Jasmine Paolini sta attraversando una stagione straordinaria, passando dalle finali Slam (Roland Garros e Wimbledon), fino alla vittoria della medaglia d’oro in coppia con Sara Errani ai Giochi Olimpici di Parigi. Il suo sorriso è contagioso per chiunque e la sua voglia di imparare e di migliorare l’hanno portata a scalare la classifica WTA, raggiungendo la posizione numero 5.
La tennista toscana è stata intervistata da Silvia Toffanin nella trasmissione Verissimo e ovviamente la prima domanda non poteva che essere sulla vittoria speciale a Parigi con Sara Errani. “E’ stata un’emozione incredibile. Aver trionfato alle Olimpiadi, giocando e rappresentando l’Italia è stata una cosa enorme per me. Io sapevo che il sogno di Sara era di prendere una medaglia alle Olimpiadi e mi ha coinvolto. L’ho sognata anche io. Nella finale ho avuto momenti di difficoltà e lei mi ha tranquillizzata“.
Per arrivare a questo livello però ci sono stati alti e bassi e Jasmine ha dovuto cavarsela da sola fin dall’età di 15 anni. “Ho ricevuto la chiamata dalla Federazione. E’ stata una scelta fondamentale e ho detto subito di si. I miei genitori mi sono sempre stati vicini e hanno accolto la mia scelta, anche perché ero vicina a casa. Da lì ho capito quello che dovevo fare e ho iniziato a credere in me stessa“.
“Il momento più difficile è quando sono andata via da Tirrenia e l’obiettivo era quello di rientrare in top 100 ma facevo tanta fatica. Però alla fine sono arrivata e quei momenti difficili mi sono serviti per essere l’atleta e la persona che sono oggi“.
Il tennis non è stato il primo sport praticato da Jasmine durante la sua infanzia. Difatti, la mamma era un’insegnante di danza e ha cercato di trasmetterle la sua stessa passione. “Mia mamma insegnava danza, quindi mi ha provato a convincere e mi portava con lei. La prima volta che ho iniziato a giocare a tennis, grazie alla spinta di mio zio, non ho più smesso. Ho detto a mia mamma che volevo giocare solo a tennis“.
La forza e l’energia più grande gliel’hanno trasmessa i suoi genitori che le sono sempre stati vicini. “Non potevo desiderare una famiglia migliore. Quest’anno aver avuto la possibilità di farli vivere insieme a me la finale al Roland Garros, la finale a Wimbledon è stato un momento magico. So che non riuscirò a ripagarli del loro amore perché è impossibile, ma voglio che sappiamo che sono contenta e che gli voglio bene“.
Silvia Toffanin alla fine dell’intervista le chiede qual è il suo sogno in questo momento. “Io sogno di continuare a divertirmi come sto facendo adesso e mi sto godendo ogni momento. Voglio mantenere il livello che ho adesso il più a lungo possibile. Cerco di godermela al massimo“.