[1] J. Sinner b. C. O’Connell 6-1 6-4 6-2
Un altro giorno in ufficio per Jannik Sinner, un altro giorno sul campo a giocare a tennis per allontanare tutte le controversie del recente passato. Dopo le premature eliminazioni dei suoi più storici rivali Alcaraz e Djokovic, il n. 1 del mondo ha fatto sapere di essere pronto a raccogliere il testimone di favorito e farà di tutto per portarlo fino al traguardo.
Il suo avversario di terzo turno Christopher O’Connell, nonostante lo avesse battuto al torneo di Atlanta nel 2021 (il primo dopo la controversa rinuncia alle Olimpiadi di Tokyo), è un professionista di ottimo livello con un tennis molto pulito, ma non ha la cosiddetta “castagna”, il colpo che gli possa consentire di fare il punto nonostante tutto, nonostante Sinner.
L’altoatesino ha giocato una partita da risparmio energetico, con un’ottima performance alla battuta e soprattutto chiudendo la fatica sotto le due ore (per la precisione un’ora e 53 minuti) arrivando agli ottavi di finale con ancora tante energie in cascina per affrontare gli avversari che il tabellone gli metterà davanti.
IL MATCH – Il primo set va in cantiere ancora prima che gli spettatori dell’Ashe siano tornati al proprio posto dopo aver rinfrescato il loro “honey deuce” (il cocktail ufficiale dello US Open, 23 dollari a bicchiere, mancia esclusa): 6-1 in 29 minuti, con Sinner che pare decisamene più centrato rispetto ai primi due turni. Certo O’ Connell gioca in maniera piuttosto liscia, in una maniera che ben difficilmente può portare risultati contro un Sinner in condizioni normali.
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L’altoatesino prova qualche serve and volley, con alterne fortune, ma il suo ritmo da fondocampo è semplicemente troppo alto per l’australiano che sembra non riuscire a giocare in maniera più spregiudicata per provare a cambiare il paradigma degli scambi, tutti favorevoli a Sinner.
All’inizio del secondo set uno scambio con tre smash ripresi da Sinner ravviva la folla dell’Arthur Ashe, compresa Serena Williams che ha fatto la sua apparizione in questo weekend di mezzo dello US Open, anche se Sinner sbaglia l’ultimo diritto, il più facile. In ogni modo, poco dopo arriva il break per il 2-1, mettendo il match sui binari del pilota automatico.
Sul 4-3 Sinner si trova 15-30 per colpa di due errori di diritto, ma esce dal momento di incertezza con grande autorità. Due giochi più tardi un diritto vincente incrociato chiude il secondo set dopo 50 minuti di gioco e manda Sinner avanti per due set a zero.
Con efficienza chirurgica il tennista italiano piazza la zampata subito in apertura di terzo set, ottenendo il break in avvio anche grazie a un po’ di fortuna (un tocco del nastro sul diritto d’attacco), conservando quindi la leadership nel punteggio fin dall’inizio. “Devo fare qualcosa ogni colpo, ma non ho il tempo di farlo”, dice O’Connell al suo angolo, frustrato dal ritmo di Sinner.
Un’altra castagna di risposta manda Jannik a servire per il match sul 5-2, che tenendo il suo tredicesimo turno di battuta (tutti senza concedere palle break) conclude il match e dichiara pronto alle battaglie della seconda settimana.