Davis Cup Finals 2024 (Group Stage)
ITALIA-BELGIO 1-0
Girone A (Bologna)
M. Berrettini [ITA] b. A. Blockx [BEL] 3-6 6-2 7-5 (A.B.)
Se l’è vista brutta Matteo Berrettini. Nel rubber inaugurale del tie tra Italia e Belgio il tennista romano ha avuto bisogno di tre set per aver ragione del numero 263 ATP, alla prima esperienza in Davis, Alexander Blockx, ex n.1 junior e classe 2005, vincitore dell’Australian Open junior nel 2023 durante il quale sconfisse il suo possibile prossimo avversario Fonseca. Il punteggio 6-3 2-6 7-5 in favore dell’azzurro, che è riuscito ad avere la meglio solamente dopo un’ora e cinquantotto minuti di gioco. A partire con la testa avanti è quindi l’Italia, che sfida il Belgio per la decima volta in Coppa Davis (5-4 i precedenti) e prova così a vendicarsi della semifinale persa nel 2017. Inoltre, è da ben 55 anni che la nazionale tricolore non sconfigge quella belga.
I numeri della sesta vittoria in Davis, su otto singoli totali, per Matteo raccontano bene il tennista che è. Per lui, l’86% di conversione con la prima (Blockx il 74) e ben 30 vincenti (il belga 22). Non una differenza sbalorditiva quindi tra lui e l’avversario – a cui bisogna fare grossi complimenti per il livello di tennis mostrato in un match così importante – ma semplicemente il divario che basta per spuntarla quando l’incontro si protrae. Italia-Belgio 1-0. Ora tocca a Flavio Cobolli, anche lui all’esordio con la maglia della sua nazionale, chiudere i conti.
Primo set: Blockx ruba la scena a Berrettini giocando sulle righe e imponendo il suo tennis
L’atmosfera all’Unipol Arena è incandescente. Il pubblico è ancora più numeroso rispetto a quello della sfida contro il Brasile. Berrettini vince il sorteggio e – forse sorprendentemente – decide di rispondere. L’avvio di Blockx però, nel suo primo match in Coppa Davis all’età di 19 anni, è piuttosto convincente. Tiene infatti il servizio a 30 grazie a qualche gratuito di Matteo. Quest’ultimo risponde scagliando servizi a più di 210 km/h. E i tifosi sugli spalti impazziscono da subito.
Il tennista belga tiene bene lo scambio e obbliga sempre Berrettini a giocare una palla in più. Palla che nel quarto gioco l’azzurro spesso sbaglia. Arrivano quindi tre palle break consecutive per l’ex numero 1 junior – e vincitore dell’Australian Open 2023 junior -, che alla terza chance concretizza con un ottimo passante di rovescio. In seguito, conferma il vantaggio tenendo la battuta a 0 sferrando dritti e prime di servizio che non hanno nulla da invidiare a quelle dell’avversario. Sale quindi 4-1.
Sotto gli occhi attenti di Gianluca Pagliuca, ex portiere della nazionale italiana, il giocatore romano prova a reagire sfruttando sia il suo potente dritto, sia il suo tocco con cui o gioca delle smorzate o tenta un approccio per venire a rete. Ma niente da fare: Blockx è solido, gioca spesso vicino alle righe e avanza 5-2. Un inizio strabiliante per un ragazzo che, alla prima esperienza in Davis e con il tifo contro, fino a questo momento ha giocato (e perso) una sola partita in un tabellone principale di un torneo ATP, l’anno scorso ad Anversa contro Yannick Hanfmann. E il primo set lo mette in tasca tenendo il servizio a 0, sferrando vincenti con tutti i colpi. È 6-3 per lui dopo trentadue minuti di tennis.
Secondo set: Blockx perde brillantezza, Berrettini sale in cattedra con il dritto e pareggia
È Berrettini questa volta a partire con il colpo di inizio gioco, mentre Omar Camporese ci si siede vicino, attentissimo agli equilibri della partita. L’azzurro parte in testa alla frazione, ma Blockx – che quest’anno ha fatto la prima esperienza Slam perdendo nelle qualificazioni dell’Australian Open – non sembra calare di intensità. Poco dietro alla panchina azzurra osservano attenti anche Koolhof e Haarhuis, intenti a studiare il tie di domenica.
Il numero 43 ATP continua a spingere, soprattutto di dritto. Arriva alla prima palla break al 47esimo minuto di partita, ma qui (ancora) il belga trova un passante di dritto e la cancella. Il rovescio di Blockx però tentenna. Il classe 2005 belga offre un’ulteriore chance all’avversario, che questa volta converte e, seppur con qualche difficoltà, allunga 4-1 scatenando il fervore del pubblico. Il martello romano riconquista la scena sprigionando un suono che dal vivo è pura musica. C’è ancora palla break per Matteo, mentre lo sfidante comincia a perdere brillantezza nei colpi. Ciononostante, il belga scampa il pericolo e rimane ancora nel set.
L’azzurro però non ha alcuna intenzione di perdere il vantaggio e, avanzando spesso verso la rete con il dritto, si assicura il 5-2. Il parziale termina ancor prima del previsto, con Blockx che si distrae nell’esecuzione dei colpi, regala così il servizio a 0, e con esso il set, per 6-2. Dopo un’ora e sette minuti si va al terzo.
Terzo set: l’equilibrio va per la maggiore, ma il dritto migliore ce l’ha Berrettini
Game inaugurale impreciso per Berrettini proprio con una delle sue armi principali, il dritto. Offre immediatamente palla break al 73esimo minuto dell’incontro, ma ne esce piazzando il terzo e il quarto ace dell’intera partita. Come fanno i campioni. Lo stadio si è oramai riempito – forse anche un po’ troppo, dato che molti tifosi hanno invaso la tribuna stampa senza il permesso di farlo -, i cori per Matteo sono sempre più vivaci, ma questo non sembra impensierire Blockx che nel suo primo gioco al servizio recupera da 0-30 e gli rimane così incollato nello score.
L’azzurro torna però subito dopo a mettere pressione in risposta. Giunge a palla break, ma il belga è coraggioso e risolve la situazione con un serve and volley. Un minuto a seguire pareggia sul 2-2. Si prosegue seguendo fedelmente la regola dei servizi, con entrambi i giocatori che sembrano avere nel dritto la chiave per far girare il match sia in positivo che in negativo. I giochi sono comunque sempre combattuti, ma si risolvono nella totalità dei casi in favore del battitore.
La tensione inizia a salire, il punteggio si infittisce, ma Berrettini può sfruttare a suo vantaggio le palle nuove nel suo turno di servizio. E lo fa, portandolo a casa a 15. Blockx però non trema al momento di dover battere per rimanere nell’incontro. Piazza un vincente dietro l’altro e il 5-5 è realtà. Matteo si garantisce il tie-break con un altro gioco solido al servizio. Ma del tie-break non ce n’è bisogno. Il giovane belga va fuori giri con il dritto, schiacciato dalla profondità dell’azzurro. Al secondo match point la partita giunge al termine. Berrettini mostra nel finale come va giocato il dritto nei momenti cruciali. Il punto lo porta a casa lui per l’Italia con il punteggio di 3-6 6-2 7-5.