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Rassegna stampa

Cobolli batte Stan (Nizegorodcew). Sinner ringrazia l’infinita pioggia (Ercoli). Kyrgios attacca (Strocchi). L’Italia dei record (Pelazzo). Bolelli, 39 anni al top (Tarozzi)

La rassegna stampa di martedì 8 ottobre 2024

Last updated: 08/10/2024 11:02
By Cipriano Colonna Published 08/10/2024
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21 Min Read
rassegnastampa-24

📣 Guarda l'ATP500 di Halle 2025 in streaming solo su NOW

Cobolli batte Stan nel nome del padre (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport Stadio)

«Io ho vinto contro Wawrinka quando lo svizzero aveva 18 anni e stava esplodendo, se tu ci perdi oggi vuol dire che ero più forte io». Papà Stefano ha provocato così, scherzosamente, il figlio Flavio prima del match contro “Stan the man” nel secondo turno di Shanghai. Il romano, non senza difficoltà, è riuscito a sconfiggere il campione svizzero con il punteggio di 6-7(6) 7-6(4) 6-3. Sulla telecamera, a fine match, Flavio ha
scritto “grazie Stan”. «Wawrinka è una leggenda del nostro sport ed è un piacere giocare contro di lui in uno stadio così importante. Sono riuscito anche a vincere, proprio come aveva fatto mio papà in passato». Oggi al terzo turno Flavio tornerà in campo […] contro il suo eroe: Novak Djokovic. «Ancora adesso rivedo i video di Nole prima di andare a dormire, sarà meraviglioso affrontare il mio idolo di sempre». […] Cobolli, apparso
un po’ stanco da una stagione logorante mentalmente e fisicamente […] riesce a mantenere un livello molto alto al servizio […] così come il suo avversario. Si arriva al tie-break, nel quale Flavio si procura due set point che non vanno a buon fine […]; Stan non si lascia pregare e chiude 8-6. Anche nel secondo si arriva al gioco decisivo, ma stavolta Cobolli gioca 4 punti sontuosi, si stacca, e pareggia i conti […]. II parziale finale vede Cobolli, seppur esausto, pronto a cercare l’allungo. Gioca bene,
Flavio, e realizza l’unico break del match nel secondo game, grazie alla propria bravura e a un errore del giudice di sedia […]; in campo, tra
stanchezza e trance agonistica, non se ne accorge nessuno. Cobolli vince 6-3 con merito e vola al terzo turno. […] «La mia vittoria su Wawrinka è indimenticabile – racconta il papà-coach Stefano Cobolli – Era il 2003.
Riconto che lui arrivava da due Challenger vinti a San Benedetto e a Ginevra, ci affrontammo nei quarti a Brindisi, in serale, con tantissimo pubblico. Vinsi in rimonta, come Flavio a Shanghai, 4-6 6-3 6-3. Stan è
stato davvero eccezionale con Flavio, sia prima sia dopo il match. E’ stato un signore e lo ringrazio
». […] Eliminati, con rammarico, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, entrambi sconfitti dopo aver vinto il primo set. Il romano ha subito la rimonta di Holger Rune, bravo a imporsi 46 6-4 6-3, mentre Muso è andato a un soffio dal successo prima di cedere 1-6 7-6(6) 6-2 all’ex Top 10 David Goffin.

Sinner ringrazia l’infinita pioggia (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport Stadio)

Autografi a tanti piccoli tifosi, sulle maglie del Napoli, nel ristorante die ha ospitato la sua cena e, soprattutto, il tanto agognato riposo. Jannik Sinner può giustamente concedersi il lusso di non preoccuparsi della pioggia che in questi giorni ha tenuto in ostaggio il Masters 1000 di Shanghai. Sono i privilegi del numero 1 del mondo, che ha pressoché la garanzia di poter giocare sempre sotto il tetto del Centrale. Ed è così che dopo un’altra giornata condizionata dal maltempo, l’azzurro potrà beneficiare di un altro giorno di stop inatteso prima di tornare in azione per gli ottavi di finale. Spostare alcuni match, compreso quello perso da Musetti contro Goffin, in delle palestre senza copertura televisiva non è stato sufficiente per smaltire la mole di partite arretrate. I temporali da oggi dovrebbero essere un ricordo e Jannik finalmente potrebbe conoscere il nome del suo prossimo avversario. Ben Shelton e Roberto Carballes Baena si daranno battaglia sul Grandstand 2 nel secondo match del programma di oggi […]. L’altoatesino dalla sua, oltre
agli ovvi favori del pronostico, avrà questi due giorni di riposo
a fare la differenza. Una manna dal cielo, dopo le fatiche dei tre
set. contro Etcheverry, rivale capace di metterlo a dura prova e
che, se schierato, potrà rivelarsi un osso duro anche nell’imminente sfida di Coppa Davis contro l’Argentina. «La scorsa settimana ho giocato parecchio, quindi adesso per me recuperare è importante. La mattina donnina, poi forse farò un po’ di palestra», aveva spiegato Sinner dopo la seconda vittoria della sua avventura cinese. Il numero 1 del mondo
non vuole ricadere negli errori del passato, quando proprio a Shanghai pagò gli sforzi fatti per conquistare il titolo a Pechino. Ironia della sorte, agli ottavi potrebbe esserci aria di rivincita qualora Shelton dovesse superare Carballes. La sorpresa americana lo scorso anno, esattamente agli ottavi di finale, si impose per 2-6 6-3 7-6(5) su un Sinner apparso affaticato nel parziale decisivo. Da allora in realtà l’allievo di Vagnozzi e Cahill si è già preso più rivincite sullo statunitense, aggiudicandosi i tre confronti successivi: quello di Vienna poche settimane dopo la sfida in Asia e quelli di quest’anno a Indian Wells e Wimbledon Ciò non va a togliere fascino alla possibile sfida contro il numero 16 del mondo, qualche settimana fa capace di spingersi alla 13a piazza Atp, rivale che può ambire ai piani alti dei circus.

Kyrgios attacca: Sinner lo ingnora (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Non ha mezze misure, proprio come sul campo, Nick Kyrgios. Che è
ornato ad attaccare Jannik Sinner, quella che negli ultimi tempi pare diventata una sorta di crociata personale per il tennista australiano, assente dal circuito da giugno 2023 […] e il cui rientro è atteso ai prossimi Australian Open, salvo ulteriori rinvii. Ebbene il 29enne di Canberra, che nelle settimane degli US Open ave va criticato il n.1 del mondo per il caso Clostebol e la sua assoluzione dall’accusa di doping, per poi tonare alla carica sui social dopo il ricorso della Wada e la richiesta di squalifica […], chiedendosi «Perché sta ancora giocando?» durante una conversazione con il giornalista americano Ben Rothenberg, ha sferrato un altro colpo basso nei confronti del campione azzurro.
Durante un dialogo con i suoi follower Kyrgios alla richiesta di un
utente […] ha risposto: «Io gioco solo con tennisti puliti». L’ennesima caduta di stile, ai limiti della querela, dato che nessuno mette in discussione il fatto che il 23enne di Sesto Pusteria sia un giocatore pulito, nemmeno l’Agenzia antidoping che contesta l’assenza dì “colpa o negligenza”, ovvero il fatto che avrebbe potuto essere più attento anche nei confronti del suo staff. In ogni caso Jannik continua ad ignorarlo e a
far cadere nel vuoto le sue provocazioni, restando concentrato sul suo percorso. In attesa di tornare in campo domani negli ottavi del 1000 di
Shanghai con il vincente del match tra. Ben Shelton e Roberto Carballes Baena, la Volpe si è trovato a dover chiarire che al momento nei suoi piani non ci sono le nozze, a differenza di quanto riportavano certe voci: «Ho sentito queste notizie ed è una cosa nuova anche per me. Non ho fatto nessuna proposta, non è successo niente di tutto questo. Ho letto quel che è stato scritto riguardo gli US Open ma sono notizie false». Rumors smentiti con ironia anche dalla girlfriend sui social, prima in inglese e poi in russo: «Per chiarire le cose riguardo a voci false: tutto questo non è vero. Grazie a tutti per i complimenti ma è falso». E non è casuale la scelta musicale utilizzata per condividere la storia su Instagram, “Single Ladies” […] di Beyoncé. Intanto ha staccato il pass per
il 3° turno dell’evento cinese Flavio Cobolli, piegando in rimonta il tre volte campione Slam Stan Wawrinka. Mancati due set point nel primo parziale, perso al tie-break, il 22enne romano ha pareggiato i conti aggiudicandosi il tie-break nel secondo e poi in avvio della frazione decisiva ha strappato la battuta al 39enne elvetico, rintuzzando il tentativo di contro-break e chiudendo dopo Jannik Sinner, 23 anni, numero 1 al mondo due ore e mezza di lotta […], 11 figlio d’arte si regala
così la sfida con Novak Djokovic, suo idolo di gioventù e 4 volte
vincitore in Cina, in programma alle 12.30 italiane sul Centrale.
Escono di scena al 2° turno invece Matteo Berrettini e Lorenzo
Musetti. 11 28enne romano ha tenuto testa al danese Holger Rune,
impostosi alla distanza sfruttando una leggera flessione nel 3° set dell’azzurro. Meno positiva la prestazione del talento di Carrara, che avanti di tua set e un break […] ha finito per cedere al terzo al belga David Goffin […] in una partita giocata eccezionalmente su un campo secondario al coperto.

L’Italia dei record non si ferma più (Giovanni Pelazzo, Tuttosport)

E’ un 2024 dorato quello del tennis italiano, splendente come la medaglia conquistata a Parigi da Sara Errani e Jasmine Paolini,
primi ori olimpici della racchetta azzurra. Le due ragazze terribili hanno conquistato a Pechino il loro quarto titolo in otto mesi, entrando entrambe in top10. Sara per la prima volta dopo oltre nove anni, dopo essere stata a lungo anche n°1 del mondo, Jasmine per la prima volta
in assoluto, lei che è l’unica giocatrice tra le prime 10 sia in singolare che in doppio. Con la forza delle idee e il loro entusiasmo le due azzurre non hanno nulla da invidiare alle altre pretendenti al trono. E attenzione, il n°1 di coppia dista poco più di 900 punti: non sono pochi, ma anche sul
cemento Errani e Paolini hanno già dimostrato di poter battere chiunque. L’incognita principale da qui a fine stagione saranno probabilmente le batterie di Jasmine, apparse un po’ più scariche dopo la finale raggiunta a Wimbledon. La toscana resta comunque n°5 della WTA race, lontana appena 41 punti dal n°3 di Rybakina e con quasi 1.500 punti di vantaggio sul n°8 di Zheng. La qualificazione a Riyad è al sicuro: Paolini diventerà presto la prima italiana da Flavia Pennetta nel 2015 a partecipare alle
Finals in singolare, nonché la seconda italiana di sempre a giocare sia in singolare che in doppio la stessa edizione del Master. La prima? Ovviamente la sua compagna di doppio, che ci riuscì per due stagioni di fila nel 2012 e nel 2013. Non va poi così male neanche ai ragazzi, con l’Italia che ha avuto almeno un semifinalista in tutte le settimane da Wimbledon in poi. Un’Italia che non è solo Sinner […] ma è anche
Musetti, Cobolli, Arnaldi, Berrettini, Sonego. Ha persino Bolelli e
Vavassori, prossimi ormai a raggiungere Jannik all’ombra della Mole con quasi 2000 punti di vantaggio sulla nona coppia. E’ un’Italia giovane ed entusiasmante, con i suoi primi cinque giocatori che hanno tutti 22
o 23 anni. Pure Vavassori […] può considerarsi di primo pelo
il doppio: solo tre giocatori tra i primi 25 al mondo non hanno ancora compiuto 30 anni. L’escalation degli azzurri è destinata a non fermarsi qui: se il 2024 azzurro è stato finora il miglior anno di sempre, i prossimi anni rischiano di non essere da meno. Resta un mese e mezzo di fuoco
davanti ai nostri ragazzi: il meglio deve ancora venire.

Bolelli, 39 anni sempre al top (Marco Tarozzi, Corriere dello Sport Ed. Bologna)

Sta godendosi una seconda giovinezza Simone Bolelli, che oggi festeggia trentanove primavere vivendole più che mai sotto le luci della ribalta del tennis internazionale. Da riconosciuto specialista del doppio, insieme ad
Andrea Vavassori, col quale ha messo in bacheca il terzo titolo del circuito ATP in un 2024 interpretato da protagonista assoluto. Al China Open di Pechino, i due azzurri hanno battuto in finale Harri Heliovara ed Henry Patten, campioni in carica di Wimbledon, chiudendo la pratica in
un’ora e mezzo. Un successo che arriva dopo quelli di Buenos Aires ed Halle, con l’aggiunta delle finali raggiunte all’Australian Open e al Roland Garros, e che apre le porte delle qualificazioni alle Nitto ATP gran finale della stagione del tennis maschile che porterà a Torino, dal 10 al 17 novembre, gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio della stagione. […] È quasi incredibile pensare alla longevità di quel ragazzino che nel 2002, ovvero ormai ventidue anni fa, si affacciava mondo del professionismo mostrando subito un talento fuori dal
comune. Evidentemente a Budrio, il paese d’origine, c’è un’aria adatta a sviluppare campioni: Simone ci è nato l’8 ottobre 1985, esattamente cinque anni prima di Marco Orsi, ormai veterano del nuoto azzurro, che l’11 dicembre festeggerà i trentaquattro anni. Stelle azzurre delle rispettive discipline, hanno entrambi iniziato presto a viaggiare per le strade del mondo dello sport di vertice. […]. A Budrio, Simone
ha preso confidenza con la racchetta da tennis fin da bambino.
Per crescere sportivamente si è spostato di pochi chilometri sulla
San Vitale, approdando al Country Club di Villanova di Castenaso, sotto la guida di Andrea Saetti. Il tempo e l’esperienza, da allora, ne hanno fatto un “destro” dal gioco moderno, con colpi di dritto spesso letali e un rovescio e una risposta che negli anni ha saputo perfezionare. Soprattutto, ha saputo rendersi competitivo su qualunque tipo di superficie, qualità che non appartiene a tutti. […]. Due decenni di tennis
ad alta quota, si diceva Di Simone si comincia a parlare tra i “pro”
nel 2002, quando vince il suo primo titolo nel doppio Futures Italy
e debutta in Challenger. Due anni dopo, a maggio, vince il suo primo trofeo in singolare, nella finale dell’Italy F8. Nello stesso anno è per la prima volta profeta in patria, vincendo singolare e doppio nell’Italy F15 proprio a Bologna. Un anno dopo è bronzo ai Giochi del Mediterraneo ed entra nei Top200, qualificandosi anche per gli US Open. […] In doppio con Andrea Seppi gioca il suo primo torneo di ATP Masters Series a Montecarlo, raggiungendo i quarti di finale, nel 2006. Panno dopo debutta in Coppa Davis ad aprile, nella sfida persa 3-2 contro Israele, e dopo il
torneo di Barcellona dove batte l’ex numero uno mondiale, Marat Safin, entra per la prima volta in Top 100. Nel 2008 raggiunge la sua prima e unica finale ATP a Monaco di Baviera, cedendo dopo una lotta serrata a Fernando Gonzalez, e a febbraio 2009 conquista il miglior piazzamento in carriera nella classifica ATP del singolare, alla casella numero 36: per un paio di settimane è il numero uno in Italia Ma dopo dodici titoli Challenger e una finale ATP chiude, dopo tre anni e mezzo, la collaborazione con il coach Claudio Pistolesi. […] La sua fama di “doppista” si propaga, e con Seppi scala le classifiche. Non si ferma quando il suo compagno diventa Fabio Fognini, anzi la coppia funziona meravigliosamente: nel 2011 raggiunge la semifinale degli US
Open e porta il punto decisivo nello spareggio di Davis contro il Cile
che riporta l’Italia tra le grandi. Ma l’anno d’oro di Bolelli e Fognini è
il 2015: insieme scrivono una pagina di storia conquistando un titolo del Grande Slam, battendo in finale Mahut ed Herbert agli Australian Open; alla fine della stagione Simone è ottavo nel ranking
mondiale del doppio, precedendo di una posizione il compagno
di sfide: sono i primi azzurri capaci di guadagnarsi un posto nella Top 10 mondiale. […] La coppia Bolelli-Fognini è nella storia del tennis azzurro: oltre al successo australiano, hanno raggiunto insieme almeno una volta le semifinali in tutti i quattro tornei Major. All’inizio del 2023 vincono ancora a Buenos Aires, ma le cose cambiano durante gli Internazionali d’Italia. Il sanremese, tra problemi fisici e caduta verticale nel ranking, sceglie di dedicarsi maggiormente all’attività da singolarista. Bolelli si fa vedere accanto a nuovi partner, e le cose migliori le fa con Fabrice Martin a Madrid e Ginevra. Ma intanto si guarda intorno, e punta su Andrea Vavassori che in quel momento fa coppia con il brasiliano Marcelo Demoliner. L’unione si fa, e funziona da subito. La spiegazione è nelle parole di Simone: «Giochiamo insieme da poco, praticamente dalla stagione su erba del 2023. Dopo Parigi Fabio si è infortunato, è sceso nel
ranking e ha deciso di concentrarsi maggiormente sul singolo. Quindi,
la nostra separazione è stata quasi obbligata. Lì io e Andrea ci siamo parlati per capire se potessimo fare coppia Essendo entrambi italiani e già amici le cose hanno potuto fluire più facilment
e». […] Simone ha un altro record da mostrare con orgoglio. È l’unico bolognese, ma anche l’unico giocatore della nostra regione, ad aver vinto la Coppa Davis. Tra
i nomi che compongono il team che il 26 novembre scorso ha alzato l’insalatiera […] c’è anche il suo, di diritto, anche se non è sceso in campo nella finale di Malaga. Lo ha fatto nella fase a gironi dell’atto finale, per di più nella sua Bologna Insieme a Matteo Arnaldi contro il Canada, con Lorenzo Musetti contro la Svezia, lasciando spazio alla coppia Sinner-Sonego dai quarti in avanti. Sollevando la Davis, ha regalato una dedica speciale al “fratello” Fognini. E in questo autunno è ripartito alla grande nell’edizione 2024, sempre alla Unipol Arena, a due passi da casa: stavolta con Vavassori nelle sfide a Brasile, Belgio e Paesi Bassi che hanno spalancato i cancelli verso un’altra finale.


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