Il ruggito della tigre. Con l’uscita di scena di Coco Gauff, campionessa in carica a New York, Aryna Sabalenka si candida alla successione e mette nel mirino lo US Open. La bielorussa ha battuto con autorevolezza Elise Mertens in due set e per la quarta volta consecutiva accede ai quarti di finale a Flushing Meadows. La nativa di Minsk si è mostrata ampiamente soddisfatta in conferenza stampa, dove ha parlato della vittoria contro la belga e di quanto e come il suo gioco stia evolvendo sia da un punto di vista tattico che mentale, svelando quali siano a suo avviso le condizioni per eccellere sotto quest’ultimo aspetto.
D. Conosci Elise molto bene. Hai giocato in doppio con lei. Hai tirato diversi vincenti stasera. E’ qualcosa di inerente al peso della sua palla che ti agevola ?
Sabalenka: “Bhè non direi che la sua risposta mi facilita le cose, ma sì la conosco molto bene e ci sono state molte grandi battaglie tra di noi. Non è mai facile affrontarla. E’ un’avversaria insidiosa, lo so che è una giocatrice che combatte, che trova il modo di continuare a combattere, di continuare a spingere. Ripeto non è mai facile affrontarla, ma ho cercato di rimanere aggressiva. Ho cercato di metterle tanta pressione stasera e ho trovato palle corte per finire il punto. Sì non è stato un match facile.”
D. Quattro quarti di finale consecutivi qui a New York. Quale pensi sia stato il tuo secreto? Voglio dire sei una grande giocatrice di cemento duro, ma questo è l’ultimo slam dell’anno e i giocatori sono stanchi. Ci sono tanti motivi per cui le cose potrebbero andare male qui. Da dove viene il tuo successo?
Sabalenka: “Non lo so. Amo giocare qui. Il pubblico è fantastico. Mi piace tanto giocare nei grandi stadi, sentire il supporto della gente. Non voglio uscire subito qui, voglio rimanere più a lungo possibile e godermi questi bellissimi campi, bella atmosfera.”
D. In cosa sei diversa, mentalmente, psicologicamente o tatticamente, rispetto alla giocatrice che eri un anno fa ?
Sabalenka: “Sono migliorata molto, e la finale dell’anno scorso è stata una dura lezione. Nell’intera preseason ho lavorato molto sulle variazioni del mio gioco, assicurarmi che possa andare a rete, usare lo slice, drop shot, e tutti questi colpi. Credo mi abbia aiutato molto. Anche mentalmente sono più forte rispetto allo scorso anno, sono successe tante cose. Sì, sono migliorata sotto tanti punti di vista.”
D. Hai detto che sei mentalmente più forte. Se dovessi individuare il punto cruciale per la salute mentale o qualche trucchetto che hai imparato da tutto il lavoro svolto, quale sarebbe ?
Sabalenka: “E’ una bella domanda. Non ho una risposta pronta ma direi che la cosa fondamentale per stare bene mentalmente è circondarsi delle persone giuste, quando ti senti supportata, quando senti di avere le spalle coperte, questa è la cosa principale. Sai che qualsiasi cosa ti accada nella vita hai delle persone che ti supportano, che ti stanno accanto, che saranno lì per te. Un altro modo è godersela. Sai, godersi il viaggio. Lavori tanto sul campo. Tu lotti per questo, ma quando come nei grandi tornei hai il giorno di riposo, devi godertelo. Devi separare te stesso dal tennis. Ovviamente ti alleni, ma dopo devi andare a cena, goderti il tempo libero che hai, e cercare di non pensare. Godersi la vita. Lo so che è facile ma al tempo stesso non lo è. Penso che venga tutto con l’esperienza, dopo tutte le sconfitte e le lezioni dure, dopo le grandi vittorie, tutto arriva con l’esperienza.”
D. Qual è la tua parte preferita di giocare sul cemento duro rispetto alle altre superfici?
Sabalenka: “Preferita…voglio dire, penso sia perché traggo beneficio dal mio servizio. Credo sia la cosa principale che funzioni molto bene sul cemento duro per quanto mi riguarda.”