Durante ogni torneo dello Slam, la città coinvolta diventa la capitale del tennis per due settimane, e anche un’istituzione di questo sport come Roger Federer non poteva esimersi dal fare tappa a Parigi. Durante la sua sosta nella capitale francese, l’ex tennista svizzero è stato intervistato da L’Equipe e il tema principale non poteva non essere Rafa Nadal, grande amico e rivale di Roger, che si sta apprestando a chiudere la carriera. “Il dubbio non è sul suo livello di gioco. Da tempo ormai ho l’impressione che il suo più grande problema siano i tempi di recupero” dice Federer. Il maiorchino esordirà in questa edizione del Roland Garros contro Alexander Zverev.
“Io penso che possa fare un grande Roland Garros. Il giorno di recupero tra un match e l’altro è esattamente ciò di cui ha bisogno. Il fatto che sia al meglio dei 5 set è un’altra incognita alla quale neanche lui ha risposta. In ogni caso io penso sia in grado di fare un gran torneo, senza mettergli troppa pressione. Anche se saprebbe gestire anche quella“ ammette con una risata.
Terminare una carriera sportiva così gloriosa non è mai facile, soprattutto per uno che ha fatto dell’agonismo e della competizione la sua filosofia di vita. “Io so come ho vissuto il mio fine carriera, ma forse è stato un po’ diverso perché non avevo giocato affatto per lungo tempo” spiega Federer, rimasto fermo un anno a causa dell’infortunio al ginocchio, prima di disputare l’ultimo match proprio al fianco di Nadal in Laver Cup. “Quello che vedo in lui invece è qualcuno che ci sta davvero provando a scendere in campo. Se lui dice “ciao” [sic], sarà in campo e non sul divano e mi piace questa cosa perché al momento è ben lontano dall’essere al 100%. È una decisione così personale che deve scegliere lui come farla, in base al suo corpo, come ha detto lui stesso in tutta onestà”.
“Non penso che possiamo paragonare un’esperienza con un’altra”, spiega lo svizzero, riferendosi al suo ritiro. “Tutto quello che posso dire è che a un certo punto inizi a sentire qualcosa dentro. Ultimamente Rafa è stato piuttosto aperto riguardo alle sue emozioni, su come si sente. A partire da quel momento, tu sai che non resta altro che qualche settimana, qualche mese, un anno al massimo. Non so niente ma vorrei che finisse come decide lui, con la sua famiglia e la sua squadra. Che resterà nel circuito ancora un po’ più a lungo di quanto immaginiamo. Ho sentito molte cose, che la fine forse sarebbe avvenuta durante questo Roland o dopo i Giochi Olimpici o che sarebbe rimasto ancora l’anno prossimo, cosa che spero davvero. Sono sempre stato un grande fan di Rafa, soprattutto alla fine“.