2) Karolina Muchova e le finali
Una premessa indispensabile. È sempre molto difficile (e anche presuntuoso) trarre delle conclusioni sulle caratteristiche mentali di qualsiasi tennista, per una serie infinita di motivi. Ma forse è ancora più difficile farlo per una atleta come Karolina Muchova, che sta conducendo una carriera anomala: a causa dei frequenti e seri infortuni, ha dovuto affrontare lunghe interruzioni agonistiche e pochi periodi di tennis continuativo.
Per questo i suoi numeri sono in assoluto piuttosto limitati, e si sa che quanto più i numeri sono limitati, tanto più è difficile sviluppare analisi credibili e convincenti. Premesso tutto questo, esprimo comunque la mia sensazione. In carriera, nel circuito WTA, Karolina ha raggiunto 6 finali. Ha vinto in modo nettissimo un match (6-1, 6-1) contro Magda Linette nell’International di Seoul 2019. Ma ne ha persi 5. Ecco la lista delle sconfitte:
2019 International Praga vs Teichmann 7-6(5), 3-6, 6-4
2023 Roland Garros vs Swiatek 6-2, 5-7, 6-4
2023 WTA 1000 Cincinnati vs Gauff 6-4, 6-3
2024 WTA 250 Palermo vs Zheng Q. 6-4 4-6 6-2
2024 WTA 1000 Pechino vs Gauff 6-1, 6-3
Dunque i numeri su cui ragionare sono davvero piccoli, ma così sbilanciati da farmi pensare che Muchova abbia qualche problema a livello di finale. Cominciamo dalla sconfitta del 2019: quel torneo praghese, giocato sulla terra battuta, aveva offerto una finale piuttosto anomala. Infatti le protagoniste erano una qualificata (Jil Teichmann) e una wild card (Muchova). Fosse stato per la loro classifica, nessuna delle due sarebbe stata ammessa al tabellone principale, visto che in quel momento erano numero 103 (la svizzera Teichmann) e numero 146 (la ceca Muchova). Sottolineo le nazionalità perché va tenuto conto che Karolina giocava in casa, e nel terzo set per due volte si era trovata avanti di un break. Ma non era bastato per vincere il titolo.
Va ricordato che Teichmann, mancina, avrebbe poi dimostrato di valere una classifica ben superiore a quel 103 dell’aprile 2019: qualche mese dopo avrebbe sconfitto Kiki Bertens in finale a Palermo. E poi nel 2021 avrebbe addirittura raggiunto la finale nel WTA 1000 di Cincinnati, battuta dalla allora numero 1 Barty, ma dopo avere eliminato lungo il cammino giocatrici come Cirstea, Pera, Osaka (allora numero 2), Bencic (numero 12) e Pliskova (numero 4). Insomma non facciamoci ingannare dal fatto che oggi Teichmann sia numero 150 del ranking e di conseguenza uscita dal tennis di primo livello: in quel periodo poteva essere una avversaria tosta. Però per Muchova rimane il risultato negativo, e le occasioni non sfruttate nel terzo set.
Non credo di dover entrare troppo nel dettaglio delle altre finaliste elencate sopra, visto si tratta di attuali Top 10 che ogni appassionato conosce. E di questo va tenuto conto, perché perdere contro una Top 10 ci può sempre stare. Qualcosa va invece ripercorso per quanto riguarda l’andamento dei match.
Finale del Roland Garros 2023 contro Iga Swiatek, senza dubbio la più forte interprete della terra battuta in attività. A oggi Muchova rimane l’unica giocatrice capace di strappare un set a Swiatek in una finale Slam. Però, proprio come contro Teichmann, nel terzo set di quella finale per due volte Muchova si è trovata avanti di un break, e per due volte non è riuscita a consolidare il vantaggio. E proprio come contro Teichmann, anche contro Swiatek ha perso il turno di battuta decisivo sul 4-5.
Meno rimpianti nelle altre occasioni. Nel recente match di Palermo 2024 contro Zheng Qinwen a me è sembrato che Karolina avesse quasi finito le energie nel terzo set (perso per 6-2), cosa del resto comprensibile visto che era rientrata da qualche settimana dopo circa nove mesi di stop per l’operazione al polso.
Mentre nelle due finali disputate contro Gauff non è mai nemmeno andata vicino a vincere un set. Ultima partita di Pechino. Riconosciuti i meriti di Gauff (che ha sicuramente giocato bene: vedi capitolo 1), va anche detto che, a mio avviso, la Muchova della finale è sembrata molto meno brillante e solida della versione che nei turni precedenti aveva sconfitto due delle giocatrici più in forma del momento, cioè Sabalenka e Zheng (sì, la stessa Zheng che invece a Palermo, in finale, l’aveva battuta…).
Questi sono gli elementi su cui ragionare e che mi fanno ipotizzare che Muchova possa essere una tennista che in finale soffre di braccino. Del resto ci sono casi di giocatrici con rendimenti opposti nella partita decisiva. In positivo e in negativo. Per esempio Swiatek ha un record di 23 vinte e solo 4 perse a livello di finale.Mi direte: facile, lei è la numero 1 del mondo. Ma che mi dite di Svitolina? Elina in carriera ha vinto 17 finali e ne ha perse solo 4. Una delle finali perse da Svitolina risale a gennaio 2024 contro Gauff, che in carriera vanta un rendimento in finale ancora migliore: 8 vinte, 1 persa.
Ma ci sono anche giocatrici che vivono in negativo la pressione della partita definitiva. Non ho sottomano dei dati complessivi, ma a memoria ricordo per esempio che Carla Suarez Navarro ha chiuso l’attività con un 2-8, o che Francesca Schiavone aveva perso tutte le prime 8 finali affrontate, prima di recuperare nella seconda parte di carriera.
E poi tutti ci ricordiamo delle finali Slam e dei particolari problemi vissute da alcune giocatrici nell’affrontarle: Jana Novotna e più recentemente Ons Jabeur hanno perso le loro prime 3 finali Slam (e chissà se Jabeur avrà altre occasioni); Kim Clijsters addirittura le prime 4. Poi però Kim ha saputo ribaltare il trend vincendo tutte le ultime 4 disputate. Vedremo se anche Karolina Muchova saprà dare una raddrizzata alle sue statistiche; Clijsters e Schiavone hanno dimostrato che non è mai troppo tardi.