[1] J. Sinner b. [5] D. Medvedev 6-1 6-4
Sin-tillating Sinner 😮💨@janniksin dominates Medvedev 6-1 6-4 to reach his 10th ATP Masters 1000 semi-final, first in Shanghai!#RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/TPFBVAm1O1
— Tennis TV (@TennisTV) October 10, 2024
Jannik Sinner conquista l’atto n° 14 della rivalità contro Daniil Medvedev con una prova di forza ai limiti del devastante, vincendo in 6-1 6-4. Primo set praticamente perfetto dell’altoatesino, che è preciso in ogni fondamentale e approfitta del fatto che il suo avversario è debilitato dal punto di vista fisico e non è certo nella sua migliore versione. Secondo parziale decisamente più equilibrato, con il n° 1 del mondo che ha comunque imposto la legge del più forte. Pass conquistato per la semifinale, dove affronterà uno tra Carlos Alcaraz e Tomas Machac.
Primo Set: Sinner disegna tennis, Medvedev soffre e paga
Jannik Sinner ha vinto il sorteggio e ha deciso subito di servire per testarsi immediatamente su questo fondamentale. E c’è da dire che dopo il primo ’15’, conquistato con la prima, l’altoatesino si è sempre dovuto affidare alla seconda. Daniil Medvedev, dall’altra parte, ha provato a rispondere più avanzato del solito, venendo ricacciato però immediatamente indietro. Non solo, perché nel game successivo è stato proprio il russo ad andare in affanno. E in men che non si dica, tra un rovescio fulminante e un passante successivo alla smorzata, ha concesso il break al suo avversario. Nel calderone, però, vanno inseriti anche due errori gratuiti del moscovita, che stranamente non si è lamentato del malfunzionamento dell’Hawk-Eye live. Il n. 1 del mondo, a quel punto, si è portato sul 3-0 tenendo al servizio a zero e aggiungendo alle soluzioni vincenti una volée stretta in cross e un lob in allungo.
Al cambio di campo Daniil Medvedev non si è smentito, lamentandosi con Greg Allensworth, giudice di sedia del match, per l’Hawk-Eye funzionante a metà. Nonostante ciò il n. 5 del mondo è rientrato con un piglio decisamente diverso, perdendo il primo punto ’15’ per un dritto finito largo ma affidandosi a tre ace consecutivi per sbloccarsi nel punteggio. Nessun patema anche per Jannik Sinner, che a braccio sciolto riesce addirittura, sul suo servizio, a ripulire l’incrocio delle righe a fondo campo. Il russo invece patisce questa onnipotenza del suo avversario e si rende protagonista di un turno di battuta disastroso con tre errori gratuiti e un doppio fallo. Trovatosi sul 5-1, il n. 1 del seeding infila tre ace e chiude il set in appena 25′. C’è da dire però che il classe 1996 ha accusato dei problemi alla spalla destra, che in parte lo possono anche giustificare.
Secondo Set: Medvedev si risveglia, ma Sinner non gli dà scampo
Dopo aver richiesto l’intervento del fisioterapista per quel problema alla spalla, Daniil Medvedev è rientrato in campo con evidenti difficoltà al servizio, con prime a velocità inferiori rispetto al suo standard. Ha provato ad approfittarne Jannik Sinner, che in più di un’occasione lo ha messo in difficoltà con risposte angolate e tentativi di prolungare lo scambio. Una trama non amata dal russo che infatti quando ha potuto ha cercato di chiudere in fretta, piuttosto scendendo a rete, riuscendo a conquistare il game ai vantaggi.
Nel gioco successivo l’altoatesino per la prima volta ha perso due punti al servizio, entrambi per altro frutto di due vincenti strepitosi del suo avversario, la cui spalla improvvisamente è tornata a funzionare. Sull’1-1 il n. 5 del tabellone ha commesso due doppi falli consecutivi, un ‘record’ per lui, concedendo la prima palla break del set. Al termine di un game fiume però è lui ad avere la meglio, grazie anche ad un ottima tenuta sui servizi da destra.
Che il russo non potesse pensare di prendere un altro 6-1 era evidente e la dimostrazione sono i turni in risposta sul servizio di Jannik Sinner. Tanto che il punto più lungo del match lo vince proprio Daniil Medvedev, con un dritto fulminante a pizzicare la linea di fondo campo. In quell’occasione è stato molto bravo l’altoatesino a ricacciarlo al suo posto, con un ace e un rovescio lungolinea. E ancora meglio ha fatto nel game successivo, sotto 40-0, quando è riuscito a recuperare fino al 40-40 grazie all’aggressione in risposta che ha costretto il n. 5 del mondo a perdere campo. Non solo perché dopo aver disegnato traiettorie precisissime ha approfittato dell’ennesimo doppio fallo del match del moscovita, conquistando finalmente il break.
Dopo un paio di game senza particolari problemi per il giocatore in battuta, il classe 1996 ha chiamato di nuovo il fisioterapista. Il che spiega anche i tanti chop tentati nel gioco precedente. Rientrato in campo dopo il trattamento ha Daniil Medvedev ha cercato di essere il più aggressivo possibile in risposta, tradito però sia dal suo dritto che dal suo rovescio. Oltre al fatto che dall’altra parte ha trovato un Jannik Sinner in stato di grazia.
Il classe 2001 ha tentato addirittura di dare il colpo di grazia, portandosi avanti 0-30 sul servizio del suo dirimpettaio, il quale si è salvato con un’improvvida scelta di darsi al serve and volley. Trovatosi a servire per il match il n° 1 del mondo è stato costretto per la prima volta ai vantaggi. Tra l’altreo chiedendo Hawk-Eye su una palla evidentemente dentro. Nonostante ciò ha imposto la legge del più forte, chiudendo i conti in 1h e 22′. In semifinale affronterà il vincente del match tra Carlos Alcaraz e Tomas Machac.