Da Roma, il nostro inviato
Finisce poco prima della pioggia, giusto in tempo, l’edizione 2024 degli Internazionali d’Italia. Finisce con il trionfo di Alexander Zverev, di nuovo campione al Foro sette anni dopo la prima volta, e quasi 3 anni dall’ultimo 1000 portato a casa. Un’importante sliding door, un punto di svolta che potrebbe risultare decisivo nella “seconda fase” della carriera del tedesco, che da domani tornerà tra i primi 4 giocatori del mondo. Un momento indimenticabile, come si evince dall’ultima conferenza stampa, condotta con serenità e consapevolezza di un roseo futuro.
Ubaldo Scanagatta: “Quando hai vinto qui la prima volta eri n.17 del mondo, poi entrasti in top 10. Fu più importante quella volta o oggi?“
Zverev: “Sono sensazioni molto diverse, perché il primo è sempre estremamente speciale. Ma in un certo senso, quando ero giovane, ero estremamente in fiducia. Pensavo ‘okay, prima o poi arriverà’. Dopo l’infortunio non ero sicuro se sarebbe arrivato o meno. Questo è speciale a modo suo perché mi dimostra che posso vincere ancora questo tipo di tornei, e sono al livello in cui voglio essere. Andando avanti, posso sognare di nuovo. Questo è ciò che mi porta questa settimana“
D: “Senti di avere una questione in sospeso con il Roland Garros, visto il tuo infortunio alla caviglia avvenuto lì?“
Zverev: “Questa è una domanda interessante perché lì ho trovato tre semifinali consecutive, giocando una delle migliori partite della mia vita quando mi sono infortunato alla caviglia, quindi è sempre stato determinante e cerchiato nel mio calendario negli ultimi anni . Quest’anno non fa eccezione, è quello che voglio vincere. Questo è quello che aspetto con più ansia forse durante tutto l’anno. Farò tutto il possibile quest’anno e vedremo dove potrò arrivare“
Ubaldo Scanagatta: “Sei sorpreso di aver perso solo due punti al servizio? Sulla terra succede raramente“
Zverev: “A me succede più sulla terra che sull’erba (ride). Ovviamente ho giocato bene tutta la settimana, dal primo punto del primo turno fino ad ora, e sono estremamente soddisfatto di come sono andate le cose. Ho faticato un po’ in semifinale, ma ne sono uscito fuori. Oggi è stata una grande prestazione, penso che Nico abbia giocato davvero bene. Il modo in cui ha battuto un certo tipo di avversari dimostra che era assolutamente in forma. Ho dovuto neutralizzare soprattutto il suo servizio“
D: “Quanto è importante tuo padre nella tua carriera e nella tua vita?“
Zverev: “Penso che un padre, ovunque sia, sia sempre importante. La cosa divertente è che attualmente abbiamo un bellissimo rapporto, un qualcosa che non accade sempre tra padri e figli, soprattutto quando uno è allenatore e l’altro gioca, ma lui nella mia carriera è super importante. Averlo con me è importante, e spero che rimanga il più possibile. Il momento è speciale per tutti noi, date le circostanze e dato che si tratta del mio primo 1000 post infortunio“
D: “Tutti sappiamo che puoi giocare bene, ma hai trovato qualcosa di nuovo nella terra in questo torneo, qualcosa di particolare?“
Zverev: “Prima di questo torneo la stagione sulla terra battuta non è andata come avrei sperato. Ma l’importante è trovare il proprio ritmo. Sono felice di averlo fatto qui subito prima del Roland Garros, e spero di poterlo portare al Roland Garros e giocare anche lì il mio miglior tennis“
D: “Perché proprio il Roland Garros è quello che desideri di più?“
Zverev: “Perché è terra, tanto per cominciare, e secondo me è quello più fisico. Ma penso che sia quello del quale ho più ricordi, belli o brutti che siano. Allo US Open, sì, ero a due punti dalla vittoria del titolo, e anche questo risalta. Ma al Roland Garros, sono stato così vicino alla finale nel 2021, e nel 2022 stavo giocando uno dei migliori tennis della mia vita. Quel genere di cose sono ancora nella mia mente“