Il clima durante l’incontro con la stampa post-match di Carlos Alcaraz con Jannik Sinner è molto disteso; sorrisi nonostante la sconfitta e molta comprensione da parte del campione spagnolo quando, dopo aver parlato in termini elogiativi del numero uno del mondo, gli viene posto il quesito: “was your opponent difficult?”. Il buon Carlitos ci pensa un attimo e, non sicuro di aver capito bene chiede spiegazioni: “Jannik or…?”.
Sì sì, proprio Jannik. Una volta rassicurato, il murciano riflette qualche secondo e prova a replicare la risposta precedente, con altre parole… sempre comunque di grande ammirazione. “Io so” – dice Alcaraz – “che con lui devo dare il cento per cento; Jan ti spinge ai tuoi limiti, sempre. È un colpitore formidabile, il migliore di tutti; anche dal punto di vista mentale non abbassa mai la guardia e ti obbliga a fare altrettanto”.
Il campione di Wimbledon accenna anche al loro rapporto fuori dal campo: “c’è grandissimo rispetto reciproco tra me e lui. In effetti non parliamo molto, ma mi piacerebbe molto succedesse; questo ovviamente non cambia il mio modo di giocarci contro, dal momento che quando sono in campo non penso a null’altro che ad affrontare al meglio l’avversario, che sia Sinner o chiunque altro”.
Non manca la domanda su come si sia trovato in questi giorni a Riyadh, e Alcaraz tiene a ricordare di aver già vissuto una esperienza simile: “l’atmosfera è magnifica, esattamente come la ricordavo quando lo scorso anno sono venuto qua con Djokovic. C’è grande passione, anche perché non c’è l’abitudine a vedere tennis; quindi, ogni volta che accade l’entusiasmo è davvero coinvolgente. Sono grato agli organizzatori e spero proprio di tornare il prossimo anno per una nuova esperienza”.
Magari anche per andare a verificare a che punto è il calcio da quelle parti. Carlitos sorride con qualche traccia di imbarazzo quando gli viene chiesto per quale squadra di calcio del campionato locale tifi. “Francamente non ho mai visto una partita intera, e nemmeno mezza… Ho però guardato diversi video: conosco Neymar, Ronaldo, ma non ancora la Saudi League. Spero di colmare presto questa lacuna, magari proprio il prossimo anno”.