C. Dolehide b. L. Bronzetti 6-3 3-6 7-6(9)
PRESSURE IS FOR TIRES 🛞
— wta (@WTA) October 26, 2024
Caroline Dolehide saves FOUR match points in the deciding-set tiebreak, before converting her third and reaching the #GuangzhouOpen final! pic.twitter.com/Mlz6YK1V8G
In una semifinale che si rivela una sorta di dramma, senza l’occhio di falco a poter confermare o meno le soventi dubbie chiamate dei giudici di linea, vince l’americana Caroline Dolehide con il punteggio di 6-3 3-6 7-6(9) dopo 2 ore e 39 minuti. Il match è una vera e propria montagna russa e vede continui ribaltamenti di fronte, con le due giocatrici che fanno spesso ricorso al loro diritto per comandare nello scambio e far piovere vincenti. Si sente a lungo andare la stanchezza ma l’americana, partita dalle qualificazioni, riesce a portare l’incontro sino alla fine specialmente grazie al servizio in kick, molto pesante e a cui la tennista italiana fa molta a fatica a porre rimedio, specialmente con il rovescio. Da parte di Lucia sicuramente la soddisfazione per il buon torneo fatto ma anche il rammarico per non essere riuscita a convertire quattro match point che l’avrebbero portata in finale.
Primo set: l’americana lascia poche soluzioni e si aggiudica il primo parziale
Dopo un inizio molto combattuto, Dolehide ottiene due break consecutivi, che le consentono di andare a servire per il set con il punteggio di 5-1. Il set prosegue, nonostante un break ormai troppo tardivo dell’azzurra, fino al secondo set point. Bronzetti sbaglia un facile attacco e consegna all’avversaria il primo set, con il punteggio di 6 giochi a 3, dopo 39 minuti. Nella prima partita la tennista di Villa Verrucchio commette 17 errori non forzati a fronte di soli 8 vincenti, mostrando dunque un margine molto negativo da dover migliorare per poter ribaltare l’incontro.
Secondo set: Sorride Lucia Bronzetti, la partita va al set decisivo
Parte male Bronzetti, che non riesce a tenere il servizio in apertura di secondo parziale: l’americana rimane una schiacciasassi dalla baseline, con l’impressione di poter chiudere in fretta l’incontro. Lucia perde alcune chances nel gioco successivo, ma riesce a rubare il servizio all’americana su un suo doppio fallo, alla quarta palla break. In questo game Bronzetti gioca con più aggressività mostrando la migliore performance sinora in risposta, dando all’avversaria il segnale di essere ancora nel match. Lucia breakka di nuovo e si porta in vantaggio 3 a 1, per poi farsi rimontare sul 3 pari e di nuovo portarsi in vantaggio 5 giochi a 3 e servizio. Due missili di diritto consegnano il secondo set a Lucia Bronzetti che riporta lo score in parità: il punteggio è di 1 set pari dopo un’ora e mezza. Nel secondo parziale migliorano molto sia il rendimento del dritto di Bronzetti e in generale la sua performance, con 12 vincenti e 12 gratuiti, sia il suo atteggiamento, molto meno negativo.
Terzo set: entrambe servono per il match, al tie-break trionfa Dolehide
Dopo il Medical Time Out ricevuto da Caroline Dolehide, per un problema a spalla e braccio destro, inizia il set decisivo dell’incontro. L’americana trova subito l’occasione per rubare il servizio alla tennista di Villa Verrucchio, riuscendoci alla terza palla break. Il set prosegue con Dolehide che si ritrova a un gioco dalla finale. L’americana viene rovinata dalla pressione, commettendo due doppi falli su quattro nel match proprio nel game più importante, perso da un vantaggio iniziale di 30 a 0. La situazione si ribalta completamente, con Lucia che riesce a breakkare anche nel game successivo portandosi avanti 6 giochi a 5, trovandosi in vantaggio per la prima volta nel set. Anche in questo caso l’incontro non vuole chiudersi, con la numero 101 al mondo che con il controbreak porta il set decisivo al tie-break. Questo si rivela una montagna russa vera e propria, con Dolehide che salva in maniera monumentale quattro match point e riesce a vincere alla sua terza occasione. L’atleta stelle e strisce è la prima qualificata da Li Na nel 2004 a raggiungere la finale: di fronte a lei c’è Olga Danilovic.
Francesco Maconi