Al termine di una lunghissima giornata, con il risultato finale già in cassaforte, l’Italia non è riuscita a fare en plein e si è dovuta arrendere nel doppio. Nonostante tre match point a favore, Simone Bolelli e Andrea Vavassori non sono riusciti a sconfiggere i brasiliani Matos/Melo, che hanno portato un punto importante ai verdeoro per il prosieguo del girone. A mezzanotte inoltrata, i due doppisti azzurri e Filippo Volandri sono intervenuti in conferenza stampa (dove in realtà quasi tutte le domande sono state rivolte al Capitano). Di seguito le loro dichiarazioni.
D: È stata una lunga giornata, quali sono le vostre sensazioni?
Filippo Volandri: “L’obiettivo della giornata era vincere il tie e ce l’abbiamo fatta, per questo siamo felici e io sono molto orgoglioso dei miei ragazzi. Ovviamente quando sei lì vuoi vincere anche il doppio, quindi non sei 100% felice. Andrea e Simone però hanno dato tutto ciò che avevano, penso avrebbero meritato di vincere sia il secondo che il terzo set, ma questa è la Davis. Ogni partita è una battaglia, lo si è già visto nei primi due giorni”.
D. Come sta la caviglia di Arnaldi?
Filippo Volandri: “La caviglia sta bene, chiaramente Matteo era un po’ stanco dopo una partita molto lunga. È importante avere un giorno di riposo, non vediamo l’ora di giocare la prossima partita”.
Andrea Mastronuzzi, Ubitennis. La vittoria di Arnaldi conferma la sua presenza in singolare venerdì o è ancora tutto da decidere?
Filippo Volandri: “Qui non c’è mai niente di sicuro, a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte. I ragazzi lo sanno, a prescindere da vittorie e sconfitte: sanno che voglio da loro piena disponibilità ad interpretare il ruolo che viene chiesto loro, siamo una squadra vera. Si faranno tutte le riflessioni del caso e ripartiremo da 0-0″.
Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: Filippo, che valutazione fai di Berrettini? In particolare nel secondo set, che è stato bello tosto… Hai temuto andassero al terzo? E per quanto riguarda Arnaldi?
Filippo Volandri: “Non credo Berrettini fosse particolarmente nervoso, ha approcciato bene il match e ha disputato un gran primo set. Ci aspettavamo che Fonseca alzasse il livello nel secondo e lo ha fatto, anche se Matteo avrebbe potuto chiudere in due senza andare al tie-break, ma penso gli abbia fatto bene restare in campo e sentire quel brivido, quell’adrenalina che ti dà giocare un tie-break e rimontare da 0-4. Sono contento sia andata così: forse gli mancano ancora un po’ di partite, però le sta facendo e fisicamente sta benissimo. Arnaldi invece ha fatto un’ottima partita, c’è stato un calo di tensione quando è andato a servire per il match, ma si impara sempre. È stato bravissimo a rimanere lì al terzo, devo fare i complimenti a Monteiro perché né io né Matteo ci aspettavamo una prestazione del genere, forse neanche lo stesso Monteiro se l’aspettava. Poi nei momenti importanti si vedono i grandi giocatori, Matteo è un ragazzo che giocherà benissimo“.
Andrea Mastronuzzi, Ubitennis: Andrea, il tuo esordio in Coppa Davis è stato un po’ macchiato dalla sconfitta, però penso sia comunque stato un sogno per te. C’è stato qualche momento nella tua carriera in cui magari avevi perso le speranze di esordire in Davis e vestire la maglia della Nazionale?
Andrea Vavassori: “È stato comunque un momento emozionante. L’anno scorso purtroppo ero arrivato qui infortunato, mentre arrivare qui un anno dopo da top10 insieme a Simone è qualcosa di pazzesco. Sicuramente siamo dispiaciuti, ci abbiamo creduto ma abbiamo affrontato due avversari molto forti. Io ho sempre lavorato per vestire un giorno la maglia azzurra, penso sia il momento migliore per me per poterlo fare”.