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Il day2 del Roland Garros non è solo Nadal-Zverev e offre sfide molto interessanti nel tabellone femminile. Vittorie piuttosto agevoli per le statunitensi Coco Gauff e Danielle Collins, vince anche Anna Kalinskaya con Jannik Sinner nel suo angolo. Cade ancora Maria Sakkari, definite le avversarie delle italiane: per Paolini c’è Baptiste, Cocciaretto sfiderà Bucsa.
[LL] H. Baptiste b. K. Day 4-6 6-2 6-2
In rimonta arriva il passaggio al turno successivo per la ventiduenne Hailey Baptiste. Da lucky loser centra la prima vittoria in carriera in uno Slam e lo fa battendo la connazionale Kayla Day 4-6-2 6-2. Primo set a senso unico in favore della n.99 del mondo, che breakka nel primo gioco del match e per poco non ottiene il secondo break nel nono gioco avanti 5-3. Annullato il set point, Baptiste non può nulla nel turno successivo, quando perde il set 6-4.
Cambia completamente inerzia il match con Day che, malgrado la vittoria ottenuta nel primo set, porta a casa solo quattro game nei restanti, con la ventiduenne sua connazionale che perde solo sei punti con la prima di servizio. Numeri importanti che sanciscono un doppio 6-2 con cui la n.107 del mondo avanza in tabellone. Affronterà l’italiana Jasmine Paolini nel secondo turno.
A. Potapova b. K. Rakhimova 6-2 6-3
Pronostico rispettato nel match tra Anastasia Potapova e Kamilla Rakhimova. Vince la russa più accreditata nel ranking, al n.41, e batte in 71’ la sua connazionale con il punteggio di 6-2 6-3. Malgrado una pessima percentuale di prime messe in campo, 59%, e sei doppi falli, Potapova ha la meglio sulla sua avversaria che porta a casa solo il 46% di punti con la prima di servizio e 29% con la seconda.
Tre break di fila lanciano Potpova sul 3-1 nel corso del primo parziale. Poi arrivano altri due giochi in fila per Anastasia che sale 5-1 annullando due palle del potenziale possibile rientro in gara di Rakhimova. Perso il primo set 6-2, la n. 87 del ranking non riuscirà ma a passare a condurre nel parziale. Finisce 6-2 6-3, con Potapova che sfiderà la svizzera Golubic nel secondo turno.
V. Tomova b. [16] E. Alexandrova 6-3 7-6 (5)
Tour su terra battuta completamente da dimenticare per Ekaterina Alexandrova: lo conclude con una sola vittoria su sette gare disputate. Esce mestamente anche dal Roland Garros da n. 18 del mondo e lo fa contro Viktorya Tomova con il punteggio di 6-3, 7-6(5) in 1ora e 31’. Percentuali al servizio pessime, pari al 47% per lei, con una resa poco superiore al 50% con la prima, 56%, e inferiore al 50%, 54%, con la seconda. 27 i suoi vincenti, ma ben 47 gli errori gratuiti che hanno decisamente avvantaggiato la bulgara Viktorya Tomova, finalista la scorsa settimana a Rabat. Poi la finale era stata vinta dall’americana Stearns, ma è da quel piglio che ha tratto energie positive per cominciare questo Slam.
Arrivano break e controbreak nel secondo e terzo game, poi la bulgara prende il largo alla quinta chances che le capita nel sesto gioco. Salita 5-2, ha poi chiuso 6-3. Il secondo set comincia con due break di fila, prima che Tomova vada a servire per il match dopo aver breakkato a “0” la sua avversaria. Senza arrivare a match point, la bulgara si trova avvinghiata nel tie-break. Ci sono sette punti su dodici ottenuti dalla giocatrice in risposta e, al primo match point, Tomova chiude i giochi e si regala il secondo turno con la cinese Xinyu Wang.
[31] L. Fernandez b. J. [WC] J. Ponchet 6-2 6-0
Tutto facile per Leylah Fernandez che, al debutto nel Roland Garros, elimina agevolmente la padrona di casa, Jessika Ponchet. Francese qui grazie a una wild card e che è riuscita a ottenere solo due game, malgrado una gara combattuta. 71’ per spuntarla 6-2, 6-0 e guadagnarsi il secondo turno con Xiyu Wang. Combattuto il settimo gioco del primo set, con la francese costretta a fronteggiare ben quattro palle set, poi Fernandez chiude 6-2 e infilerà sei giochi consecutivi in una gara a senso unico nel secondo set.
[3] C. Gauff b. [Q] J. Avdeeva 6-1 6-1
Doppio 6-1 di Coco Gauff ai danni della qualificata Julia Avdeeva. Tanta la differenza tra le due tenniste, costrette a giocare con il tetto chiuso per via della pioggia. In 53’, l’americana chiude la pratica perdendo un solo punto con la prima di servizio. Per la n. 3 del mondo sfida ora con Zidansek nel secondo turno.
[11] D. Collins b. C. Dolehide 6-3 6-4
Ottimo impatto con il torneo parigino per Danielle Collins. La testa di serie n. 11 batte 6-3 6-4 in 1 ora e 26’ Caroline Dolehide. La nuova n°10 del mondo ha avuto qualche passaggio a vuoto che, però, non le ha impedito di portare a casa rapidamente la contesa. Adesso per lei il tabellone le riserva la sfida con Olga Danilovic, la serba figlia d’arte dell’ex cestista Sasha. Le due recentemente si sono affrontate nel primo turno del WTA di Madrid, con sofferta vittoria per Collins. 27 i vincenti per Daniellea fronte di 19 errori gratuiti, mentre la sua avversaria chiude con un meno uno il gap tra colpi decisivi e non forzati.
Rischia il doppio break di vantaggio nel primo set Collins, che riesce rapidamente a salire 4-2. Fallisce un set point nell’ottavo gioco, ma poi chiude i giochi a “0” in quello successivo. È ancora lei a scappar via in apertura di secondo set, ma Dolehide ottiene il contro break nel sesto gioco. Rabbiosa la reazione della n°11 del seeding, che torna avanti di un break: avrebbe anche la palla per chiudere 6-3, ma si rifà nel game successivo chiudendo 6-4 e avanzando in tabellone.
[20] A. Pavlyuchenkova b. P. Udvardy 6-3 6-4
Qualche apprensione, ma poi riesce a scrollarsi di dosso la pratica Udvardy e passa al secondo turno Anastasia Pavlyuchenova. Da lucky loser, l’ungherese ha fatto il massimo per fermare la sua avversaria molto più esperta e brava a batterla 6-3 6-4 in un’ora e 25’. Russa che comincia male subendo il break nel terzo gioco e poi riesce a infilare tre giochi in fila per andare a servire sul 4-2. Altri due break in fila non modificano l’andamento del set chiuso dalla testa di serie n. 20, 6-3.
Nel secondo set fioccano le palle break: ne sfrutta una Pavlyuchenkova per salire 3-1, ma nell’ottavo gioco si fa riagganciare dalla mai doma Udvardy. Serve un parziale di 8-2 della russa per chiudere il match e guadagnarsi la sfida con Bogdan.
[23] A. Kalinskaya b. C. Burel 7-6(3) 7-5
Gli italiani hanno dato un’occhiata molto interessata al debutto di Anna Kalinskaya, per motivi extra tennistici. La russa vince 7-6(3) 7-5 in due ore intense di partita. Niente da fare per Clara Burel che, malgrado il tifo transalpino, non è riuscita a svolare una gara ricca di break, ben quindici su ventotto turni di battuta. In totale sono state 35 le palle break che si sono materializzate nel corso di un match davvero folle. Il servizio non è un fattore e nel primo set si concretizzano sei break consecutivi dal terzo all’ottavo gioco.
Burel ha un set point nel nono gioco ma lo spreca. Il tie break è dominato 7-3 dalla n. 25 del mondo che si porta avanti di un parziale. Nel secondo set, avanti 3-1, Kalinskaya ha subito la rimonta della francese che ha infilato tre game consecutivi. Gara tornata in parità sul 4-4, con Burel che ha poi avuto la chance di equilibrare il match, senza arrivare a set point. Tutto ciò rimane nella testa della francese, che perde l’ennesimo turno di battuta e torna a casa a mani vuote. Per Kalinskaya, che ha festeggiato la vittoria sotto lo sguardo attento di Jannik Sinner, ora ci sarà la sfida con Bianca Andreescu.
C. Osorio b. A. Kalinina 3-6 7-6(2) 4-1 rit.
Dopo due ore e 28′ termina con il ritiro di Anna Kalinina la sfida tra l’ucraina e Camila Osorio. Passa la colombiana avanti 3-6 7-6(2) 4-1 al momento del forfait dell’ucraina che anche a Roma aveva fatto registrare un addio anticipato per un problema alla coscia sinistra. Scorie che si sono ripresentate nel momento in cui era stata a un punto dal secondo turno: ha fallito tre match point ed è crollata letteralmente. Il tennis si sa è uno sport strano. La colombiana ringrazia e passa il turno: troverà Ons Jabeur e non sarà una passeggiata di salute.
Tre break consecutivi segnano il primo set, con l’ucraina che se l’aggiudica senza difficoltà 6-3. Kalinina cala col rendimento della prima di servizio passando dal 70% al 57% di punti ottenuti. Ogni volta che prova a scappar via viene puntualmente raggiunta dalla sua avversaria. L’ucraina riesce a prendere un gran vantaggio nei confronti della sua avversaria, va a servire per il match, sale 40-0 ma non basta. Alla prima palla break crolla al tappeto mollando nel tie-break. Nel terzo set perde due volte il servizio, le gambe non vanno più e abbandona mestamente match e Slam.
[15] E. Svitolina b. K. Pliskova 3-6 6-4 6-2
Scende in campo, chiude la pratica in due ore e poi va a fare il tifo per Gael: serata impegnativa per Svitolina che vince con merito la sfida con Karolina Pliskova in quasi due ore di gioco, finendo 3-6 6-4 6-2 e avanzando in tabellone dove troverà la francese Parry.
Eppure per entrare in partita ci impiega un pò, passando tutto il primo set a sprecare occasioni e a subire il gioco della ceca. Brutto ostacolo per Svitolina che la sterza nel nono game del secondo set quando, a “0” fa saltare il banco concentrandosi sulla terza frazione. L’ucraina sale subito 2-0 ma non basta. Pliskova si riporta a contatto, ma poi subisce un parziale di quattro giochi a zero che la rispediscono al mittente, sottolineando la sua non propria serenità a giocare su questa superficie.
B. Andreescu b. S. Sorribes Tormo 7-5 6-1
Quando gioca così fa sempre sognare i suoi fan che non vedono l’ora possa tornare ai livelli toccati nella sua giovanissima carriera. Vince in due set contro Sorribes Tormo, di certo non l’ultima arrivata sulla terra battuta, con il punteggio di 7-5 6-1. Sette break nei primi dodici game del match: è sempre Andreescu a scappar via e a farsi riprendere costantemente. Poi quando va a servire per il set, il braccio non trema e avanza 7-5. La spagnola accusa il colpo e si lascia andare appena subisce il primo break nel primo game del secondo parziale. Ai vantaggi dimezza lo svantaggio, ma poi infila solo cinque punti e viene eliminata con un eloquente 6-1. Per la canadese spazio alla sfida con Anna Kalinskaya, con la vincente che potrebbe affrontare al terzo turno Jasmine Paolini.
V. Gracheva b. [6] M. Sakkari 3-6 6-4 6-3
Viene eliminata la testa di serie n. 6 dal Roland Garros. Maria Sakkari perde meritatamente contro Varvara Gracheva. La francese, trascinata dal suo pubblico, riscatta la sconfitta di Roma rimediata proprio dalla greca e si aggiudica il match 3-6 6-4 6-3 in due ore e 15′.
Chance gettata alle ortiche da Sakkari che aveva sfruttato le sue occasioni nel corso del primo set chiudendo con serenità 6-3. Nel secondo set la greca crolla con la prima di servizio passando al 41% di prime messa in campo e Gracheva sale 4-1 dopo aver annullato cinque palle del contro break nel quinto game. La greca è abile nel rientrare in partita, ma non basta: subisce un parziale di 8-1 e si ritrova ingabbiata nel terzo set quasi all’improvviso a quel punto del parziale. Il break che decide il match la francese lo piazza nel sesto gioco. Poi avrebbe anche la palla match, ma la spreca nell’ottavo gioco. A quel punto è Sakkari ad avere la grande occasione ma fallisce il controbreak e torna a casa anzitempo.
[27] L. Noskova b. H. Dart 7-6(3) 6-4
C’era attesa per l’esordio in tabellone di Linda Noskova che non ha tradito le attese. La ceca ha battuto in due set Harriet Dart 7-6(3) 6-4 in un’ora e 34′, mostrando grande lucidità nello gestire situazioni di equilibrio. La diciannovenne ora affronterà Begu.
Partita molto equilibrata che rischiava di compromettersi per la ceca subito avanti di un break. Dopo aver fallito un set point nel nono gioco, ha perso il servizio e si è rifugiata nel tie-break dove è riuscita a trovare tanta continuità al servizio a dispetto della sua avversaria che tiene un solo turno di battuta. Immediata la reazione della britannica che sale avanti di un break in apertura. Dart conduce sino al 4-3, poi subisce due break consecutivi e saluta il torneo.
D. Parry b. [WC] F. Ferro 3-6 6-3 6-3
Triplo 6-3, due dei quali conquistati da Diane Parry che fa suo il derby tutto francese con Fiona Ferro. La wild card ci ha provato, ma lascia spazio alla giovanissima n. 63 sua connazionale che ha in mente di poter fare grandi cose nella sua carriera.
Gara condizionata da tanti errori, 38 per Ferro, 32 per Parry. Quest’ultima nel primo set ha avuto la palla per salire 4-3, l’ha fallita, subendo poi il primo break del match a “0”. Al terzo set point ha chiuso 6-3 passando a condurre nel computo dei parziali.
Poi è monologo Parry in avvio di secondo set, con la ventunenne che sale 4-0. Ferro recupera solo uno dei due break di svantaggio ma soccombe 6-3. Nessuna palla break nel terzo set sino al settimo game quando Parry ha la chance per salire 4-3 e servizio. Il parziale di quattro giochi a zero decide il match, con Ferro che subisce un parziale di 16-4. Sfiderà Svitolina.
C. Bucsa b. [Q] Starodubtseva 6-4 6-1
Un’ora e 17′ bastano a Cristina Bucsa per porre fine all’avventura di Yulia Starodubtseva proveniente dalle qualificazioni. Sette i break nel primo set, con l’ucraina tre volte avanti nel punteggio ma incapace di concretizzare lo svantaggio. In totale subisce un parziale di nove giochi a uno, passando dal 4-3 e servizio al 6-4 6-1 finale. Per la spagnola sfida con una grandissima Elisabetta Cocciaretto.
I. C. Begu b. J Riera 6-2 6-2
Doppio 6-2 in 70′ per la rumena Irina Camelia Begu che avanza in tabellone sulla ventunenne argentina Julia Riera. Due break per set subiti dalla n. 115 del mondo, senza mai batter ciglio.
A. Bogdan b. [WC] E. Jacquemot 6-1 6-3
Tutto facile per Ana Bogdan che in due set rapidi, riesce ad avere la meglio sulla wild card Elsa Jacquemot. 26 i vincenti della n. 64 del ranking, con la francese che non è andata oltre il 49% di prime messe in campo. Ora la rumena sfiderà Anastasia Pavlyuchenkova.
B. Pera b. N. Hibino 6-2 6-0
Solo due game concessi dall’americana Bernarda Pera a Nao Hibino. La n. 80 del ranking vince 6-2 6-0 e passa il turno in un’ora esatta di gioco. Gara a senso unico con la giapponese che ha subito troppo il forcing dell’avversaria, piazzando solo 6 vincenti e ben 23 errori gratuiti. Ora per Pera la sfida con Varvara Gracheva.