Dopo il suo fantastico successo contro Frances Tiafoe, che lo ha riportato nei quarti di finale di un torneo sul cemento per la prima volta da Acapulco 2023, Matteo Berrettini si è concesso brevemente ai nostri microfoni nella tarda serata di mercoledì. Mentre attende di conoscere chi tra Karen Khachanov e Brandon Nakashima sfiderà venerdì, Matteo ha raccontato come si è tirato fuori da una situazione complicata e ha fatto il punto della situazione in ottica Coppa Davis. Di seguito le sue dichiarazioni.
DOMANDA UBITENNIS: Congratulazioni per la vittoria Matteo! Nel terzo set, quando eri sotto di un break, dove hai trovato la forza per risalire?
Matteo Berrettini: “Nel mio carattere, nell’essere la persona che sono. Nella mia carriera ci sono stati tante situazioni così, tanti match che sembravano finiti e poi alla fine mi sono ritrovato al terzo al quarto set a dover lottare un’altra volta, ma non mi arrendo mai. Sono fatto così, non mollo mai, dentro e fuori dal campo: credo che questa partita sia riuscito a vincerla per questo motivo“.
DOMANDA UBITENNIS: Ti faccio una domanda in ottica Davis. Se giocassi saresti il numero 2 italiano. Giocando così indoor c’è qualcuno che potrebbe metterti in difficoltà oppure devono essere gli altri a preoccuparsi di Berrettini nell’eventualità?
Matteo Berrettini: “Non lo so. La Davis è sicuramente un obiettivo per me, è un grandissimo sogno, ma abbiamo la fortuna di avere tantissimi giocatori che stanno giocando benissimo. Uno è ovviamente il titolare indiscusso, poi ci sono i ragazzi del doppio che pure stanno facendo una stagione pazzesca. Abbiamo l’imbarazzo della scelta. Mi piace molto giocare indoor in generale, mi piace giocare qui a Vienna e mi piace giocare in Davis. Spero di poter essere tra i convocati, altrimenti farò il tifo per i ragazzi come ho fatto. Viva l’Italia!“.