Eccoci giunti ad una nuova puntata di ‘Doppia Coppia’ (qui il link con tutte le puntate precedenti), la rubrica di ‘Ubitennis’ dedicata alla specialità meno famosa di questo bellissimo sport che piano piano sta cominciando a prendere piede. E la dimostrazione viene dai professionisti che decidono di farne un marchio di fabbrica della loro carriera, lasciando perdere il singolare in alcuni casi. Nel corso dell’ultima settimana si sono giocati ben cinque tornei, tre al maschile – tutti ATP 250 – e due al femminile, di cui un WTA 500 e un WTA 250. Per questo motivo nel corso di questo episodio non parleremo di tutti i vincitori di un titolo nello scorso weekend, ma segnaleremo alcuni profili meritevoli.
E come non cominciare dalla coppia indiana, composta da Arjun Kadhe e Rithvik Choudary Bollipalli, vincitori dell’ATP 250 di Almaty. Senza ombra di dubbio il livello del torneo non era dei più eccelsi in assoluto, tenuto conto che le prime teste di serie erano Nathaniel Lammons e Jackson Withrow. Quel che è certo, però, è che i due hanno giocato la loro prima finale in carriera e hanno conquistato il titolo. Non si vogliono assolutamente scomodare i grandi giocatori indiani di questa specialità, da Leander Paes a Rohan Bopanna, ma si tratta di un sodalizio da osservare con attenzione, soprattutto nel 2025. D’altronde sono al loro primo successo nel circuito. E il nativo di Pune ha raggiunto questo traguardo all’età di 29 anni, quindi non è propriamente giovanissimo.
A Ningbo la prima volta di Yuan
Un’altra tennista, e questa volta ci spostiamo al femminile, che per la prima volta ha alzato al cielo un trofeo in doppio, è Yue Yuan. La cinese, sorretta indubbiamente dal pubblico amico di Ningbo, in questa stagione è cresciuta tantissimo in singolare, dove ha conquistato il primo titolo della sua carriera. Alla sua prima finale in doppio, invece, per altro in un WTA 500, ha subito messo la firma in coppia con una veterana del circuito come Demi Schuurs. Questo a confermare i suoi miglioramenti evidenti in questo 2024.
Infine una menzione d’onore va fatta per Ena Shibahara, che a dispetto dell’ennesimo cambio di compagna, in questo caso l’esperta Laura Siegemund, ha mantenuto invariata la sua qualità. E se il Giappone dovesse vincere contro la Romania in Billie Jean King Cup la nipponica potrebbe avere un ruolo decisivo nel doppio nel successivo match contro l’Italia. Ricordiamo come la nativa di Mountain View non sia presente nell’elenco delle convocate, ma il forfait di Naomi Osaka potrebbe aprirle una porta.