzo Musetti è difficile, sicuramente il colombiano farà di tutto per mettergli, usando una metafora ciclistica, i bastoni tra le ruote.
Navone, il dominatore challenger 2023
Argentino, classe 2002, Mariano Navone ha la nomea di re dei challenger. L’anno scorso nessuno ha fatto meglio di lui che ne ha vinti ben 5: a Poznan, a Santa Fe, a Santa Cruz, Buenos Aires e ancora a Santa Fe a ottobre dove ha battuto Andrea Pellegrino. La terra è la sua superficie prediletta. In Argentina dopo i suoi exploit hanno cominciato a chiamarlo “La Navoneta”. “Da noi tutti chiamano la nazionale di calcio Scaloneta, dal nome del ct, Lionel Scaloni- ha raccontato- “La Navoneta è lo stesso. Mi piace, la gente mi identifica con quel nome: non dicono Mariano, dicono La Navoneta”. Navone sta cercando sempre più di prendere dimestichezza con i tornei più importanti: a Madrid si è incrociato col danese Rune strappandogli ben 17 giochi. È in forma, ha raggiunto il suo best ranking: il numero 41 ATP. E non ha intenzione di fermarsi. Dopo aver superato Emilio Nava 4-6, 6-1, 7-6(4) in quasi tre ore di strenua lotta, cercherà di non tirare i remi in barca neanche con Luciano Darderi che ha battuto 6-2 6-3 ad aprile all’ATP 250 di Bucarest. Ma il nostro italo-argentino è pronto alla riscossa.