Venus Williams ha raccontato ad Harper’s Bazaar com’è cambiata la sua vita da un anno all’altro. Precisamente dal 2011, quando le viene diagnosticata la sindrome di Sjögren, una malattia autoimmune incurabile, i cui sintomi sono: dolore alle ossa, intorpidimento e affaticamento.
Per la prima volta nella sua vita, la 5 volte campionessa di Wimbledon, non sapeva come affrontare una sfida fisica. La sindrome di Sjögren, racconta ad Harper’s Bazaar, l’ha messa alla prova in un modo che non aveva mai provato prima. La parte più difficile da superare è stata una stanchezza estrema: “Avevo tutti i tipi di sintomi ed è stato molto impegnativo. Ma mi sono dovuta rialzare, perché dovevo farlo. Stare a letto non è divertente. Non c’è un sostituto allo stare bene. Ho dovuto cambiare il ritmo della mia vita”.
Vedendola lottare contro la diagnosi, sua sorella Serena le suggerì di partecipare a un ritiro alimentare per verificare se con alcuni cambiamenti la situazione fosse migliorata. L’impatto è stato forte: Venus è diventata vegetariana, stravolgendo completamente il suo atteggiamento nei confronti del corpo e del cibo. Oggi continua a seguire una dieta a base vegetale e priva di zuccheri per alleviare i sintomi della stanchezza e afferma che la sua condizione è gestibile.
Da allora, il suo interesse per il benessere l’ha spinta a scrivere un libro, Strive, un programma di otto passaggi per il benessere fisico e mentale: “Voglio aiutare le persone a divertirsi con la salute”, dice. “Non dovrebbe essere difficile o un viaggio orribile”.
Per la prima volta nella sua carriera, Venus non poteva semplicemente affrontare la situazione come aveva sempre fatto nella vita. “Ci sono voluti sette anni prima che mi venisse diagnosticata”, racconta. “È stato un viaggio mentale. Non riuscivo a raggiungere il mio pieno potenziale e non sapevo perché. Lavoravo troppo? Cosa stavo facendo di sbagliato?”. Quando finalmente le è stata diagnosticata la malattia, Venus ha raccontato che è stato quasi un sollievo: “Come dire: ‘Ok, non sono pazza”.
Per andare avanti, si è dovuta affidare alla forza mentale sviluppata in anni di tennis agonistico: “Essere forti mentalmente è molto importante”, ha raccontato Venus “Non solo per lo sport, ma per la vita. Devi farcela tu perché nessuno ce la farà per te. Ma allo stesso tempo è stato difficile accettarlo. Sono abituata a fare quello che voglio, a lavorare sodo e a tenermi in forma. Rendermi conto che non è qualcosa che puoi superare, che questa è la tua vita ora, è stato difficile”.
Lei che è sempre stata una a cui piaceva affrontare i problemi di petto, piuttosto che lasciarli andare, nell’intervista ha voluto ringraziare lo sport ancora una volta, per averla salvata: “Lo sport ti insegna ad affrontare tutto ciò che dovrai affrontare nella vita: lo stress, la mancanza di fiducia in te stesso, la capacità di capire come esibirti, come tornare indietro se fallisci. Gli atleti fanno scelte migliori!”.
L’ansia non è una cosa della quale ha mai sofferto regolarmente, anche se il personaggio pubblico che è diventata (e tutto quello che questo comporta), non è sempre stato facile da gestire. “Penso che tutti noi abbiamo situazioni che ci rendono ansiosi. A me non piace stare in mezzo alla gente. A luglio ho dovuto fare un’apparizione sul palco degli ESPY -premi sportivi statunitensi – e mi sono detta: ‘Oh mio Dio, non posso farlo’. Non mi piace esibirmi in pubblico davanti a una telecamera, ma non è un livello di disagio tale da essere schiacciante”.
Oltre a prendersi cura della sua salute mentale, Venus ha continuato a fare esercizio fisico quasi tutti i giorni. “Faccio pesi e nuoto in una piscina pubblica olimpionica vicino a casa mia, circondata dai pini, in Florida”. Non ha mai lasciato neanche il tennis, partecipando agli US Open ancora l’anno scorso: “Mi alleno ancora, non tutti i giorni come prima, ma ho sempre bisogno di stare in campo”, dice. “È un modo meraviglioso per tenersi in forma, bruciare calorie e avere gambe e braccia fantastiche! Se volete avere un bell’aspetto, giocate a tennis. Lo farò finché avrò la cartilagine!”.
Quel che è certo è come la scoperta della malattia non le abbia mai impedito di continuare ad essere una grande imprenditrice. Oggi il suo tempo è occupato dalla gestione della sua premiata azienda di interior design V Starr Interiors, fondata nel 2002, la sua linea di polveri proteiche a base vegetale, Happy Viking e da Palazzo, una piattaforma di interior design. In cantiere ci sono anche diversi progetti cinematografici, tra cui En Garde, tratto dal libro Black Brother di Jewell Parker Rhodes, a cui sta lavorando con Serena e Alexandra Milchan, la produttrice di Tár.
Ha scoperto la passione per il cinema dopo aver lavorato come produttrice al film autobiografico King Richard del 2021, incentrato sulla determinazione del padre a trasformare le figlie in stelle del tennis. “Amo la narrazione”, dice Venus. “È una cosa nuova per me”.
Ama anche trascorrere il tempo con le figlie di Serena, Alexis Olympia di sette anni e Adira di un anno. “È meraviglioso”, ha raccontato ad Harper’s Bazaar, “Perché non devo essere io ad insegnare loro la disciplina. Mi godo le parti più divertenti. Anche se, appena vado lì, la più grande vuole che inizi a correre in giro. Sono così stanca di correre. Le dico, non possiamo sederci e giocare con i Lego o altro?”.
Durante l’intervista, Venus non ha voluto parlare della sua vita sentimentale, ma come aveva dichiarato nel 2022, non sembra esserci un uomo nella sua vita: “Ho avuto una vita da single per molto tempo e penso che sia davvero facile rimanere bloccati nella vita da single e a volte – almeno per me – più difficile uscirne”.
Sebbene Venus sia la tennista più premiata nella storia delle Olimpiadi, quest’anno ammette che i Giochi Olimpici non le sono mancati: “Ho giocato molto. Non mi sento come se mi fossi persa qualcosa. Le Olimpiadi sono state molto speciali. Il solo fatto di aver partecipato a qualcosa di molto più grande di te è incredibile. Tutti i momenti hanno fatto parte del mio viaggio e mi sono divertita tantissimo”.