In attesa dell’esordio nel torneo dei principali protagonisti del tennis mondiale, nel corso della sessione diurna di martedì 13 agosto si sono conclusi una manciata di match di primo turno del Masters 1000 di Cincinnati. Andiamo quindi ad analizzare i risultati più interessanti, sottolineando in particolare il rientro in campo dopo oltre tre mesi di assenza del numero 35 del mondo Jiri Lehecka: il ceco ha battuto Mariano Navone e al secondo turno affronterà la testa di serie numero 4 Daniil Medvedev. Jannik Sinner nel primo match del suo torneo sfiderà invece il giovane qualificato di casa Alex Michelsen, che ha eliminato in tre set l’olandese Tallon Griekspoor. Esordio vincente anche per Zhang, Tiafoe e Baez, che hanno sconfitto rispettivamente Mpetshi Perricard, Davidovich Fokina e Giron.
Z. Zhang b. G. Mpetshi Perricard 6-3 7-6(4)
Avvio di match stranamente appannato al servizio per il francese (21 anni, numero 48 del. ranking ATP), che fatica a concretizzare con la sua arma principale mentre il tennista cinese sembra non avere problemi da questa punto di vista. Nel settimo gioco il transalpino concede le prime palle break dell’incontro e Zhang converte all’istante. Conferma il vantaggio tenendo la battuta a 0 e poi, nuovamente, strappa il servizio a 15 all’avversario. Il parziale termina quindi 6-3 in favore del numero 44 ATP, ineccepibile con il colpo di inizio gioco (16/18 i punti messi in tasca) a differenza del suo giovane sfidante (15/30), anche molto più falloso (8 gratuiti per lui, 2 per Zhang).
A cominciare ancora con difficoltà è Mpetshi, messo subito alle strette dal cinese che nel quarto gioco si prende il break con forza. Nell’immediato, però, barcolla anche Zhang (27 anni, numero 44 del mondo) per la prima volta in battuta e restituisce così il servizio, per giunta a 0. Si arriva così al tie break seguendo i binari ordinati dei turni di battuta e senza ulteriori scossoni nel punteggio: il francese rimonta uno svantaggio di 1 a 4 ma nel decimo punto viene ancora una volta tradito dal suo colpo preferito e commette un doppio fallo esiziale, che lascia la strada libera alla vittoria di Zhang, che, dopo aver approfittato di un altro errore gratuito del rivale, chiude l’incontro con il punteggio di 6-3 7-6(4) in un’ora e 19 minuti di gioco. Al secondo turno affronterà il finalista di Montreal Andrey Rublev.
S. Baez b. M. Giron 6-4 5-7 7-6(6)
C’è quasi subito uno scambio di favori a inizio partita. Nel terzo game Baez tentenna con il servizio e cede il break, restituito in men che non si dica dal tennista di casa che lo regala a 0. Le difficoltà in battuta continuano per Giron anche nel turno successivo, dove però riesce a scamparla cancellando due ulteriori chance avversarie. Questo, però, non gli riesce al momento di servire per rimanere nel set. Offre un set point all’argentino, che capitalizza subito mostrando segni più evidenti di propositività in campo a differenza sua. È quindi 6-4 per il numero 20 al mondo. La partita sale di livello nel corso del secondo parziale: lo Stadium 3 è un gioiellino, la superficie è rapida, i protagonisti colpiscono bene la palla e gli scambi diventano appassionanti. Giron, con un piede oltre il cornicione, si salva nel settimo game, annullando quattro palle break pericolosissime e nella volata finale è proprio lui a piazzare il parziale decisivo, vincendo il set grazie a tre game consecutivi (7-5). Nel terzo l’equilibrio non si spezza più, e Giron spreca addirittura l’opportunità di servire per chiudere l’incontro, sul 5 a 4: Baez lo punisce vincendo un tie break drammatico, nel corso del quale annulla due match point consecutivi sul 4 a 6, prima di imporsi, dopo 2 ore e 38 minuti di gioco, grazie a quattro punti di fila. Il numero 20 del circuito mondiale al secondo turno affronterà il vincente della sfida tra Humbert e Thompson.
F. Tiafoe b. A. Davidovich Fokina 6-3 7-6(6)
Approda al secondo turno anche Frances Tiafoe: l’idolo di casa (26 anni, numero 27 della classifica ATP), reduce da una stagione molto più complicata del previsto, ha battuto lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina (25 anni, numero 53 del ranking mondiale) con il punteggio di 6-3 7-6(6) in un’ora e 44 minuti di gioco. Tiafoe, dopo un avvio di match contrassegnato dagli errori gratuiti, ha rimontato e poi chiuso il primo set con un parziale di cinque giochi consecutivi (da 1-3 a 6-3), mettendo lentamente a posto il mirino dei suoi colpi. I due protagonisti, dotati di un tennis talentuoso, elettrico e per certi versi lunatico, nel corso del 2024 hanno faticato a trovare la continuità giusta, estremizzando le caratteristiche negative del loro gioco e soprattutto della loro mentalità, e la partita di oggi in qualche modo ha rappresentato la fotografia perfetta del momento della carriera di Alejandro e Frances. Davidovich, dopo aver sprecato un break di vantaggio anche all’inizio del secondo parziale, ha dovuto annullare tre match point (di cui due consecutivi) sul 4 a 5, prima di sopravvivere e di difendere il turno di battuta. Si arrivava così al tie break, caratterizzato dalla discontinuità e dalla pioggia dei minibreak: alla fine si imponeva l’americano, con il punteggio di 8 punti a 6, dopo aver annullato un set point sul 5 a 6. Per Tiafoe al secondo turno ci sarà il vincente dell’incontro tra Lorenzo Musetti e Nicolas Jarry.
J. Lehecka b. M. Navone 7-6 6-3(3)
Jiri Lehecka rientra sul circuito con una vittoria dopo tre mesi e mezzo di inattività, qualificandosi per il secondo turno del Cincinnati Open: il 22enne ceco, infortunatosi alla schiena dopo aver raggiunto il miglior risultato della carriera (semifinale nel Masters 1000 di Madrid, quando fu costretto a ritirarsi dopo pochi minuti con Auger-Aliassime), ha sconfitto in due set Mariano Navone con il punteggio di 7-6 6-3(3) in un’ora e 27 minuti di gioco. Lehecka, come prevedibile, è apparso ancora piuttosto appannato e poco esplosivo, e ha messo a segno la miseria di 11 colpi vincenti nell’arco di tutto l’incontro: il numero 35 del ranking mondiale (per lui una frattura da stress) ha approfittato delle difficoltà di un Navone travolto dalla velocità media dei colpi dell’avversario e soprattutto della superficie. L’argentino ha commesso 33 errori gratuiti senza mai riuscire a trovare il ritmo giusto alla sua prima esperienza sui campi del Cincinnati Open: nel secondo set a dire il vero Navone era stato il primo a breakkare ma nel giro di pochi minuti ha poi subito un parziale di 5 game a 1. Lehecka, che la prossima settimana dovrà difendere i 150 punti della finale di Winston Salem, al secondo turno affronterà la testa di serie numero 4 Daniil Medvedev.
[Q] A. Michlesen b. T. Griekspoor 6-1 5-7 6-2
Viaggia su ritmi insostenibili Alex Michelsen, che impiega poco più di 20 minuti per rifilare un severissimo 6-1 a Tallon Griekspoor, succube del tennis impeccabile del qualificato statunitense, chiudendo il primo set con un traumatico parziale di 34 punti a 18 in proprio favore. Dopo la prima mezz’ora d’agonia, l’olandese riesce finalmente ad entrare nel vivo del gioco, trovando le misure del campo e sfruttando appieno la potenza del proprio servizio, che a differenza del primo set, è tornato a funzionare. Michelsen si rilassa, credendo di poter replicare il dominio incontrastato dei primi trenta minuti, senza fare però i conti con l’innalzamento del livello di Griekspoor, che alla prima occasione – giunta nel dodicesimo gioco – strappa all’improvviso il servizio al giovanissimo statunitense, accaparrandosi il secondo parziale. Il terzo e decisivo set non è poi così distante dal primo, con un Michelsen che ancora una volta si impadronisce del canovaccio tecnico e tattico della partita, trasformando il set finale in un assolo e conquistandolo in pochi minuti con il punteggio di 6-2. Alex Michelsen – partito dalle qualificazioni – vince così il terzo match del proprio torneo, procurandosi l’opportunità di sfidare il numero uno al mondo Jannik Sinner nel secondo turno del Cincinnati Open su uno dei palcoscenici più prestigiosi di tutto il circuito mondiale.
(Hanno collaborato Andrea Binotto e Pietro Sanò)