Un fiore mai sbocciato, una stella eclissata. Sono tutte definizioni che potrebbero andar bene per raccontare – in soldoni – la storia di Todd Ley, una delle più grandi promesse – sfumate – della storia del tennis australiano.
All’età di soli 12 anni, Todd guidava le classifiche giovanili, con un radioso futuro davanti a sé, ma la brillante carriera del baby prodigio – suo malgrado – non avrà mai un lieto fine, poiché turbata dall’uso smodato di droghe e alcol. La sua carriera da professionista si è fermata a due match vinti in singolare in otto tabelloni principali a livello ITF. Dopo un ventennio di silenzio assordante sul suo conto, Todd, ormai trentaseienne, ha deciso di raccontarsi mediante la pubblicazione del libro “Smashed – Tennis prodigies, parents and parasites“.
“All’epoca mi stavo disintossicando e mi venne in mente di scrivere della mia vita – confessa l’ex promessa – come se avessi la responsabilità nei confronti di me stesso di essere in grado di ricordare le cose e di affrontare le cose di petto. In un certo senso sono stato derubato dell’infanzia – sottolinea – mi sono comportato in qualsiasi modo che ritenevo opportuno in quel momento, ma ci sono molte ripercussioni che derivano da un comportamento selvaggio”.
Un talento cristallino, nonché il più giovane mai ingaggiato dall’Academy IMG, caduto in rovina a causa di una maledetta dipendenza, seguita da eventi altrettanto catastrofici, come la bancarotta della famiglia e la lotta per la saluta mentale. “I genitori non mandano i loro bambini nelle grandi accademie sperando che ne escano come persone sane ed equilibrate ma perché ottengano risultati. ‘Fatelo diventare una star’ e a volte succede, ma per uno che ce la fa, dieci scoppiano e non sentiremo mai le loro storie, vengono messe da parte” ha detto Ley a The First Serve. Nel libro Smashed mette a nudo i segreti e i retroscena più crudi della vita di un giovane tennista, apparentemente privilegiato, ma condannato ad un oscuro avvenire che ha del tutto eclissato il suo talento, e rabbuiato la sua adolescenza.