[1] I. Swiatek b. M. Andreeva 4-6 6-3 7-5
La sfida inedita tra Iga Swiatek e Mirra Andreeva vede la regina del ranking imporsi in rimonta dopo due ore e mezzo, 4-6 6-3 7-5, ogni parziale risolto da un solo break. Non un incontro spettacolare, probabilmente influenzato dal vento, dal campo particolarmente veloce rispetto agli altri del circuito, dalle palline “che volano” (Iga se n’era lamentata due anni fa, ma il cambio con quelle “più pesanti” usate dai maschi aveva prodotto dolori e infortuni tra le colleghe, così quest’anno si è tornati all’origine). E certo anche dalla posta in palio, la teenager rampante contro l’affermata numero 1 del mondo che peraltro ha appena 23 anni.
Come riportava Courtney Nguyen di WTA Insider, venerdì Andreeva aveva parlato con ammirazione degli “incredibili” risultati ottenuti dalla sua prossima avversaria; poi, con un sorrisetto, aveva aggiunto, ”però anch’io sento di avere un po’ di fiducia”. Nel caso non fosse chiaro l’undestatement, Mirra è entrata in campo sicura e decisa, conscia delle proprie capacità e del fatto che, a prescindere dal risultato finale, questa prima sfida rappresenta un ulteriore passo di avvicinamento al livello delle primissime del ranking. Insomma, non era qui per evitare bagel o grissini, anche perché “protetta” da un servizio già parecchio efficace: in questa occasione, 12 ace, 60% di prime che hanno portato oltre il 70% dei punti, 51% con la seconda. Al contrario, Swiatek aveva bisogno di vincerla per mantenere un vantaggio psicologico sull’inseguitrice e alla fine c’è riuscita senza giocare il suo miglior tennis.
Primo set – Andreeva più determinata (Pietro Keller)
L’autorevolezza e la determinazione con cui Mirra Andreeva si presenta in campo davvero non fanno supporre che la diciassettenne stia giocando la prima partita della carriera contro l’indiscussa numero uno del mondo, soltanto al suo secondo quarto di finale in carriera, dopo quello di Madrid ottenuto come questa volta eliminando al turno precedente Jasmine Paolini.
La russa, dopo aver tenuto il primo game di battuta ai vantaggi, inizia a spingere sul diritto di Swiatek, che si dimostra un po’ contratto. Vince poi quattro punti consecutivi fra secondo e terzo gioco, salendo una prima volta sullo 0-30. Poco dopo, sfrutta uno dei gratuiti di Swiatek -arrivano considerevoli in queste prime battute – per salire avanti di un break, 2-1. La ragazza tradisce ben poca tensione, mentre Iga appare manifestamente indispettita e nervosa.
Più passano i minuti più Andreeva sembra in controllo del match. Insiste, in particolare, col diritto lungolinea, che sembra infastidire molto Swiatek, e mantiene buone percentuali al servizio, intorno al 60 per cento. Il momento cruciale del set arriva nel sesto gioco: Swiatek mette più palle in campo e si procura due palle break. Entrambe vengono annullate con autorevolezza, la seconda con un gran diritto dal centro del campo. 4-2 Andreeva.
Successivamente la numero uno cerca di rimanere in scia, di caricarsi, ed effettivamente non rischia quasi più nulla nei turni di servizio. Sul 30-30 del turno di battuta successivo della sua avversaria, però, commette un brutto errore. Il game vede alcuni gratuiti – rimarcati inequivocabilmente dalla coach Conchita Martinez – anche da parte di Mirra, che però è brava a salire 5-3. La russa arriva addirittura a due punti dal 6-3, perché Swiatek non sente bene la palla, gioca spesso fuori tempo. Deve attendere il game successivo, ampiamente ondivago: serve bene, poi commette doppio fallo e concede all’avversaria la chance di rientrare, annullata con l’ace. Swiatek ne ha una seconda: anch’essa annullata con l’ace. Infine l’agognato set point; ce ne vogliono due, e un altro errore decisivo di Swiatek, per chiudere a suo favore un meritato primo parziale. Un’unica statistica, abbastanza eloquente: Andreeva ha annullato quattro palle break delle quattro che ha dovuto fronteggiare.
Secondo set – Swiatek parte avanti e non si ferma
Non proprio tranquillo il primo turno di Iga che concede la parità con due brutti dritti, salvo ritrovare subito la misura. Non si salva invece Mirra che fatica a dietro alla seconda battuta e capitola sulla terza chance concessa da sinistra forzando un dritto lungolinea su palla non facile. La palla non le esce come nei giorni migliori, ma Swiatek pare aver trovato un ritmo più che sufficiente a mantenere il vantaggio iniziale.
Andreeva risponde meno e la resa sulla seconda è crollata rispetto al primo parziale, l’esatto contrario di quello che accade lato Polonia. La siberiana classe 2007 salva bene una palla del doppio break, ma in risposta non impensierisce l’avversaria e Swiatek pareggia indisturbata il conto dei set. Rispetto alla prima frazione, Iga ha commesso 5 errori in meno (ancora 8 vincenti), Mirra ha piazzato due ace in meno. Heat rule in effect, la combinazione caldo/umidità esige dieci minuti di pausa.
Terzo set – Testa a testa, ma in vista del traguardo Swiatek non sbaglia
Il punteggio rimane ben ancorato ai turni di servizio, Mirra, che serve per prima, ricorre ancora a qualche ottima smorzata (una rarità quella troppo lunga preda dell’avversaria), Iga bada al sodo, anch’ella ottiene qualche prezioso punto diretto con la battuta. La numero 1 del mondo apre il settimo game con un rovescio vincente, allora la tennista con la visiera rilancia tirandone due.
Fredda Iga servendo per il 5 pari, non altrettanto Andreeva nel game successivo, due volte sorpresa dalla traiettorie profonde e centrali, altre due regalando senza motivo. Swiatek va così a servire per il match, il 30 pari arriva dopo la scelta, diciamo così, à la Paire, di andare a colpire il rovescio dall’angolo destro (sì, il suo dritto spacca quando è tranquilla, ma quando non lo è preferisce evitarlo). Altro errore e Mirra ha la la palla del tie-break, una seconda proprio dove la vorrebbe, ma il bimane vola lungo.
Iga fa la campionessa, che tradotto significa servizio slice esterno intoccabile, poi contiene fino all’errore di Andreeva che la manda in semifinale, eguagliando così il risultato della scorsa edizione, finora il migliore raggiunto a Cincinnati. Non ci sarà Coco Gauff, colei che nel 2023 l’aveva sconfitta, ma la vincente del match tra Aryna Sabalenka e Liudmila Samsonova.