Djokovic è il nuovo presidente della federazione tennistica serba (Teniski Savez Srbije) e del consiglio di amministrazione della TSS, ma non è Novak: si tratta di suo zio, Goran, che, eletto dall’Assemblea elettorale straordinaria della TSS tenutasi a Belgrado, è pronto ad adempiere ai suoi nuovi doveri.
Goran, vicepresidente uscente, ha diretto per sette anni i tornei ATP di Belgrado e Sofia, oltre a esser stato spesso presente alle partite di suo nipote. Per Goran, il tennis, è tutto. La vicinanza a un 24 volte campione slam? Un grandissimo sponsor, forse il migliore. Sulla figura di Novak, l’eletto presidente vuole plasmare una nuova organizzazione, dando continuità ai progetti già avviati dal suo predecessore, Petrovic, altresì fondamentali nella crescita del movimento serbo.
“Vorrei ringraziare tutti per l’elezione – ha dichiarato dopo il risultato dell’assemblea – La mia esperienza nel tennis è avvenuta principalmente attraverso Novak, ma sono stato anche il direttore del Serbia Open e del Sofia Open per sette anni. Il mio obiettivo è sistemare ciò che abbiamo iniziato a fare. La base di tutto è la finanza“. Come detto, saranno fondamentali sponsor e aziende locali, ricercando una solida base, ma anche nuovi spunti per i talenti emergenti.
“Vorrei ringraziare l’ex presidente Mirko Petrović e ovviamente il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, che ci hanno aiutato a risolvere il grosso problema finanziario pari a mezzo milione di euro. Non abbiamo le nostre sedi, non abbiamo un centro di formazione nazionale e voglio risolvere questo problema. Questo è il desiderio nostro e di tutti i nostri giocatori, e non mi candiderei nemmeno per questa posizione se non avessimo il sostegno del presidente della Serbia, Aleksandar Vučić“.
Si prospetta, quindi, una nuova era per il tennis serbo, all’insegna della solida economia e della crescita dei maggiori talenti. Novak Djokovic, ne diventa parte attiva, chiamato all’indiretta sponsorizzazione della propria federazione.