Faccia piuttosto cupa quella di Luca Nardi subito dopo la pesante sconfitta contro Alexandre Muller.
“Oggi ero un po’ nervoso, non avevo quella carica che serve per giocare una partita tre su cinque, me la sono sentita fin dall’inizio e non sono riuscita a scrollarmela di dosso – ha detto il tennista pesarese – questo formato darebbe anche la possibilità di recuperare un inizio difficoltoso, tuttavia oggi più andavo avanti e peggio mi sentivo, per cui si è trattato anche di una situazione molto frustrante: volevo provarci, ma non riuscivo a trovare la forza per recuperare”.
Dopo l’exploit di Indian Wells, con la vittoria su Djokovic, la cavalcata fino agli ottavi e il conseguente ingresso nei top 100, Luca Nardi ha sorprendentemente deciso di cambiare ancora una volta allenatore, dopo che l’arrivo all’accademia di Galimberti a Milano Marittima sembrava avergli fatto trovare quell’equilibrio che gli era sempre mancato.
“Ora sono tornato con Francesco Sani, il mio allenatore storico – ha spiegato Nardi – Dopo l’esperienza con Galimberti ho avuto la necessità di una persona che mi conoscesse da tanto tempo, e quindi sono tornato con Francesco”.
“Ora non so dove mi allenerò, se a Pesaro oppure se riuscirò a trovare un luogo nel quale allenarsi sull’erba, ma l’obiettivo è quello di fare tutti i tornei sull’erba fino a Wimbledon”.
Terminato il Roland Garros e giunti quindi al giro di boa per questa stagione 2024, il bilancio per Nardi è sicuramente positivo: “Questa stagione finora è stata certamente caratterizzata da alti e bassi, ma ci sono stati più alti. Sono riuscito a entrare nei Top 100, e ci tenevo molto, questo è stato il mio primo Slam in tabellone per diritto di classifica, e per quello ci tenevo particolarmente a far bene, ma non è capitato”.