I. Swiatek b J. Paolini 3-6 6-4 6-4
Match fra la numero 2 e la numero 4 del mondo: ci si aspettava una grande partita e così è stato, entrambe hanno giocato il loro miglior tennis, un vero spettacoli per chi ha potuto assistervi. Purtroppo a prevalere è stata Iga Swiatek, la nostra Jasmine Paolini ha iniziato benissimo il match ma a inizio secondo set non è riuscita ad uccidere la partita. Nel terzo poi qualche piccolo dettaglio ha fatto la differenza. In particolare gridano vendetta le 13 palle break non concretizzate da Jasmine.
Primo set: break e contro-break, poi è Paolini la più lesta ad accelerare. L’Italia è ad un solo parziale dalla finale
Al primo cambio di campo “lungo” l’equilibrio è invariato, anche se tutti gli appassionati italiani hanno dovuto trattenere il respiro in occasione del game inaugurale della sfida dove Paolini ha brillantemente rimontato dallo 0-30. Tuttavia, il primo vero snodo della partita si manifesta nel quarto game con Swiatek al servizio, dove la polacca avanti 40-15 si complica la vita: con una seconda leggera e uno schiaffo al volo di diritto spedito oltre la linea di fondocampo, regala infatti all’azzurra un vantaggio esterno che significa palla break. L’opportunità però scivola via per Jasmine che stecca dal lato sinistro, la n.°4 del mondo se ne procura subito un’altra ma non anche in questo caso l’occasione sfuma con l’allieva di Renzo Furlan che non riesce a gestire nel migliore dei modi un dritto in corsa (2-2). E come nei più classici adagi calcistici “gol sbagliato, gol subito”, dopo aver avuto le chances per breakkare è Jas a cedere la battuta: anche lei non concretizza una palla game, sul 40-30, finendo per perdere i 3 successivi punti. In generale ciò che è mancato alla “nostra” punta di diamante in questo frangente di gara è stata la prima di servizio, che ha latitato e non poco. D’altra parte sono proprio la stabilità e l’efficacia della prima palla, gli ingredienti che finora stanno dando ragione all’ex numero 1 WTA. Paolini continua comunque a non mollare neppure un singolo colpo, mettendo sempre più pressione alla battuta della nativa di Varsavia che così dopo aver sventato per due volte il contro-break alla terza occasione azzurra non può nulla (3-3).
In pochissimi minuti, Jasmine torna a condurre il punteggio ed è dunque lei a poter liberare ancora più aggressività in risposta. Non a caso, ecco materializzarsi il momento spartiacque nell’ottavo game: in sequenza vanno in scena un intelligentissimo passante italico, doppio fallo polacco, ancora sbavatura di Iga e dulcis in fundo regale bimane toscano. Dal 3-2 e servizio Swiatek, siamo 5-3 e battuta in favore di Paolini. La cinque volte campionessa Slam reagisce prontamente al ribaltamento dell’inerzia, volando 0-40 ma qui Jasmine ci fa capire come oramai appartenga stabilmente – e meritatamente – all’élite mondiale. Schianta il morale dell’avversaria portando a casa quattro punti consecutivi, il primo set è storia: 6-3 per Jasmine in 45 minuti.
Secondo set: Swiatek barcolla ma non molla
Ora è palese il nervosismo di Iga, ma anche la sua necessità di trovare nuove soluzioni di gioco: continuando così, infatti, Paolini non ha troppi problemi soprattutto nei games di risposta dove l’attitudine propositiva e la capacità di togliere il tempo dell’azzurra la stanno facendo da padrona. Perciò, Swiatek si sente in dovere di forzare la seconda per evitare di essere aggredita dai frigoriferi provenienti da Castelnuovo di Garfagnana. Entrambe cominciano il secondo set con un laborioso primo turno di servizio, si va ad oltranza ma sia la polacca sia Jasmine si salvano (l’azzurra era in vantaggio 40-0).
Si prosegue con un preciso spartito emotivo: la classe 2001 stenta a trovare coerenza tecnica con diverse errori grossolani, Jasmine al contrario – ad eccezione di una prima ancora un po’ troppo ballerina – sta litigando eccessivamente con il cinismo sui break point (in partita sinora sono 9 quelle avute a disposizione, sfruttandone solamente 2) a testimoniarlo le tre gettate alle ortiche nel terzo gioco.
Jasmine però sta lì, non arretra di un centimetro e si mette sempre nelle condizioni di riprovarci: dopo essersi intascata il primo turno di battuta a zero del suo incontro, pesca il jolly che la manda a palla break (la decima) con un passante di puro istinto posizionale da “circoletto rosso”. Come reagirà Swiatek? Da autentica campionessa, ace provvidenziale. Paolini si garantisce anche l’undicesima occasione complessiva, ma è ancora la polacca attraverso il fondamentale d’inizio gioco a darsi l’opportunità di chiudere immediatamente con il colpo in uscita (3-2 Polonia senza break).
Dopodiché si assiste ad un infernale game di battuta azzurro, il gioco più lungo del set: dove però Paolini dimostra di imparare dai suoi errori, evitando che riaccada quanto successo tra terzo e quarto game del primo set. Così, al termine di 14 punti e un break point cancellato – il primo per Iga nella seconda frazione – mantiene inalterata la parità.
Si va avanti nel parziale con la Swiatek che adesso sembra aver trovato un po’ la quadra sui propri turni di servizio e ai punti si fa preferire. Il parziale arriva alle battute finali, decimo game nel quale la polacca torna a spingere e con una gran risposta vincente di rovescio arriva a doppio set point, con il pubblico di parte bianco rossa che si fa decisamente sentire. Prima occasione salvata con un servizio vincente a 172 Km/h da Jasmine, praticamente a tutta; sulla seconda però il rovescio tradisce l’italiana e il parziale si chiude per 6-4 Polonia.
Terzo set: Il tennis femminile al suo meglio, si gioca sui dettagli
Dopo un toilet break della Swiatek (fatto curioso visto che di solito il giocatore che ha acquisito un’inerzia positiva non ha interesse a spezzare il ritmo del match) si riprende con la polacca al servizio. Piccolo grande vantaggio per Iga, che in caso di arrivo in volata avrà un briciolo di pressione in meno sui propri turni di servizio.
Primo game sul velluto per Iga mentre Jasmine per chiudendo il successivo game di servizio a 15 non da la stessa sensazione di solidità. In questo avvio di terzo set Swiatek adesso è super aggressiva in risposta e seppur sbagliando qualcosa è lei a menare le danze. Tatticamente non una situazione comoda per l’azzurra, che deve rimanere aggrappata al match e approffitare di ogni calo della polacca, che giocando così aggressiva potrebbe arrivare.
Le opportunità infatti arrivano nel terzo game, con Swiatek che sparacchia malamente e regala 2 palle break. La prima di queste si gioca sulla seconda, Jasmine prova con parecchio coraggio, anche troppo, a prendersi il punto a rete, ma viene trafitta; il suo attacco di dritto era troppo leggero per mettere in difficoltà la numero 2 del mondo. Sulla seconda opportunità gran servizio Swiatek e tutto da rifare per Paolini, che da inizio secondo set sta a 0/7 sulle palle break. L’azzurra a questo punto però cambia marcia e va anche lei in full attack mode. Altre due palle break per Paolini, ma Swiatek annulla con altrettanti ace. Aggiornato il tabellino dei break pointi salvati da Swiatek che sale a 9 da inizio secondo set. Game infinito da 16 punti vinto dalla polacca.
Occasioni che sfumano e che danno ulteriore convinzione alla Swiatek che in risposta continua a menare come un fabbro. Quarto game nel quale il dritto lungolinea della polacca fa malissimo e le procura a sua volta due palle break. Sulla prima Jasmine si salva con una buona prima seguita da un attacco vincente, ma sulla seconda l’ennesima soluzione lungolinea della polacca affonda l’italiana, arriva il break.
Jasmine adesso deve sbloccare un altro livello e lo fa: la Swiatek perde per strada la prima e viene punita dalle sentenze di dritto della Paolini. Giusto per nota a margine, Jasmine ci mette anche una discesa a rete su una risposta di rovescio e stop volley sempre di rovescio che avrebbe fatto felice anche Edberg. Nuova palla break e stavolta finalmente la polacca stecca il rovescio in spinta, per l’immediato controbreak italiano.
Partita che adesso diventa se possibile ancora più bella: stiamo assistendo ad uno scontro fra due pesi massimi che stanno decisamente privilegiando l’attacco alla difesa e lo spettacolo ne guadagna. Entrambe vogliono andare a prendersi il match con tutte le loro forze.
Sesto game nel quale Paolini riesce ad issarsi a 40-0 ma viene risucchiata. Si va ai vantaggi per l’ennesima volta, ma stavolta Jasmine trova due servizi vincenti e riporta la situazione sul 3-3. Fondamentale anche psicologicamente essersi rimessa definitivamente in carreggiata visto che non tutti i game della Swiatek saranno così ricchi di seconde come il precedente. Entrambe adesso lasciano andare il dritto a tutta e la palla viaggia a velocità riservate a poche elette nel femminile.
Nono game con Swiatek al servizio e Jasmine che si fa come sempre aggressiva ma Iga gioca da campionessa qual è. Il secondo punto del game col senno di poi è un turning point e spiega bene perchè la polacca è una pluricampionessa del Roland Garros. Difese eccezionali a dir poco e alla prima mezza occasione dritto a sventaglio vincente. Punto che indirizza il game, poteva essere 0-30 per l’italiana ma invece Iga chiude facilmente, che va a rispondere con un’inerzia positiva. Si entra così nella zona calda del set, dove diventa proibito sbagliare.
Decimo game sul servizio Italia, e la pressione della Swiatek diventa costante. La polacca è un muro, rimanda la qualunque fino a portare Jasmine allo sfinimento. Match point Polonia: basta il primo, lo sventaglio di dritto della Paolini esce, confronto che va sul 1-1.
Scontro che verrà deciso dal doppio, nel quale Swiatek e Paolini avranno il dubbio piacere di scambiarsi altri fendenti velenosi. Sarà fondamentale vedere quanto le due punti di diamante di Italia e Spagna avranno ancora nel serbatoio.