Nonostante il caso sia proceduto a ritmi ben più spediti di quello di Jannik Sinner, con la tennista polacca che ha già scontato la sanzione di un mese di squalifica, il destino di Iga Swiatek resta tutt’altro che deciso. La WADA ha tempo fino al 21 di gennaio per presentare l’atto di appello e, anche se siamo a veramente pochi giorni dal termine, i precedenti lasciano ogni possibilità aperta. Il 10 settembre 2024, per la sentenza su Sinner, un portavoce della WADA dichiarò al Corriere della Sera che l’Agenzia “sta tutt’ora esaminando la documentazione sul caso Sinner ricevuta dall’ITIA per decidere se presentare ricorso”. Ricorso che venne effettivamente presentato il 26 di settembre, a pochissimi giorni dalla scadenza del termine.
Dato questo precedente è chiaro come le dichiarazioni della WADA rilasciate in esclusiva a Ubitennis.net, pari a “la WADA non ha commenti da fare sui dettagli relativi al caso di Iga Swiatek, essendo lo stesso tutt’ora sotto esame” possono significare un po’ tutto e un po’ nulla. La cosa più logica da pensare è che, essendo a pochi giorni dal termine, la WADA voglia esaminare ancora una volta con estrema minuzia il caso di Iga, per decidere se muoversi prima del termine o lasciar correre definitivamente la questione. Qualora però la WADA dovesse rivolgersi al TAS entro il 21 gennaio, la tennista polacca, che ha rinunciato al diritto di ricorrere in appello come parte della decisione dell’ITIA, potrà proporre un ricorso incidentale, come stabilito dall’articolo 13.9.4 del Tennis Anti-Doping Programme.
Per quanto questa riesamina da parte della WADA possa essere semplice routine, per avere la assoluta certezza di non star facendo la cosa sbagliata, non si può ancora avere certezza sul suo esito. Iga stessa si è comunque dichiarata tranquilla, non cogliendo perché mai la WADA dovrebbe presentare appello. Se tutto andrà bene, la tennista polacca potrà senza pesi cercare di ritornare sul trono del tennis femminile, dove ora siede Aryna Sabalenka.
