“Cose positive che mi porto dietro da Toronto? I canadesi sono stupendi! “, ride Naomi Osaka dopo la sua sconfitta al secondo turno contro Elise Mertens. “C’è una grande atmosfera, sono tutti così gentili. Poi giocando la sessione serale mi è sembrato di prepararmi per l’Arthur Ashe, per New York. In questi giorni ho affrontato due ottime giocatrici (Jabeur prima di Mertens, ndr), molto diverse da loro, e spero di aver guadagnato più fiducia su me stessa e sul mio gioco. Mi sono divertita molto perché il cemento è la superficie su cui mi sento più a mio agio.”
Al rientro dalla pausa per gravidanza, la giapponese ha disputato molti tornei (“quanti non ne avevo mai giocati in una stagione”) ma non molte partite. Una di queste, memorabile, è stata la sconfitta con match point contro Swiatek, a Parigi. “Anche sulle altre superfici sento di stare migliorando”, ha detto Osaka. “Il match con Iga è stato fondamentale per la mia fiducia. Alla stagione su terra 2025 guardo speranzosa. Quella su erba invece la guardo a distanza (ride). Ma voglio imparare! Mi guarderò qualche video di Serena. Per ora però mi concentro sullo US Open e sull’Asia.”
Dopo quel match con Swiatek le prestazioni di Osaka, a dire il vero, non sono state molto brillanti. Con Mertens, “credo che avrei dovuto dare un po’ di più nei colpi da fondo. E’ dura giocare con lei, perché non riesci a farle subito il vincente, devi aprire il campo. Forse ho fatto troppo il suo gioco: verso la fine del secondo set ho capito come avrei dovuto giocare, ma ormai era tardi. Mi è sembrato di aver bisogno di più tempo; un altro set, magari. Credo di stare imparando molto, in questo periodo. Dopo il match ho parlato col mio team: erano tutti parecchio positivi. In fin dei conti sono contenta di come ho lottato.”
E, in fin dei conti, Osaka è tornata a giocare solo a gennaio, non ha disputato molti match dal suo rientro. Per il suo prossimo futuro, dice di “mirare alle stelle! Ho sempre sofferto di una sorta di perfezionismo, e di dubbi su me stessa, ma andando avanti ho imparato molto su di me e su quanto ami questo gioco. Farò tutto il possibile per tornare dove penso di dover stare. So che ci saranno altre sconfitte difficili, ma spero di tornare in top ten.”
Da quando ha ricominciato a giocare, Osaka è tornata con Wim Fissette, prestigiosissimo e vincente allenatore di tennis femminile che negli anni ha seguito quasi ininterrottamente giocatrici del calibro di Kim Cljisters, Lisicki, Halep, Azarenka, Errani, Kerber, e poi, dal 2020, la stessa Osaka. Per tornare con lei ha abbandonato la cinese Zheng, che…non l’ha presa benissimo. “E’ molto importante potersi fidare di qualcuno” – ha detto a tal proposito Osaka. “Mi piace come fa: mi lascia pensare un po’ per conto mio, e poi mi dà i suoi input, che io chiamo suggerimenti perché diciamo che non li eseguo alla lettera il cento per cento delle volte…(sorride). Ma credo che ci sia chimica fra noi due.”
Naomi ha confermato che giocherà a Cincinnati nel suo percorso per tornare al top, ovvero a prima della gravidanza e a prima dei problemi psicologici. Sembra però aver fatto pace con le conferenze stampa, anzi: “Dopo la partita con Jabeur stavo spiegando in conferenza come la mia vita vivesse di alti bassi, e come stessi facendo del mio meglio per affrontare questa cosa. Poco dopo ho visto mia madre che mi ha confessato di stare passando un periodo difficile, ma che è venuta comunque a guardare il mio match ispirata e incoraggiata dalle mie parole. E’ un bel ricordo che mi porterò via da Toronto”. Insieme a consapevolezza e fiducia nel futuro, in cui Osaka sembra avere tutte le carte in regola per tornare protagonista.