[8] K. Krawietz/T. Puetz b. [1] M. Arevalo/M.Pavic 7-6(5) 7-6(6)
Dopo aver annullato un matchpoint in semifinale a Purcell e Thompson, Kevin Krawietz e Tim Puetz vincono per la prima volta le ATP Finals superando per la seconda volta nel torneo Marcelo Arevalo e Mate Pavic; per la prima volta la testa di serie numero otto si impone nel match decisivo e lo fa con pieno merito, confermando il 4-2 nei confronti diretti con la coppia che chiude al primo posto del ranking la stagione.
I tedeschi si dimostrano coppia compatta e ben assortita, capaci di ottime evoluzioni a rete (soprattutto Krawietz) e di risposte fiammeggianti (soprattutto Puetz); dall’altra parte della rete Arevalo ci crede fino in fondo mentre Pavic non riesce a dare il suo consueto contributo di qualità per via di qualche contrattempo fisico. Il croato si muove con meno disinvoltura sul campo e non incide praticamente mai in risposta, non accendendo la sua luce nemmeno nei due tie-break.
Pavic, già campione di doppio in tutti i tornei Slam e alle Olimpiadi, non si cinge della corona di Maestro ma si consola con la quarta stagione chiusa da numero uno con quattro compari differenti: prima di Arevalo ci sono l’austriaco Oliver Marach, il brasiliano Bruno Soares e il croato Nikola Mektic. “Grazie a mia moglie a casa, che gestisce al meglio la famiglia” – dice Puetz l’antidivo, cui Krawietz fa eco ricordando però che c’è ancora una settimana di lavoro lontano da casa. La Coppa Davis.
Il match
È facile aspettarsi una partita lunga, perlomeno in termini di numero di set; tutti e quattro partono bene al servizio, solo Puetz si trova a dover risalire dallo 0-15 e poi da 15-30 dopo un doppio errore, ma il trentasettenne (tra due giorni) di Francoforte rattoppa con un ace. I tedeschi riescono a esibire alcuni saggi della loro abilità nel contrare il servizio e si portano sul deciding point nel settimo game, ma Pavic apre il campo alla volée di rovescio di Arevalo con un’ottima curva mancina centrale.
Arevalo si conferma affidabile negli aspetti del gioco che meglio conosce, ovvero la potenza e la solidità e nel decimo game guadagna per il suo sodalizio il 40-30 con un dritto in mezza volata inside out inaspettato. La parità non arriva perché Krawietz non è d’accordo e si spiega con la battuta: il 6-6 finisce per essere il risultato più equo dei primi dodici game: sette punti in ribattuta per i primi favoriti del torneo, cinque per i tedeschi.
Si vedono ben quattro punti contro la regola del servizio nel 5-5 che riunisce i due binomi alle soglie del punto che assegna il primo setpoint: Arevalo si distingue in positivo rispetto al suo esperto compagno ma è proprio il salvadoregno sul 5-6 a non chiudere uno smash e a invadere l’out opposto con il dritto. Quarantasei minuti e il primo set è tedesco.
Nella frazione seguente è sempre la battuta a comandare; Pavic, non in perfette condizioni fisiche all’inizio del torneo, è meno brillante rispetto ai suoi standard di estro e fantasia ed è soprattutto Arevalo a tenere alta l’intensità e l’umore nel duo. Marcelo subisce una splendida risposta vincente di Puetz che vale il 15-30 nel sesto gioco ma è bravo nel reagire positivamente e a risolvere la delicata questione.
I teutonici non concedono nulla nei propri turni alla battuta e si portano sul 5-4 ma Arevalo serve bene e si aggiudica con coraggio il game della verità. Il tie-break è di nuovo il capolinea del parziale e a brillare sono di nuovo i tedeschi, che trovano in special modo nelle risposte di Puetz la chiave per minare le certezze del duo opposto: I favoriti numero uno annullano un matchpoint ma si inchinano al secondo, con uno smash disgraziato di Pavic che oltrepassa la linea di fondo.