Finalmente è tempo della premiere italiana del film Nasty. Quest’ultimo verrà presentato lunedì 21 durante la Festa del Cinema alle ore 21 presso l’auditorium Sala Petrassi. Ma non è finita qui: di nuovo martedì 22, alle ore 19, con la replica nella sala 1 del Cinema Giulio Cesare, sempre nella Capitale.
Il film riguarda la svolta della carriera di uno dei tennisti più amati, ma anche più criticati, ovvero Ilie Nastase, il primo numero 1 della storia del tennis ATP. In particolar modo, l’anno 1972, dove riuscì a vincere gli US Open e inoltre raggiunse le finali di Wimbledon e Coppa Davis.
Nel film “Nasty”, vengono esplorati tutti i suoi momenti, gli alti e i bassi della sua carriera, le controversie che circondarono il giocatore e l’impatto duraturo che ha avuto nel mondo del tennis. Perché si, Nastase è stato un vero e proprio numero 1, mantenendo la prima posizione nel ranking ATP per 40 settimane consecutive, dal 23 agosto 1973 (quando fu stilata la prima classifica computerizzata) al 2 giugno 1974. Ad accompagnare il personaggio, è stato sicuramente un’irresistibile combinazione di talento, eccentricità e umorismo che lo hanno reso un vero showman, ammirato da fan, commentatori e atleti. Dopo Nastase, il tennis non è stato più lo stesso.
Tudor Giurgiu (direttore e produttore di Nasty), Cosmin Hodor (co-produttore) e Hanka Kastelicova (vice presidente e produttore esecutivo) hanno commentato così il capolavoro che uscirà nelle sale italiane. “Ilie Nastase in campo è stato favoloso. E’ riuscito in pochi anni a conquistare il mondo con il suo talento e la sua personalità. Stiamo lavorando a questo progetto da 5 anni e abbiamo avuto la possibilità di parlare con superstar dello sport, persone che sono state profondamente influenzate da lui“.
“Ora che è finito il film, mi rendo conto che i superlativi usati per descriverlo non sono affatto esagerati. A volte era persino più popolare del tennis stesso. Ecco cosa vorrei che le nuove generazioni vedessero in Nasty, una figura ispiratrice che ha scosso il mondo. Questo film cattura l’essenza di un vero showman, ricordandoci l’eredità di Nastase e il segno che ha lasciato nel mondo del tennis“.
A raccontare le gesta di Nastase sono, tra gli altri, Tiriac, McEnroe, Borg, Nadal, Becker, Noah e… anche Ubaldo Scanagatta, grazie al quale l’ex tennista trovò moglie (la seconda di cinque). Nel film, infatti, compare più volte il direttore di Ubitennis che ricorda diversi aneddoti e momenti straordinari della vita del grande campione rumeno. Siparietti esilaranti dentro e fuori dal campo. Uno di questi è visibile in questo video: Nastase e Borg stanno giocando in doppio contro Laver e Ashe. C’è una palla contestata, un servizio di Ashe che viene chiamato fuori, forse erroneamente: i due correttissimi Laver e Ashe protestano civilmente, e Nastase che fa? Va sopra la riga che Ashe pensa di aver centrato e cancella qualsiasi segno con il piede! Un minuto dopo circa c’è un colpo dello stesso Nastase che finisce probabilmente sulla riga e l’arbitro in cattiva giornata lo chiama fuori. Rod Laver, il grande gentleman, decide allora di imitare Nastase: va sulla riga e la cancella.
Ovviamente, Nastase non è stato solo un personaggio eccentrico e controverso ma anche un grande – grandissimo – giocatore. Nella sua carriera Ilie ha conquistato due Slam (US Open 1972 e Roland Garros 1973), quattro ATP Finals quando tutti le chiamavano Masters (1971, 1972, 1973 e 1975), due ultimi atti a Wimbledon (1972 e 1976), per un totale di 64 titoli in singolare (altre 37 finali perse) oltre i 23 conquistati prima della creazione dell’ATP.
Da sottolineare, anche i tre allori Major in doppio (disciplina nella quale ha raccolto 45 primi posti): con Ion Tiriac al Roland Garros 1970 e a fianco di Jimmy Connors a Wimbledon 1973 e allo US Open 1975. Con il connazionale Tiriac Nastase ha perso un’altra finale dell’Open di Francia (1966), e lo stesso è accaduto in coppia con Connors sempre al Roland Garros (1973). Da menzionare, sono anche i due successi a Wimbledon in doppio misto con Rosemary Casals (1970 e 1972), oltre che la finale persa allo US Open, sempre in coppia con la tennista statunitense (1972). Il rumeno è stato anche il primo tennista europeo della storia a raggiungere un milione di dollari di montepremi.
Dopo tante parole, è il caso di godersi il trailer del film:
Ha collaborato al pezzo Lorenzo Celenza