Nella giornata di mercoledì 8 gennaio si sono giocati gli otto match degli ottavi di finale dell’Adelaide International 2025, con il tabellone che, a questo punto, è allineato ai quarti. Un turno, questo, in cui il bilancio è ampiamente positivo per gli USA, che portano tre elementi su quattro entro i migliori otto del torneo. L’unico ad aver ‘deluso’ è stato Brandon Nakashima, accreditato della testa di serie n° 7 e con il derby contro Tommy Paul all’orizzonte che è quindi saltato. Ma procediamo con ordine.
Il Canada sorride a metà
Nel primo incontro di giornata Felix Auger-Aliassime, quinta forza del seeding, ha superato in rimonta 1-6 6-4 7-5 il francese Arthur Cazaux, che ha lottato e ci ha creduto fino all’ultimo punto del terzo set, salvo poi arrendersi ad un avversario più quotato e con più esperienza. Primo set senza storia con il classe 2002 che ha conquistato due break ed ha chiuso in appena 34′, mentre nel secondo e nel terzo è regnato l’equilibrio assoluto fino all’ultimo game di entrambi i parziali, quando il canadese ha piazzato i due allunghi decisivi che gli hanno permesso di conquistare il successo.
Chi non riesce a trovare continuità sul piano dei risultati, invece, è Denis Shapovalov, caduto nella trappola tesagli da Marcos Giron, vincitore in 7-5 6-2. Eppure era stato proprio il canadese a portarsi avanti nel primo set del derby nordamericano per 3-0, salvo poi subire un parziale di cinque game consecutivi dal suo avversario. Dopo aver annullato due set point è riuscito a rimettere la testa avanti nel punteggio, ma anche in questo caso la reazione del californiano è stata immediata. Secondo parziale, invece, in cui il dominio del n° 45 del ranking ATP è stato netto e gli ha permesso di chiudere al primo match point a disposizione. Non ci sarà quindi il derby tra Aliassime e Shapo: Felix affronterà Giron per la sesta volta in carriera (4-1 i precedenti in favore del canadese).
Tu e O’Connell salutano, vince Hijikata
Nel giro di qualche ora, poi, l’Australia ha visto salutare l’Adelaide International 2025 a due suoi beniamini, Li Tu e Christopher O’Connell. Il primo, infatti, ha subito un 6-3 6-3 da Benjamin Bonzi praticamente senza storia. Due timide reazioni nelle fasi finali di entrambi i set lo hanno tenuto a galla per qualche minuto in più, ma il francese ha dimostrato di essere superiore sotto tutti i punti di vista. Il secondo, invece, si è dovuto arrendere a Miomir Kecmanovic in 7-6(1) 6-2, nonostante i 13 ace messi a segno nel corso dell’intero incontro. La sconfitta, però, è stata frutto, soprattutto, di un tie-break in cui non ha mai saputo infastidire il suo dirimpettaio e di una seconda frazione decisamente sottotono. Proprio Kecmanovic-Bonzi sarà uno dei due quarti di finale della parte bassa del tabellone, presidiata da Korda.
Un altro tennista a cui non sono bastati gli ace per trovare l’accesso ai quarti di finale è stato Brandon Nakashima. Lo statunitense ne ha fatti 19 contro Rinky Hijikata, che lo ha però sorprendentemente battuto 6-2 3-6 7-6(5). Nel primo set c’è stata la fuga sul 4-0 del padrone di casa, che ha poi dovuto solo amministrare il vantaggio, mentre nel secondo il giovane nordamericano ha piazzato a metà parziale il break che si è poi rivelato decisivo. Grande equilibrio nel terzo, che si è risolto in un tie-break altrettanto combattuto.
Korda e Paul non steccano
Come detto è stata la giornata degli USA quella di mercoledì 8 gennaio all’Adelaide International 2025. Oltre a Marcos Giron, infatti, hanno vinto anche le prime due teste di serie, Tommy Paul e Sebastian Korda. Il primo ha superato in tre set (6-4 3-6 6-3) Manuel Guinard (n. 261 del mondo e lucky loser delle qualificazioni) in un incontro combattuto nonostante la differenza di livello tra i due giocatori in campo e se la vedrà al prossimo turno con Hijikata. Decisive a conti fatti le palle break salvate dallo statunitense, 10/11, rispetto a quelle del transalpino, 0/2. Il secondo, invece, ha rifilato un doppio 6ad Alejandro Davidovich Fokina, che si è risvegliato solamente nell’ultimo game annullando quattro match point prima di cedere il passo.
Il match più combattuto della giornata, però, è stato l’ultimo in programma, quello tra Tomas Martin Etcheverry e Thanasi Kokkinakis, risoltosi a favore del padrone di casa dopo oltre 3h di battaglia, con un totale di 36 ace (23 a 13 per l’australiano) e con il punteggio di 7-5 4-6 7-6(4). Nel primo set è stato cinico l’ex compagno di doppio di Nick Kyrgios (con cui proprio qui ha vinto il titolo nel 2022) che dopo aver annullato quattro palle break ha piazzato l’allungo nell’ultimo game, al secondo set point. Stesso copione, più o meno, anche nel secondo parziale, questa volta a favore dell’argentino, che il suo sigillo lo ha messo nel penultimo gioco. Assenza di break, invece, nella frazione decisiva, risoltasi al tie-break – e non poteva essere altrimenti. Ai quarti di finale promette altrettanto spettacolo la sfida con Korda.
